Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Alternative Produzioni
Anno: 
2004
Line-Up: 

- Carlo "CarlettoFX" Sagradini - voce
- Alessandro "J.J. Muscolo" Ronconi - chitarra
- Denis "Mitchell" Valentini - basso e percussioni
- Max Vicinelli - batteria e tastiere
- Marco "Eltongion" Sangiorgi - tromba
- Michele "Sdrushi" Romagnoli - charango peruviano

Tracklist: 

1. Oooh Gem Boy (00:32)
2. 2 Di Picche (04:38)
3. Carlo E Licia (05:14)
4. Candy Intasata (03:42)
5. Lo Spettro Del Cervo Volante (04:47)
6. Fastidiosa (04:06)
7. A Parigi (01:12)
8. Five Days (Bloody Five Days) (04:36)
9. Tritanic (04:16)
10. Luna Pork (04:23)
11. Faccio Piano (03:55)
12. Teoria Sulle Modelle (03:40)
13. Drin Drin (03:42)

Gem Boy

Sbollata

E’ praticamente impossibile riuscire a vendere molti dischi se si suona musica demenziale. Gli Skiantos ad esempio, pur essendo un gruppo storico italiano, non hanno mai raggiunto il successo che meritavano. Una band che scrive testi stupidi ed ambigui lo fa quindi perché ama la musica ed il divertimento, non certo per i soldi. Non fanno eccezione i Gem Boy, famosissimo complesso di giovani matti bolognesi. E’ il singer Carlo a formare il gruppo nel lontano 1988 insieme al tastierista Giacomo. Quasi per scherzo i due incidono Amici Fidati, primo demo della band. I Gem Boy non si possono ancora considerare dei musicisti in quanto la strumentazione si limita ad una semplice tastiera ed un registratore portatile. E’ inoltre esilarante ricordare come sulla tape cantino addirittura degli amici del duo di Bologna. Da allora i Gem Boy iniziano a registrare numerosi brani, tutti spassosissimi, cambiano diverse volte formazione e pubblicano, nel 1998 e nel 2002, due album. I dischi non vendono però molte copie ed è soprattutto grazie ad internet che la band diventa famosa tra i giovani. Così, dopo una storia alquanto travagliata e ricca di colpi di scena, come l’uscita dal gruppo dello stesso Giacomo, esce Sbollata.

Il terzo full lenght dei Gem Boy si apre con una song di introduzione intitolata Oooh Gem Boy. Una voce tutt’altro che rassicurante galvanizza l’ascoltatore ricordandogli di aver speso un sacco di soldi per un cd che si prospetta a dir poco penoso. Naturalmente è tutto ironico e bastano le prime note di 2 Di Picche per dimenticare quanto appena ascoltato. Il riff iniziale richiama alla mente incredibilmente quello di Gloves Of Metal, brano storico dei Manowar. La somiglianza non dovrebbe però essere voluta e comunque, con il proseguire della canzone, le sonorità cambiano totalmente. Stranamente il testo non è volgare, ma risulta ugualmente spiritoso. I Gem Boy hanno il grande pregio di non avere peli sulla lingua e lo dimostrano, in modo alquanto raffinato, pure con Carlo E Licia. La ballad è accompagnata, almeno inizialmente, da una tastiera dai suoni davvero incantevoli. Grazie ad un gioco di parole e di rime si crea un vero effetto sorpresa: l’ascoltatore si aspetta per abitudine determinati termini che vengono prontamente sostituiti dalla band in favore di altri più ricercati, spiazzando così tutti quanti. Musicalmente i Gem Boy non hanno mai brillato e, nonostante l’indiscutibile evoluzione tecnica, non riescono a farlo neanche su Sbollata. Cosa significa Sbollata? I meno maliziosi probabilmente non capiranno neppure osservando il booklet, mentre per gli altri sarà un vero gioco da ragazzi intuire il motivo di questa scelta e poi ridere a dismisura. Dopo un intermezzo musicale abbastanza carino si è alle prese con un grave problema. Ancora una volta i giovani più spiritosi avranno già compreso di cosa si tratta ed effettivamente non sembra poi così difficile per via del titolo di Candy Intasata. La prima sezione della song non rappresenta assolutamente nulla di speciale, tuttavia il refrain, il quale giunge dopo un rutto di discreta potenza, è assai trascinante. Oltretutto, man mano che Carletto prosegue a cantare, le liriche divengono sempre più gustose. Assolutamente spettacolare è stavolta l’interludio, che vede come protagonista niente meno che Filippo Nardi del Grande Fratello. Veramente oscuro è l’avvio della canzone numero cinque di Sbollata, ovvero Lo Spettro Del Cervo Volante. Anche lo stile vocale di Carlo durante la frazione iniziale del pezzo è davvero tenebroso. Importante ruolo hanno pure le tastiere, suonate in modo più che degno dal sostituto di Giacomo, Marco. Le liriche affrontano un tema classico: il tradimento. Questa canzone, proprio come 2 Di Picche, vuole essere da monito per i giovani innamorati, spesso raggirati da donne sempre più bugiarde ed astute. Particolarmente interessanti risultano essere sia il messaggio subliminale al termine di Lo Spettro Del Cervo Volante che il classico stacco comico fra una traccia e l’altra.

