Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Andrea Rubini
Genere: 
Etichetta: 
Victory Records/Venus
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Frank - voce
- Jesse - chitarra
- Ben - chitarra
- Mark - basso
- Joe - batteira

Tracklist: 

1. A Ticket For The Paralyzer
2. 10 Signs You Should Leave
3. When Keeping It Real Goes Wrong
4. Rusted Over Wet Dreams
5. You Got A Henna Tattoo That Said Forever
6. Travis Bickle
7. Sleeping Princess In Devils Castle
8. The Key To Keeping The Fresh Is... I'm Dead
9. It's Not Just A Party, It's A Funeral
10. When Everything Goes Wrong, Take The Easy Way Out

Emmure

Goodbye To The Gallows

Quando la biografia di una band viene scritta dal Presidente della propria Casa Discografica, si hanno, a mio avviso, delle altissime aspettative. Se poi si legge come la band si è creata, o meglio trovata, e l'ardore del frontaman Frank nel descrivere le proprie ambizioni musicali, allora viene la tentazione di acquistare un cd a scatola chiusa. Ma sarebbe un rischio.

Ormai sappiamo tutti che da tempo a questa parte, tutto ciò che esce dalla Victory Records riguarda il metalcore. Non ne sono una eccezione gli Emmure, nuovo ingresso della label, e il loro album Goodbye To The Gallows. Cosa dunque aspettarci dal combo statunitense? Novità, iniziativa, o un continuo e stabile sound ormai più trendaiolo che altro? La band è di insindacabile buona volontà, e nasce dalla passione di fare musica. Però, onestamente, questo lavoro è l'ennesimo hardcore americano che cerca di imbastardirsi con sonorità più metal, ben riscontrabili nelle chitarre. Ormai è innegabile, o si fanno dei capolavori o si rischia di incanalarsi in quel calderone saturo di band da dimenticatoio. E fare dei capolavori non significa essere per forza innovativi, ma si intende di sviluppare un album che vada oltre le canoniche due o tre trovate del genere; il drumming martellante e i riff core non possono vendere all'infinito, il giocare coi cambi clean-growl se non si sviluppano rischiano di stancare. Ora, l'album offre qualche ottimo spunto, come Rusted Over Wet Dreams o Sleeping Princess In Devil's Castle, dove le metriche suonano più personali e si è coinvolti maggiormente nello sviluppo della canzone, ma per il resto ci troviamo davanti ad una cozzaglia di suoni ora duri ora più melodici che a tratti risultano stancanti ed interminabili; ne è un palese esempio la conclusiva When Everything Goes Wrong. Take The Easy Way Out, brano che non solo è il più lungo per durata, ma offre un chiaro esempio di come la canzone è stata trascinata per quattro minuti. Se i ragazzi volevano dar sfogo ad un disagio e frustrazione, ci sono riusciti, trasmettendo lo stesso stato d'animo all'ascoltatore.

Un album da prendere con le pinze dunque, perchè non è facilmente digeribile. La voce duttile di Frank, che rievoca per timbro Fred Durst in tutte le sue varianti espressioni, può risultare un elemento di interesse, così come alcuni riff, purtroppo però troppo sporadici all'interno di una release che dura meno di trena minuti.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente