Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Rise Above Records/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Jus Oborn - voce, chitarra
- Rob Al-Issa - basso
- Liz Buckingham - chitarra
- Shaun Rutter - batteria


Tracklist: 

1. Witchcult Today (07:54)
2. Dunwich (05:34)
3. Satanic Rites of Drugula (06:06)
4. Raptus (02:13)
5. The Chosen Few (08:19)
6. Torquemada ´71 (06:42)
7. Black Magic Rituals & Perversions (11:01)
I) Frisson Des Vampires
II) Zora
8. Saturnine (11:04)

Electric Wizard

Witchcult Today

La tradizione dei Black Sabbath non sembra essere ancora defunta dopo più di trent’anni dal debutto omonimo del 1970, poiché la terra inglese ha offerto realtà davvero valide e competitive nel panorama Doom Metal, coprendo una vasta gamma di stili differenti e sviluppando al meglio gli insegnamenti dei maestri del genere: da una parte la scuola di acts come Paradise Lost, Anathema e My Dying Bride, che hanno tratto spunto dagli ambienti del Gothic, garantendo un approccio più riflessivo e, a volte, romantico; dall’altra lo Stoner di formazioni come Cathedral e appunto Electric Wizard, che da anni portano avanti il filone occulto tanto caro a Black Sabbath, Black Widow ed in generale alla scena settantiana.

Witchcult Today prosegue quel cammino avviatosi con l’omonimo esordio del 1995 e giunto al proprio culmine con il meraviglioso Dopethrone del 2000, poiché gli Electric Wizard si concentrano nuovamente a plasmare le atmosfere dense e fumose tipiche del passato, fondendo Doom e Psichedelia.
Come si può evincere dal titolo scelto per il sesto capitolo discografico, la band persevera a trattare temi di natura occulta, non distanziandosi parecchio da quelli esposti nei predecessori di Witchcult Today: stregoneria, i racconti dell’orrore di H. P . Lovecraft e Robert E. Howard, storie di droga e di allucinogeni sono tutti gli elementi che hanno costruito negli anni la musica acida e tenebrosa del quartetto di Dorset, che desidera ripercorrere ancora con Witchcult Today gli aloni timbrici dei Settanta, a partire da una registrazione dal gusto criptico e funereo.
Conciliando infine il Doom inglese con le sperimentazioni in campo progressivo (gli Electric Wizard amano chiamarlo Italian Doom Rock) di storici acts di nicchia italiani come Jacula e Antonious Rex, i quattro inglesi riescono a realizzare un prodotto di qualità, che potrà essere apprezzato dai nostalgici di certe sonorità del passato.
Pubblicato per la Rise Above Records (etichetta discografica di Lee Dorrian dei Cathedral), Witchcult Today si compone di otto tracce di medio-lunga durata, tra cui spiccano la sabbathiana title-track, colma di fraseggi non solo Stoner ma addirittura Sludge, la malata Satanic Rites Of Drugula, dotata di un ritmo lento e soffocante, e la quinta The Chosen Few, che sotto l’apparenza grezza e cruda nasconde un tessuto sonoro davvero curato nei particolari.

In definitiva, sebbene gli Electric Wizard non aggiungano nulla di estremamente innovativo ad un panorama che ha vissuto un’evoluzione di ben trent’anni, Witchcult Today sa garantire il sapore arcano e trasandato tipico dei Settanta, che oggi tende ad essere rammentato solo attraverso i primi maestosi lavori dei Black Sabbath. Lasciandosi introdurre nel contesto del disco dall’artwork in copertina, che ricorda da vicino lo stile dei connazionali Black Widow o degli americani Pentragram, gli amenti del genere potranno accostarsi ad un episodio sì qualitativamente inferiore a Dopethrone, ma sempre carico dell’aura che accomuna tutte le bands devote al mondo delle tenebre.

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