Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2004
Line-Up: 

Mario Monteverde - Chitarra e Voce
Nicola Panteghini - Chitarra
Giancarlo Gaia - Basso
Alessandro Todeschini - Batteria

TRACLIST:
1. Stolen Heartbeats
2. Existence
3. What Was Once... Is Nevermore
4. Invasion

Tracklist: 
Eviscerate

Shadows Out Of Time

Nel vastissimo panorama che il nostro paese offre riguardo la sempre viva scena death metal underground, a volte capita di dover fare i conti con band capaci di esprimere pura genialità ad ogni singola nota. Per di più se il gruppo in questione arriva da quella fucina di talenti che è Brescia, la stessa città degli ormai ultra acclamati (dopo i grandi concerti estivi a cui hanno partecipato, compreso il Wacken Open Air) Cadaveric Crematorium. E gli Eviscerate di quest'ultimi sono pure amici. Insomma i presupposti ci sono tutti per gustarci qualcosa di estremamente particolare.

Definire semplicemente death i quattro lombardi è estremamente riduttivo: in questo demo, Shadows Out Of Time, si riversano tante componenti così diverse che si possono tranquillamente ritrovare nella stessa canzone death svedese, thrash teutonico, power/speed molto melodico e stacchi quasi jazzistici che ricordano il periodo più tecnico dei Death. Un'ottima preparazione strumentale poi completa il tutto.

L'opener Stolen Heatbeats racchiude tutti gli elementi prima descritti, con un buon lavoro di voce da parte di Mario, tagliente ed aggressivo nelle sue linee, mentre la successiva Existence rientra in un concetto più ragionato, melodico ed heavy della musica targata Eviscerate. A staccare in parte dalla base death ci pensa anche Invasion che con un riff sparatissimo e di chiara ispirazione power teutonica crea uno strano mix tra lo screaming di Mario e la melodia tipicamente europea, cosa che crea alcuni punti in comune con i Children Of Bodom meno sinfonici. Cè da dire, però, che qualche stonatura è presente: l'uso delle voci pulite in alcuni cori non rende in maniera particolare, sembrando sempre fuori dal contesto. Questo è un punto su cui la band deve lavorare ancora un pò.

Per il resto le carte e le capacità ci sono tutte. In questo caso non si deve neanche rimproverare agli Eviscerate di mancare di originalità o personalità, data la loro multiforme proposta musicale. L'unico dubbio riguarda il pubblico che magari non riuscirà ad apprezzare appieno una musica così poco intransigente e molto varia. La speranza è che non sia così, ma che la fortuna baci questa band così ricca di idee.

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