Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Genere: 
Etichetta: 
Mescal/Sony
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Francesco-C - Voce
- Patt - Basso
- Lorix - Chitarra
- Lollo - Batteria


Tracklist: 

1. Tutto Nuovo
2. Esterno
3. Solo Romy
4. Fuori Città
5. Ulteriormente
6. In-Successo (nel Successo)
7. Perdente nr.1
8. Maledentro
9. La Lista della Spesa
10. Tornando da un Sogno
11. Sopportarsi

Francesco-C

Ulteriormente

Prodotto dal conosciuto Madaski (Africa Unite) e Davide Tomat, esce questa seconda produzione di uno degli artisti più controversi del panorama rock italiano, Francesco-C. La sua storia è piuttosto articolata e, per raccontarla tutta, ci vorrebbero intere pagine; ci limitiamo solo a dire che la fortuna ha iniziato a baciarlo quando, sul palco dell'Arezzo Wave Festival ha potuto farsi conoscere, portandolo ad incidere una famosa canzone per spot, Stai Contento. Dopo diverse sperimentazioni, anche nel campo elettronico come dj, Francesco-C decide di ritornare alle passioni del passato che l'hanno spinto a lasciar perdere tutto per diventare un musicista, ovvero quello di mischiare Rock, Noise e Punk in un tutt'uno.

La prima canzone, Tutto Nuovo, ci proietta subito in quelle che saranno le sonorità portanti dell'intero album: voce distorta e a tratti campionata, chitarre con distorsione secca e rimbombante, batteria con ritmiche a mò di campionatura. Un pezzo che, quindi, riesce a far interessare l'ascoltatore in modo immediato ed efficiente. Andando avanti con i minuti, si passa a Esterno che viene aperta da un coro formato da fanciulli che all'unisono intonano "e-s-t-e-rn-o". Questo scandisce ulteriormente la ritmica che già è portata in modo compatto ma semplice, dal batterista. La voce continua ad adottare un tono strafottente a metà tra il melodico e l'arrabbiato, elemento enfatizzato nella traccia successiva, Solo Romy, in cui si prala di questo personaggio Romy che, stando a quello che il cantante ci dice, "Romy pensa solo quando si droga". Il brano, a livello strumentale, è caratterizzato da chitarre piuttosto potenti e armonie acide, proprio per creare l'ambientazione giusta a un testo che ci parla di droghe e viaggi mentali. Lasciandoci alle spalle le sonorità Noise del brano precedente, arriviamo a Fuori Città che, per sonorità e voce stessa, è molto vicina al Rock dei Negrita. Un brano piacevole che ci lascia prendere un po' di fiato e ci catapulta in scenari diversi da quelli che avevamo "visto" fino ad ora. Dopo questa breve pausa "riflessiva", passiamo a Ulteriormente che si presenta come un pezzo rigido a livello ritmico in cui le chitarre non hanno un ruolo ben definito, se non quello di dare la giusta spinta nel ritornello e da cornice nelle strofe. Più articolata e di maggior effetto è In-Successo (nel Successo) dove le influenze Punk e Noise, vengono alla luce. Abbiamo quindi una canzone piuttosto tirata con strumenti effettati in modo compatto e acido, basso in primis. La voce si dimostra ancora una volta azzeccatissima, con quel suo mix di urlato e arrabbiato. Una nota di merito và anche al testo che riusulta essere parecchio divertente, soprattutto nel finale. Sempre di Punk e affini continuiamo a parlare in Perdente nr.1 in cui, però, prendono il ruolo da portagonista le sonorità Noise di voce e chitarre. Dopo questi episodi tirati e movimentati, abbiamo una sorta di ballad con Maledentro. Per la prima volta ascoltiamo Francesco-C che si cimenta nel melodico vero e proprio; il risultato non è male anche se si nota un certo astio nel non toccare quelle tonalità strafottenti che fanno della sua voce, la caratteristica principale. La Lista della Spesa è, probiblemente, il brano più bello dell'itero album. Il ritmo è terzinato ma tirato, ricordando in alcuni frangenti i vecchi Apollo 440. Bellissima la distorsione di chiatarre e basso che sono azzeccatissime per un pezzo del genere. Il finale dell'album è lasciato alle melodie malinconiche e lente di due brani: Tornando da un Sogno e Sopportarsi. Entrambi sono caratterizzati dalla ricerca della sonorità da ballad in cui il cantante adotta una voce molto simile, a tratti, a quella di Piero Pelù.

L'album in questione è un buon disco, in cui vengono mischiate in modo equilibrato sonorità di stampo diverso che, però, possono tranquillamente convivere, come qui viene dimostrato. Altro aspetto a favore è la particolare originalità della voce di Francesco- C che, con questo nuovo prodotto, mette sul banco degli imputati tutte le esperienze in ambito musicale che fino a qui ha avuto.

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