Voto: 
6.7 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Locomotive Records/Frontiers
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Norman Skinner - voce
- Steven Rice - chitarra
- Corey Krick - chitarra
- Jim Pegram - basso
- Henry Moreno - batteria

Tracklist: 

1. Waking A Dead Man
2. Your Creator
3. Bleed As One... Appease The Gods
4. Behind Immoral Eyes
5. Feat For The Hated
6. Thinning Out The Herd
7. The Sick Sense
8. New Power Rises
9. Held Beneath
10. Succubus

Imagika

Feat For The Hated

Formatisi nel 1993 a San Carlos in California, questi Imagika propongono un thrash dal taglio moderno ed in buona parte influenzato dal thrash/power anni '80 dei vari Agent Steel, Metal Church, Exodus e Meliah Rage. Di loro i maggiori seguaci e conoscitori del thrash ricorderanno probabilmente il buon And So It Burns del 2001, sicuramente l'album migliore di una band che almeno finora si è mossa in quel limbo di mezzo che separa la gloria e la fama dall'anonimato.
Feat For The Hated, questo il titolo della loro nuova release, è stato mixato ai Sweden's Sonic Train Studio con l'ausilio dell'ex chitarrista di King Diamond Andy La Rocque, e mostra esattamente il sound della band californiana, che pur dando vita ad un modern thrash spigliato, aggressivo e condito da melodie sempre improntate sulla grinta e la cattiveria, non perde mai la vera natura dell'originaria scena thrash, conservando le influenze del thrash anni '80 e creando così una discretamente riuscita miscela di tradizione e modernità.

A conferma di questa immensa carica di grinta e cattiveria, si possono citare brani devastanti come New Power Rises o Thinning Out The Herd, che comunque si concedono, specie la seconda, anche qualche apertura melodica senza perdere il loro impatto devastatore, o il veloce assalto dell'opener Waking A Dead Man e della seguente Your Creator, più legate alla tradizione della "Bay Area" e vicine in alcune soluzioni ai Death Angel, in particolare nei cambi di tempo, alternando parti più lente e melodiche ad altre più veloci, puntellando il tutto con la presenza di rabbiosi chorus.
Certo le soluzioni, comprese quelle melodiche, non sono mai particolarmente originali, e talvolta non risultano nemmeno efficaci, così si hanno brani poco più che mediocri, come la title-track, che parte lenta per poi velocizzarsi ed incattivirsi improvvisamente, senza tuttavia convincere né nella prima parte né nella seconda, mentre qualcosa di simile, ma fatto un pò meglio, lo ripropongono in The Sick Sense, in cui si apprezza il buon guitar-work della coppia Rice-Krick ed anche l'espressiva interpretazione del singer Norman Skinner, e nella closer Succubus, che parte come una ballad per poi sfociare nell'ennesimo devastante pezzo, conservando a tratti l'iniziale impronta melodica. Non male nemmeno l'accoppiata Bleed As One... Appease The Gods e Behind Immoral Eyes, oscura, solenne ed inquietante la prima, più grintosa invece la seconda, costruita intorno ad un riff tagliente e cattivo.

Niente di eclatante insomma, ma siamo di fronte ad un piacevole esempio di thrash moderno, dal buon impatto ed in grado di non snaturare l'essenza propria ed originaria di questo genere, cosa che raramente avviene oggi giorno in tali ambiti. Feat For The Hated rimane nel complesso un album appena discreto, un altro piccolo passo avanti nella carriera degli Imagika, che tuttavia dubitiamo permetta loro il gran salto di qualità.

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