Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Emanuele Pavia
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Jacopo Santilli - Voce
- Paride Sticca - Chitarra
- Fabiano Blasioli - Chitarra
- Marco Polce - Basso
- Ivo Susi - Batteria

Tracklist: 


1. Blow
2. SuperEgo
3. Dry Your Eyes
4. Brand New Stupid Words
5. What We Really Feel

Ether in Pose

Chimera

Chimera rappresenta la prima uscita discografica degli Ether in Pose, band abruzzese formata nel 2008 per opera del chitarrista Paride Sticca e del vocalist Jacopo Santilli, cui si sono aggiunti successivamente il batterista Ivo Susi, il bassista Marco Polce e il secondo chitarrista Fabiano Blasioli. Dopo vari live in cui suonano cover di gruppi come Foo Fighters, Radiohead, Strokes, gli Ether in Pose rilasciano nel 2009 questo loro EP d'esordio, per l'appunto.

La loro proposta si può descrivere a grandi linee come un alternative rock (fortemente ispirato dai pilastri del genere, quali Radiohead o Smashing Pumpkins, ma sono anche da citare i Placebo come influenza) a tinte molto hard (specie nella sezione chitarristica, che si lancia spesso in assoli e riff di matrice hard rock), a momenti più melodici e intimisti seppur in minor quantità, anche grazie all'apporto del vocalist Santilli che si dimostra un buon cantante, capace di cimentarsi in parti vocali sempre all'altezza della situazione e mai banali.

Ciononostante, i cinque brani del demo non sono nulla di particolarmente originale e nonostante non siano brutti non sono comunque dei brani memorabili che centrino il bersaglio, scorrendo senza lasciare molto all'ascoltatore.
Blow si mostra fin da subito come uno dei momenti migliori della band, in cui il vocalist mostra appieno le sue capacità ora sostenuto da un intimo arpeggio acustico, ora da chitarre più pesanti e hard, che ricordano ora i Placebo e i Radiohead nella sezione più intimista, ora l'hard rock o addirittura l'heavy metal degli Iron Maiden - soprattutto nella chiusura -; SuperEgo si apre riprendendo le sfumature hard rock che s'erano mostrate nel primo pezzo rendendole protagoniste nella resa del sound della band, risultando però molto più banale e meno interessante.
Con Dry Your Eyes e Brand New Stupid Words si prosegue sulla scia del brano precedente, con però una maggior attenzione alla sezione solista, mentre What We Really Feel cerca un compromesso con l'atmosfera più intimista di Blow e il sound hard del resto del lavoro (con una maggior preminenza però del secondo aspetto).

Chimera non è un brutto lavoro, perché non presenta scelte particolarmente deprecabili, semplicemente è un disco che scorre lasciando indifferenti gli ascoltatori (se non nei momenti più intimisti, in cui la band dà il meglio di sé), senza idee che rendano memorabile la proposta degli Ether in Pose.

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