Voto: 
7.6 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Genere: 
Etichetta: 
Roadrunner Records
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Bo Summer - Voce

- Jakob Batten - Chitarra

- Martin Thim - Chitarra

- Jonas Kloge - Basso

- Thomas Jensen - Batteria




Tracklist: 

1. Shine Crazy

2. Case of the Late Pig

3. Back to the Street

4. Our Heroin Recess

5. Throw Your Bolts

6. Burn Me Wicked

7. Fear the Gates

8. Slave

9. Nothing to Fear...Do It

10. The Widow Black

11. Illdispunk'd

Illdisposed

Burn Me Wicked

Dopo due anni dalla pubblicazione del loro precedente album 1-800 Vindication, tornano gli Illdisposed che, con questo Burn Me Wicked, firmano la loro seconda uscita sotto la nota etichetta musicale Roadrunner Records.

Inseriamo quindi il cd nel lostro lettore e ascoltiamo quali sono gli elementi di questo album. Shine Crazy, fa subito capire quali saranno le sonorità portanti dell'intero lavoro: chitarre pesanti caratterizzate da una distorsione ulteriormente ritoccata in fase di mixaggio, batteria tirata e, a tratti, cadenzata in modo così lento da esaltare in modo ancora più prolifico i passaggi cupi e tormentati; la voce, a sua volta, rispecchia chiaramente quelle che sono le sonorità delle chitarre, ovvero un tono profondo gutturale e grinder al 100%. Capiamo quindi che il suono che si vuole creare è un mix tra il grind più classico e quello, invece, più tendente al moderno quasi stile Berzerker. I brani presentato momenti di grande impatto, soprattutto li vediamo concentrati nel mezzo delle canzoni, in modo da aumentare la curiosità dell'ascoltatore, senza permettergli di far riposare le orecchie nemmeno per un secondo. A riguardo si possono usare come esempio, tracce quali Case of the Late Pig e Our Heroin Recess; soprattutto quest'ultima è un vero pugno allo stomaco, in cui il connubio tra potenza velocità viene enfatizzato in modo esemplare. Ovviamente non può mancare il solito bridge in cui tutto viene rallentato per poi riprendere alla grande con un'altra ondata di sonorità massacrante. L'unica cosa che magari può stonare e che non sembra azzeccatissima è l'utilizzo che il cantante fa della propria voce; in alcuni momenti, infatti, preferisce strozzarla e alzare la tonalità per variare un pò le frequenza toccate. Questo, però, non sembra essere una buona soluzione, soprattutto in un brano come questo in cui la pesantezza fa da padrona. Il disco, comunque, ci mostra diversi modi di rappresentare la brutalità allo stato puro e, per questo, non si riesce quasi mai ad annoiarsi proprio perchè ogni brano si differenzia dagli altri. Un'ulteriore fonte di pesantezza, viene dato dalla pseudo distorsione che si è deciso di dare alla cassa della batteria in concomitanza con quella del basso. Questo fa sì che il suono cupo del basso e quello tagliente della batteria, possano coprire in modo più pesante e anche completo, le frequenze basse che altrimenti risulterebbe difficile farlo unicamente con le chitarre. Un esempio a riguardo è la title-track Burn Me Wicked che, pur non essendo molto lunga, mostra quelle che sono un pò le sonorità cardine del gruppo intero. Andando avanti ci accorgiamo sempre più che, una volta capite le regole del gioco, non è difficile riuscire ad ambientarsi in quello che è il mondo Illdisposed. Questo può dare un senso di scontatezza, facendo sì che si preferisca rimanere sul semplice penalizzando un pò l'originalità. Bisogna quindi cercare di capire se tale semplicità basta ad accontentarci e a renderci soddisfatti del prodotto che abbiamo in mano o se preferiamo qualcosa di più complicato e originale. Bisogna anche dire, però, che tale semplicità è trattata in modo adeguato ed efficace togliendo così al disco, quell'antipatico senso di noia e ripetizione che molte volte siamo soliti provare.

Insomma, questo Burn Me Wicked è un bel disco per il panorama Grind che, ultimamente non sta presentando nulla di particolarmente interessante eccetto i lavori dei gruppi ormai diventati padroni della scena. Bisogna anche dare una nota di merito alla produzione, soprattutto per quanto riguarda il mixaggio che risulta essere nitido e ben delineato. Un bel disco quindi, che è caldamente consigliato a tutti coloro che amano questo genere.


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