Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Marco Lorenzi
Genere: 
Etichetta: 
Morr Music
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Ben Cooper
- Alex Kane


Tracklist: 

1. Monsters (04:36)
2. Bright Mouths (04:47)
3. We Will Walk Through Walls (04:31)
4. Graves And The Infinite Arm (04:39)
5. Adrift In Space, Or Whatever (01:19)
6. Ether (05:10)
7. Robophobia (04:34)
8. Lullaby (05:36)
9. It´s Like A Heartbeat, Only It Isn´t (01:01)
10. All The Bones (05:15)
11. It´s An Ugly Life (05:51)
12. When It´s Black (05:11)

Electric President

Sleep Well


Tra le novità di questa prima estate 2008 ci sono anche le firme di Ben Cooper ed Alex Kane, componenti effettivi del duo Electric President. Una novità che, per inciso, giunge a due anni dal self titlet d'esordio per il progetto di Jacksonville (Florida, U.S.A.), attestandosi a pieno titolo in un filone Indie che si muove in punta di piedi tra Pop e Shoegaze, con innesti elettronici che ancora una volta costituiscono il punto di forza di Sleep Well.
Lo si evince a partire dall'incipit, Monsters, che si snoda tra chitarre e riverberi in una dimensione onirica nella quale le percussioni e qualche ritocco qua e là conferiscono all'ambiente una perfetta atmosfera sognatrice.

Ricordano un po' i The Postal Service, questi due ragazzi americani, a maggior ragione sulla scorta delle parti strumentali che contornano il lavoro. L'incipit, come detto, scorre liscio in un crescendo di atmosfere rarefatte. Meno positivo il giudizio su una Bright Mouths nella quale spuntano elementi sperimentali che finiscono tuttavia per annacquare il risultato finale. Più incisiva è, invece, We Will Walk Through Walls, che rappresenta certamente uno dei momenti più incisivi e rappresentativi di questo Sleep Well.
Più particolari sono invece tracce quali Graves And The Infinite Arm ed Adrift In Space, Or Whatever, che scorrono senza colpire eccessivamente la mente dell'ascoltatore, in una dimensione che si fa leggermente soporifera.

Tra gli altri capitoli degni di nota, ricordiamo ancora la tenera ballata Ether, piccolo gioiellino di archi e chitarre intrecciate alla voce leggera del duo, con la più elettronica Robophobia, in una parte centrale di disco che apre alla parte conclusiva.
Un finale che, lo ammettiamo, delude leggermente le attese, riuscendo a riprendere un certo valore soltanto nella doppietta finale, con le slowcore It's An Ugly Life e When It's Black.
Nel complesso, questo Sleep Well non riesce a porsi come un disco della svolta, ancorandosi con educazione e talvolta con eleganza nella cosiddetta "fascia di mezzo".

Giudizio conclusivo senza infamia e senza lode, quindi, per gli Electric President edizione 2008. Il loro secondo full-lenght contiene spunti interessanti, che tuttavia finiscono col rimanere abbozzati in determinati frangenti, creando un lavoro certamente apprezzabile, ma che difficilmente creerà sindromi da nostalgia una volta ascoltato e riposto nella custodia.


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