Voto: 
5.8 / 10
Autore: 
Marcello Zinno
Genere: 
Etichetta: 
AFM Records/Audioglobe
Anno: 
2008
Line-Up: 

:
- Michael Eden - voce
- Thorsten Koehne - chitarra
- Paul Logue - basso
- Ferdy Doernberg - tastiera
- Pete Newdeck - batteria


Tracklist: 

1. Reign Of Terror
2. Masquerade Ball
3. Angels & Demons
4. Just Like Judas5. Sail On
6. Lost In Wonderland
7. West Wind Blows
8. Signs Of Your Life
9. Man Against The World
10. Raven’s Revenge
11. Lost Soul
12. Games People Play
13. Ride The Storm

Eden’s Curse

The Second Coming

In un’epoca dalla varietà alternative, in cui si gioca ad essere “estraneo alla massa” ed a distinguersi dal mucchio di proposte in giro, in un’epoca in cui al tempo stesso si affollano proposte estreme atte a spostare più in là il limite solcato decenni fa, appunto in quest’epoca c’è anche chi resta assolutamente affezionato alle sonorità hard & heavy di un tempo, quando le chitarre graffianti e gli assoli pungenti la facevano da padrone. Borchie, capelli lunghi e sottili come aghi, capaci di prendere il volo al primo riff, ugole che fanno sognare: ecco il palcoscenico tipico dove si esibiscono i nostri Eden’s Curse

L’heavy metal è una passione oltre che un genere, ed allora perché non omaggiarlo con una proposta musicale ad hoc, in cui la tecnica musicale permette di combinare note ben note (scusate la cacofonia n.d.r) ma pur sempre appagabili dal punto di vista sonoro?E così che nasce Angels & Demons, dal titolo superinflazionato, che chiede aiuto a Pamela Moore, già Sister Mary nel fantomatico capolavoro dei Queensryche, e non solo alla sua voce ma anche a qualche lezione in DeGarmo-style che ovviamente innalzano il riffing ed il valore del brano. È proprio quest’ultimo che fa la differenza con un Thorsten che fa egregiamente cantare la sua sei corde e collabora con un alone di epicità e con tanto sano hard rock, mentre la voce di Michael Eden non è per nulla da meno.Gli echi sono lampanti (e l’accompagnamento arpeggiato di Lost In Wonderland è lì a sottolinearcelo) e lo stile degli Eden’s Curse è ben appollaiato su questi dettami, ma il sound risulta piacevole pur se in alcune scelte, testi compresi, un po’ scontato. 

Molto vicini ai Voodoo Circle di Alex Beyrodt, altro acquisto di casa AFM Records con i quali hanno in comune la compartecipazione di Doogie White, la band propone anche pezzi più lenti, come Sail On, in cui si avvicina a terreni tanto cari all’AOR e (ahimè) a sonorità molto orecchiabili, da “scelta facile”, come mamma AFM insegna, o come Man Against The World, ballad nel senso pieno del termine, acustica e priva di sezione ritmica.Van Halen? Europe? Certo! Anche loro si nascondono dietro le sagome dei cinque musicisti adeguatamente rimpinzati di borchie e tatuaggi ed asciugati della complessità artistica e compositiva (West Wind Blows è solo un assaggio ma in Signs Of Your Life scendere a compromessi è un’opera molto facile, per fortuna salvata da assoli che appagano la nostra sete di rock). Molto meglio nella loro veste più rock, ed in questo dobbiamo ringraziare la già citata Angels & Demons, Games People Play e Raven’s Revenge.

Una band per un grande pubblico, capace di partorire melodie davvero eccitanti con la stessa frequenza di strofe noiose ed attendibili. Ma riuscirà il loro approccio “free-listening” a conquistare la fedeltà eterna dei fan? Di quelli più tradizionalisti probabilmente sì.


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