Voto: 
6.3 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Etichetta: 
Lion Music/Frontiers
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Lydie Gosselin - voce
- Didier Therry - tastiera, basso, chitarra
- Denis Turmel - chitarra
- Laurent Ober - basso
- Vincent Turmel - batteria
- Franck Botten - testi


Tracklist: 

1. Monster (the Race)
2. From Adam to Atom
3. Pefectablism
4. Immaculate Eyes
5. Like Anybody Hellse
6. The Perfect Lens
7. Relief Data Incomplete
8. Jaywalker
9. Reflection
10. There be Dragons

Hauteville

Relief Data Incomplete

Un sound modernissimo è quello che ci viene presentato dagli Hauteville, sestetto francese dedito ad un Progressive Rock alquanto particolare, misto a Hard Rock e AOR, che potrà piacere agli appassionati dei timbri più ricercati e legati alla sperimentazione.
La proposta francese è valida dal punto di vista dell’unione di questi tre generi: essi si fondono efficacemente grazie all’apporto fondamentale sia di punte di elettronica (spesso prodotta dai sintetizzatori), sia della convincente voce della brava Lydie Gosselin.
Le sezioni liriche comprendono invece una vasta gamma di temi, come la sicurezza di se stessi, i rapporti con gli altri individui, la politica e la bioetica: questo calderone di testi, che potrebbe parere alquanto azzardato e privo di fondamento, mantiene una certa struttura proprio per merito del song-writing parecchio omogeneo.

Alcune canzoni riflettono ottimamente le idee degli Hauteville, delineando sonorità a cavallo tra il Rock più tradizionale e non scontate sperimentazioni elettroniche; la voce poi è la vera guida all’interno di Relief Data Incomplete, poiché espressiva e capace di legarsi al contesto di questa prima opera della formazione europea.
Convincenti episodi come Moster (the Race) o From Adam to Atom o ancora Reflection, ma troppo spesso la band si lascia andare e cade nella ripetitività o nella staticità sonora, che non giovano alla resa dell’album.
Il capitolo più apprezzabile dell’opera è Pefectablism, dal ritmo originale e dall’accompagnamento non banale: gli Hauteville non possono essere paragonati a nessuna delle realtà europee presenti sulla scena Progressive odierna e questo non può che costituire un punto a loro favore.
Tuttavia, pezzi come Like Anybody Hellse o The Perfect Lens cercano di scavare nella tradizione Pomp Rock degli Ottanta, aggiungendo un feeling elettronico che conquisterà l’ascoltatore, ma che alla lunga annoierà.

Nessun pezzo è diretto e dotato di quel concentrato di melodia necessario per rimanere impresso nella mente, sebbene gli Hauteville siano stati tecnicamente preparati e sensibilmente maturi per portare a termine un lavoro come Relief Data Incomplete.
Lento e troppo votato all’atmosfera, l’album fatica ad uscire dal suo guscio e tale è il problema principale per il six-piece della Lion Music.
In definitiva, tanti buoni spunti (anche di carattere sinfonico) ma tante anche le pecche di questo Relief Data Incomplete, frutto sicuramente di un’attenta ricerca stilistica, privo però di quegli elementi che rendono un prodotto discografico coinvolgente o sentito da parte dell’ascoltatore.

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