Quante sono al giorno d’oggi le ragazze veramente seccanti? Troppe. I Gem Boy hanno perciò deciso di dedicare una song, intitolata Fastidiosa, a questo nutrito gruppo di befane. Inutile ribadire come i testi siano l’elemento portante della band emiliana, a volte, purtroppo, a discapito delle melodie. Segue quindi la consuetudine Fastidiosa, brano assai diretto, esilarante, travolgente, ma quasi banale nelle sonorità. Assolutamente retrò la track numero sette di Sbollata, A Parigi. La canzone, dalla brevissima durata, si può considerare un’introduzione al pezzo seguente, non certo musicalmente, bensì per la tematica affrontata nelle due composizioni. Se il titolo di A Parigi non permette di intuire di cosa si parli nelle liriche, il tutto appare nettamente più esplicito con Five Days (Bloody Five Days). La primissima parte del brano ricorda, proprio come il titolo, la celebre hit degli U2 Sunday Bloody Sunday. L’argomento trattato è perciò il sangue. Chi crede che i Gem Boy abbiano scritto una canzone politicamente impegnata si sbaglia di grosso. Il sangue di cui si parla non è affatto legato alla guerra ed alle bombe, bensì allo stress che colpisce tutti gli uomini ogni vent’otto giorni circa. Perché gli uomini? Ascoltare la traccia per capirlo! L’aspetto musicale di Five Days (Bloody Five Days) è uno di più convincenti di tutto l’album, grazie specialmente al ritornello avvincente ed ai cambi di ritmo indovinati. E’ tempo di una nuova song romantica e passionale, è tempo di Tritanic. Dopo una breve introduzione, identica a quella del famoso film strappalacrime Titanic, la voce di Carlo fa la sua comparsa. Il singer canta in modo dolce ed ad accompagnarlo elegantemente ci sono solo tastiere e batteria. La composizione ha nel refrain e nel coinvolgente assolo i sui punti di forza. Inoltre la sezione strumentale conclusiva di Tritanic, che anticipa di poco il rumore di uno sciacquone, risulta essere alquanto particolare.

Un preludio strampalato ed un tantino scoraggiante precede Luna Pork. La composizione è abbastanza lunga ed a tratti incalzante, quasi come fosse una vera e propria cavalcata, di che tipo poi bisogna intuirlo da soli. Molteplici effetti di tastiera arricchiscono un brano di per sé assai divertente. In chiusura si ritrova poi la voce presente nell’introduzione, la quale, in modo seccato, annuncia altre attrazioni del parco divertimenti più amato dai giovani d’oggi. Un’altra ballata sdolcinata e decisamente pittoresca è Faccio Piano, terzultima track di Sbollata. Grazie all’esordio recitato si può ben immaginare l’ambientazione e l’atmosfera del pezzo. Dopo una prima parte che ricorda i vecchi vinili ed il loro caratteristico struscio inizia la song vera e propria, la quale segue ugualmente le melodie precedenti. Il ritornello, nonostante sia musicalmente abbastanza moderato, è certamente il momento più entusiasmante di Faccio Piano. Solamente la fine del pezzo lascia in verità l’amaro in bocca. Durante lo stacco umoristico a termine canzone lo sfortunatissimo Claud si rende più insopportabile che mai e sarà un vero piacer per l’ascoltatore sentire l’inizio di Teoria Sulle Modelle. Questa song è un autentico capolavoro, musicale e non. La chitarra e la batteria sono finalmente incisive, Carlo è discreto come sempre, il basso e le tastiere rifiniscono a loro volta il tutto egregiamente. Il ritornello è un’esplosione di grinta, diletto e magnetismo. Solo un moralista sarebbe in grado di negare ipocritamente di identificarsi con il testo di Teoria Sulle Modelle, tutti gli altri invece potrebbero benissimo essere gli autori della canzone stessa. Cosa è una storia d’amore? Per rispondere a questa domanda bisogna fare solamente due cose: dimenticare tutte quelle pellicole patetiche ed ascoltare Drin Drin, ultima track di Sbollata. Se prima gli aggettivi dolce e romantico venivano attribuiti alle varie canzoni con ironia ora invece non è affatto così. Drin Drin è una composizione molto particolare, per nulla volgare, non offre alcun momento di svago e fa soprattutto riflettere. L’esperimento dei Gem Boy riesce, ora occorre aspettare il prossimo disco per vedere se verrà ripetuto o meno. Al termine di Drin Drin è presente una bonus track, assolutamente singolare e contornata da parecchi momenti di ordinaria follia, come la telefonata ad un discografico dalle tendenze alquanto ambigue.

Sbollata
finisce così, in modo del tutto inaspettato. L’album regala alcuni pezzi eccezionali ed altri, certamente meno convincenti. Il divertimento resta tuttavia assicurato, d’altronde i Gem Boy sono ormai una band affermata ed affidabile sotto questo punti di vista. Se si è in cerca di tecnica e virtuosismi è meglio abbandonare il Rock demenziale, se invece si desidera soprattutto ridere di gusto allora Sbollata è un acquisto consigliato.

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