Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
La Tempesta
Anno: 
2010
Line-Up: 

- Pietro Alessandro Alosi - voce, chitarra, grancassa
- Gianluca Bartolo - chitarra 12 corde

Guests:
- The Zen Circus: Ufo - basso acustico
- Karim - batteria
- Andrea Appino - chitarra elettrica, voce in Bomba Nel Cuore

Tracklist: 

1. Farà cadere lei (03:26)
2. Pertanto (02:30)
3. Il centauro (02:30)
4. Università (03:06)
5. Lux Interior (02:22)
6. Bomba nel cuore (01:26)
7. Il boom (03:35)
8. Il mistero dello specchio rotto (02:31)
9. Sono all'osso (03.18)
10. Africa (03:14)
11. Ciriaco (01:58)
12. Scarpette a punta (02:16)

Pan del Diavolo, Il

Sono all’Osso

Fortemente appoggiato da Vasco Brondi (Luci Della Centrale Elettrica) e da Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) per entrare nell’ormai prestigioso roster dell’etichetta indipendente La Tempesta, il peculiare duo celato sotto il nome di Il Pan Del Diavolo giunge dopo quattro attività al full-length d’esordio Sono All’Osso.
Un concentrato di Folk Rock memore della tradizione cantautorale italiana si concilia con divagazioni prettamente Rock ‘n Roll, dall’approccio diretto e crudo; sospeso in un’atmosfera nevrotica ed irrequieta, il debutto di studio scava nella scuola Sessantiana/Settantiana, per ricondurle verso una sensibilità contemporanea che conserva tratti comuni con l’attitudine del progetto Luci Della Centrale Elettrica e dei conterranei Marta Sui Tubi.

Nella mezz’ora in cui si struttura Sono All’Osso vengono proposti dodici monologhi che destano l’attenzione dell’ascoltatore sia per l’interpretazione vocale volutamente impetuosa, sia per un registro timbrico completamente votato al ritmo.
Il peculiare equilibrio tra il graffiante sound americano e il classico soliloquio all’italiana è evidenziato con efficacia da una produzione dai toni caldi ed incisivi garantita dal bimonio Fabio Rizzo - JD Foster (già attivo con Calexico e Vinicio Capossela).
Sebbene l’originalità della formazione palermitana sia indiscutibile all’interno del panorama indipendente italiano, si deve sottolineare la limitata varietà stilistica interna ad un’opera come Sono All’Osso, perché non si verificano cambiamenti nell’andamento vocale descritto negli episodi cantati del disco.
Elogi al Folk Rock americano (con sfaccettature di reminescenza psichedelica) come Pertanto si alternano a brani più ricercati come Il Boom, che si colloca nella sfera dei primi Marta Sui Tubi. Il simbolo rappresentativo della dimensione Il Pan Del Diavolo è però tratteggiato da Il Mistero Dello Specchio Rotto e dalla title-track Sono All’Osso, vorticose e non prive di una patina di inquietudine.
Centrale è comunque l’influenza della canzone italiana dei vari Luigi Tenco e Fred Buscaglione, rivisitata con una sorta di follia metropolitana e proiettata nel panorama del cantautorato contemporaneo.

Nonostante la presenza di armonizzazioni ricche e temi da melodia popolare, si percepisce ancora una leggera immaturità da parte del duo siciliano, derivato dalla troppa istintività e carica travolgente che permea Sono All’Osso.
Al di là di questi tratti comuni alla maggior parte delle pubblicazioni d’esordio delle formazioni italiane, non resta che consigliare l’emergente realtà Il Pan Del Diavolo a coloro che cercano una valvola di sfogo estranea dalla consuetudine del Folk meditativo e d’introspezione, perché il duo palermitano rappresenta un esplosivo fenomeno del sottobosco indipendente desideroso di innalzarsi al successo degli altri artisti de La Tempesta.

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