Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Revelation Records/Goodfellas
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Ryan Mahon - chitarra e voce
- Justin Williams - basso
- Chris Enriquez - batteria


Tracklist: 

1. Hold On (04:49)
2. Emily Taylor (04:38)
3. Esperanza (04:45)
4. Waiting For Departures (03:32)
5. One Thousand Souls (05:09)
6. Hands (03:51)
7. Nowhere (03:48)
8. Be Still (04:23)
9. Fires We Set (03:28)
10. The Night Sky (06:40)

Gracer

Voices Travel

Viste le esperienze passate dei suoi singoli componenti, quella dei Gracer è certamente una formazione tutt'altro che inesperta. Il trio di Long Island, zona molto produttiva in ambito musicale a quanto pare, si rifà ai tipici suoni di band quali Sunny Day Real Estate ed ultimi Texas Is The Reason, pur restando la sua una proposta molto personale, identificabile come un Indie Rock ricercato ed elegante. Non mancano tuttavia le influenze puramente Emo, un genere purtroppo tanto in voga in questo periodo, e neppure, anche se in minima parte, quelle derivate dalla musica atmosferica. L'esordio discografico degli ex On The Might Of Princes, già su Revelation Records, e Lux Courageous si intitola Voices Travel e merita di essere apprezzato innanzitutto per la sua stupenda copertina ed il suo booklet, elementi che, pur non essendo fondamentali, rendono l'ascolto di un disco sicuramente più stimolante.

Voices Travel è la perfetta unione di musica raffinata, malinconia ed atmosfere surreali. Non poco, a giudicare da quello che le recenti uscite offrono. Tre quarti d'ora di pura poesia, di emozioni altrimenti inimmaginabili. Tutto ciò grazie a dieci canzoni tanto essenziali, quanto magiche. Sono spesso le chitarre a disegnare le melodie su cui poi si sviluppano i vari brani, ma è anche merito della batteria, suonata con un tocco quasi fatato, se il risultato finale raggiunge certi livelli. Non è da tutti apprezzare un lavoro come Voices Travel, in quanto disco da ascoltare preferibilmente in blocco. Prese singolarmente, le tracce risultano sì gradevoli, ma non vanno oltre. Una dopo l'altra, invece, seguono un perfetto filo conduttore che le porta a costruire un qualcosa di estremamente raro e delicato, un percorso interiore che alla prima scossa svanisce nel nulla. Hold On, Emily Taylor, Esperanza, tutti pezzi veramente incantati, unici nella loro incredibile bellezza. Waiting For Departures è anche meglio, grazie soprattutto al suono di un pianoforte, strumento che, più di ogni altro, attinge al mondo astratto. Con One Thousand Souls, invece, il suono si fa leggermente oscuro e con lui le visioni evocate dalla canzone stessa.

Per via del tipo di sonorità proposte, l'ascolto di Voices Travel è vivamente consigliato durante le ore serali, quando il cielo si riempie di stelle, le quali, a loro volta, sembrano risplendere anche nella musica dei Gracer. All'interno del percorso tracciato dai dieci capitoli che compongono l'opera, Hands rappresenta il ricordo, rappresenta una persona importante persa per sempre, ma che durante i momenti più difficili torna a farsi sentire nel cuore provocando un dolore soffocante. Nowhere, pur non vantando parti vocali molto singolari, prosegue malinconicamente la strada intrapresa con il pezzo precedente. In questo senso, l'ascoltatore si ritrova ad affrontare i fantasmi del passato in un gioco, fatto di suoni, luci e colori, con cui ci si può scottare facilmente. Fires We Set rende la strada percorsa improvvisamente instabile, confusa, quasi a non voler far giungere il sognatore a destinazione. Superate le difficoltà e scacciati i pensieri si è finalmente pronti per The Night Sky, la contemplazione di un firmamento illuminato. La notte è fredda, come le note di pianoforte, che tornano a pungere l'animo ed a bagnare il volto, la cui espressione è ora serena, in una rassegnazione interiore quasi totale. Terminato il viaggio viene da chiedersi, mentre la chitarra acustica scivola via lentamente, cosa è rimasto, cosa resta delle dieci tappe appena oltrepassate. Solo il silenzio dell'oscurità potrà dare risposta da una simile domanda, solo il silenzio...

Sembrerà strano, ma, sulle note di Voices Travel, stilare una recensione di questo tipo risulta estremamente naturale. Non sono semplici parole buttate lì giusto per riempire uno spazio vuoto, tutt'altro. Voices Travel condurrà lontano chi si lascia trasportare dalla forza dei sogni, delle singole suggestioni, dai ricordi. Un lavoro non adatto a tutti quindi, ma che, se ascoltato adeguatamente, sa regalare grandi emozioni.


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