Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Fuel Records / Self
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Lore – Voce, Cornamusa, Bombarde, Flauto
- Ferro – Basso, Cori
- Teo – Cornamusa, Bombarde, Cori
- Ghera – Chitarra, Cori
- Fore – Batteria
- Andrea – Percussioni, Cori
- Roby – Cornamusa, Bombarde, Cori
- Becky – Arpa, Cori

Ospiti:
- Jacopo Berlendis – Chitarra
- Daniele – Percussioni
- Coro 'Le Due Valli' – Cori

Tracklist: 


1. Intro
2. FolkStone
3. Briganti di Montagna
4. Rocce Nere
5. Avanti (tradizionale del xv secolo)
6. In Taberna
7. Oltre il Tempo
8. Con Passo Pesante
9. Lo Stendardo
10. Igni Gena (Schelmish tribute)
11. Alza il Corno
12. Outro

Folkstone

Folkstone

Giovane formazione bergamasca composta di ben otto elementi, i Folkstone giungono al traguardo del primo full-length dopo aver riscosso buonissimi consensi l'anno scorso con il loro EP di debutto “Briganti di Montagna”, il cui materiale è peraltro ripreso e rielaborato per quattro quinti su questo nuovo omonimo “Folkstone”, stilisticamente affine al precedente lavoro, ma qualitativamente più curato e convincente.

I Folkstone si rifanno a quella tradizione Folk Metal germanica, capitanata dagli In Extremo, che favorisce l'utilizzo di cornamuse (a differenza della corrispettiva area scandinava, sicuramente più legata a violini e derivati, o comunque a strumenti a corda) come principale supporto melodico Folk al poderoso e ruvido riffing Metal delle chitarre elettriche, che nel caso dei Folkstone rimane accostabile al tradizionale Heavy (mentre altre band del genere preferiscono un approccio chitarristico ai limiti del moderno Power Metal, non ultimi i nostrani Elvenking d'inizio carriera). Ulteriore caratterizzazione della proposta della band è la decisione di cantare in lingua italiana, scelta che rende ancor più sanguigna e verace la già passionale musica dell'ensemble orobico, del resto sempre attento a rimarcare la propria origine geografica, in special modo nelle primissime tracce, eccellenti rappresentanti delle idee sonore del gruppo: batteria svelta, potente e sostenuta a dare nerbo e ritmo, chitarre che si muovono rapide, incisive e graffianti, cornamuse lanciatissime nel disegnare la melodia principale e il vocione del barbuto singer a declamare i testi con grande enfasi, spesso accompagnato dall'impeto corale dei suoi compagni durante i ritornelli.

Occasioni più peculiari sono (oltre ad intro ed outro acustiche) la quinta traccia “Avanti!” (basata su una melodia italiana del quindicesimo secolo) e la decima “Igni Gena” (un tributo agli Schelmish, band tedesca di di Folk medievale), poste ad intervallare il fiero sound metallico di brani esemplari quali l'inno “Briganti di Montagna” (probabilmente il brano migliore), la cadenzata “Lo Stendardo” (che suppongo ispirata dall'Orlando Furioso) o la più goliardica “In Taberna”: in alcuni tratti si fa notare anche l'accompagnamento dell'arpa (in vece del solitamente più gettonato pianoforte), ottimamente integrata nei finali della maestosa “Rocce Nere” e della travolgente “FolkStone” (entrambe responsabili dell'energico arrembaggio d'inizio album), oltreché nella solamente discreta “Oltre il Tempo” in cui buone strofe vengono rovinate da un bridge troppo macchinoso ed appesantite da un chorus poco fluido, perlomeno in versione studio; per il resto, in ogni brano i riff delle chitarre e l'andamento melodico della voce risultan tutti abbastanza riconoscibili, riuscendo a personalizzare bene ogni situazione e rimediando alle similitudini tra alcune melodie di cornamusa, specialmente nella parte conclusiva del disco.

Il debutto omonimo dei Folkstone, seppur dedicato espressamente ad una fascia di ascoltatori che abbiano confidenza con il genere, risulta quindi essere un disco trascinante ed assolutamente gradevole, capace di scorrere con notevole scioltezza ed al contempo di rimanere impresso ed invitare a ripetuti ascolti: musicalmente elettrizzanti e, tutto sommato, anche piuttosto personali, per merito del timbro dei fiati (bombarde e cornamuse), delle apprezzabili composizioni e dell'originale cantato in lingua madre, i Folkstone si propongono come la principale realtà Folk Metal italiana assieme ai veterani Elvenking: il tempo ci dirà se sapranno confermarsi sui notevoli livelli di questo debut-album, ma sicuramente si è partiti con il piede giusto – l'inizio della battaglia è più che incoraggiante, per questi 'guerrieri orobici'.

LINKS PER L'ASCOLTO
- Myspace FolkStone

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