Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Luca Chieregato
Genere: 
Etichetta: 
Locomotive Records/Frontiers
Anno: 
2008
Line-Up: 

Andrej "Ind" - voce
Vjaceslav "Slavij" - basso
Alexander "Motor" - chitarra
Ilja "Grave" - batteria


Tracklist: 

1. Indecent Loyalty  
2. Addicted To You  
3. Taken Off The List  
4. With No Concern  
5. Away From Now  
6. Finding The One  
7. Off the Back Of Others  
8. The Unexpected  
9. Employed Beggar  
10. Re-Active  
11. Patience

Grenouer

Life Long Days

Oramai non più dei novellini, tornano in pista sotto l'egida della Locomotive i Grenouer. Avevamo lasciato la band russa alle prese con Try, album non entusiasmante ma quantomeno sufficiente, fortemente influenzato dalle sonorità thrash moderne. Oggi li ritroviamo nuovamente a lavoro e, come già era stato nel precedente, pronti ancora una volta a mutare pelle rispetto al passato. Infatti prima di approdare ai motivi divenuti marchio di fabbrica dei Meshuggah, i nostri avevano debuttato nel nome del metallo della morte. Pur memori della loro recente storia, i ragazzi di San Pietroburgo sembrano voler abbracciare nuove influenze questa volta andando a pescare a piene mani nei movimenti core.

Ascoltando Life Long Days emergono con prepotenza tutte le sfaccettature che hanno contraddistinto il vecchio e nuovo corso del combo. I padiglioni auricolari sono mitragliati da una ritmica serrata ed incalzante, farcita a sua volta da rumori cibernetici che, con le dovute proporzioni, molto devono alle evoluzioni dei Fear Factory nello splendido Demanufacturing, seguita a braccetto dalle nevrotiche distorsioni tipiche dei già sopraccitati svedesi, senza dimenticare appunto le novità insite nei chorus e nelle linee di chitarra più catchy. Sicuramente la tecnica esecutiva è amica del quartetto, il quale non disdegna certo esibirla, venendo a capo brillantemente anche in situazioni non certo agevoli. Se da un lato quindi le contaminazioni donano al platter un piglio fresco e dinamico coinvolgendo grazie ad un trascinante appeal, d'altro canto si registrano alcuni squilibri derivanti da una eccessiva frantumazione delle partiture. Deriva un approccio alla materia discreto ma ancora confuso, che per forza di cose ridimensiona drasticamente l'operato dei Grenouer.  Pur in presenza di una track-list senza particolari acuti, brani come Indecent Loyalty, Addicted To You, Off The Back Of Others e Employed Beggar capacitano, lasciando comunque intravedere ampi margini di miglioramento.

Considerate le potenzialità espresse, non resta che attendere il prossimo album sperando di incontrare questa volta una band finalmente matura. Intanto gli amanti del cosiddetto metal del nuovo millennio possono offrire una chance a Life Long Days, il quale non lesinerà spunti interessanti.


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