Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Roadrunner Records
Anno: 
2001
Line-Up: 

- Christian Machado - voce
- Jordel Paisante - chitarra
- Marc Rizzo - chitarra
- Lazaro Pina - basso
- Dave Chavarri - batteria
- Roger Vasquez - percussioni


Tracklist: 

1. God Save Us
2. If You Still Hate Me
3. Unreal
4. Nothing's Clear
5. What Comes Around
6. Liar
7. Rumba
8. Predisposed
9. I Am Loco
10. No Murder
11. Rip Out Your Eyes
12. Revolution/Revolucion
13. With You

Ill Niño

Revolution Revolución

Nati nel 2000 nel New Jersey, gli Ill Niño debuttano dopo appena un anno dalla pubblicazione dell’ep omonimo con il full-lenght Revolution Revolución, lavoro molto convincente nell’ambito dell’odierno Nu Metal di stampo americano: esso riunisce sotto le sue undici tracce le influenze tribali dei Soulfly di Max Cavalera, estendendole grazie all’apporto di melodie ricercate, all’impiego della chitarra acustica e delle percussioni, che colorano di toni sudamericani un’opera all’insegna della violenza e dell’estremismo Nu Metal.
Diverso anche l’approccio adottato dal cantante, il brasiliano Cristian Machado, molto valido sia nelle sezioni clean vocal che in quelle growl/scream, più tirate e maligne.

Revolution Revolución è un album denso di contenuti che appare moderno nella direzione alternativa sperimentata dai riff di chitarra e dalle sfuriate di batteria, come già testimonia il primo singolo God Save Us, cattivissimo nel suo incedere, perfetto nei fraseggi vocali e travolgente nel riffing, molto più vario ed elaborato di quello dei compagni di casa discografica Soulfly. Tante le reminescenze di bands quali Slipknot, Korn e Deftones, presenti in tracce sia devastanti come If You Still Hate Me o Unreal (altro singolo tratto dal disco nel 2002), sia più innovative ed inusuali nella forma, quali le tribali e folcloristiche Nothing’s Clear e Liar o la celeberrima elettronica What Comes Around. Quest’ultima nel 2002 ha consacrato il sestetto americano come una delle realtà Nu Metal più significative della nuova scena mondiale, rendendo accessibile il genere anche ad un pubblico diverso e sicuramente giovane.
Il segreto degli Ill Niño è infatti la melodia che si cela nei temi di chitarra e nelle linee vocali, sempre espressive e capaci di coinvolgere l’ascoltatore con i loro chiaroscuri e giochi timbrici: l’accostamento di una voce pulita d’impostazione Rap ad un’altra ben più aggressiva come il growl penetrante che si erge imperioso in parecchie sezioni di Revolution Revolución, abbellisce notevolmente il tessuto musicale, garantendo un risultato sicuramente positivo.
Numerosi anche gli inserti di elementi tipicamente derivati dalla cultura Rap americana, quali scratches, componenti electro e drum’n bass, di ottimo impatto e ben amalgamati alle parti Metal dell’opera.

La pecca principale di Revolution Revolución è la ripetitività: per tutta la lunghezza del full-lenght gli Ill Niño, seppur veramente abili nel plasmare delle architetture complesse e fuori dal comune, ripropongono più volte le stesse soluzioni musicali, risultando sì sorprendenti nell’originalità della proposta, ma abbastanza monotoni nella sua esposizione e nel suo sviluppo.
Tuttavia una buonissima risposta da parte degli Ill Niño a tutte le altre formazioni del panorama Nu Metal, in particolare di quello statunitense: già a partire da questo debutto la Roadrunner Records ha aperto le sue porte ai sei ragazzi del New Jersey, che cresceranno e daranno grandi frutti per contribuire all’evoluzione di un genere tanto estremo quanto amato dal pubblico odierno.

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