Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Etichetta: 
Southern Lord
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Dylan Carlson – Chitarra
- Adrienne Davies – Batteria
- Steve Moore – Organo Hammond, Pianoforte
- Don McGreevy – Basso

Ospite:
- Bill Frisell – Chitarra (tracce 1, 4 e 5)


Tracklist: 


1.Omens and Portents I : The Driver
2.Rise to Glory
3.Miami Morning Coming Sown II (Shine)
4.Engine of Ruins
5.Omens and Portents II : Carrion Crow
6.Hung from the Moon
7.The Bees Made Honey In The Lion's Skull

Earth

The Bees Made Honey in the Lion's Skull

Cappellaccio da mandriano del West ben piantato sulla zucca, baffi, pancia e basette in bella vista, la sua Fender immancabilmente al suo fianco, un manipolo di fidati compagni e un peso massimo della chitarra come Bill Frisell ad accompagnarlo: ecco nuovamente a noi il signor Dylan Carlson e i suoi Earth, che con “The Bees Made Honey In The Lion's Skull” tornano a firmare un lavoro sulla lunga distanza, a tre anni da quel tanto apprezzato “Hex - Or Printing in the Infernal Method” che ne aveva testimoniato la risurrezione.

Il nuovo album di Carlson e soci segue a grandi linee la ricetta già sperimentata non solo in “Hex”, ma anche nel recente e piacevole -seppur secondario- EP “Hibernaculum”, ma aggiunge qualche nuovo, discreto dettaglio all'impasto generale: il suono s'è fatto corposo, gonfio e ricco (mancano quelle sezioni prettamente atmosferiche ed ariose come potevano essere “The Dry Lake” o “Left in the Desert”), e aleggia su tutto il disco un'aura psichedelica e allucinata, dovuta in non minima parte al marcato impiego di organi e pianoforti (cortesia dell'abile Steve Moore), al maggior spazio concesso alle evoluzioni di Carlson (che nell'ultima traccia in particolare sfodera un assolo con tutti i crismi) e ai duetti di quest'ultimo con il super-ospite Bill Frisell, che in tre tracce affianca la band di Olympia donando ulteriore profondità e maggiori alternative sonore agli Earth.

La prima parte di “The Bees Made Honey In The Lion's Skull”, tuttavia, si rivela poco abile nel convincere pienamente, per colpa soprattutto di una “Miami Morning Coming Down II” indecisa, prolissa e ripetitiva, che posta in terza posizione taglia un po' le gambe al disco e gli impedisce di decollare definitivamente; poco incisiva anche “Rise to Glory”, leggermente troppo asciutta e semplicistica rispetto alle buone cose fatte sentire dalla ben più significativa traccia d'apertura “Omens and Portents I : The Driver”.
Man mano che ci si addentra nei mistici paesaggi scolpiti dalla Telecaster di Dylan, però, si scoprono momenti di spessore assolutamente ragguardevole: si inizia a fare sul serio già con la buona “Engine of Ruin”, ma ad essere veramente notevole è la sezione finale, composta da un trittico di brani di caratura superiore – “Omens and Portents II : Carrion Crow”, costruita con la massima calma e la più accurata dedizione, è il migliore tra gli episodi con Frisell; la rigogliosa “Hung From the Moon” gode di una splendida atmosfera psych-rock e di una lodevole varietà melodica, grazie anche a pregevoli intarsi pianistici, mentre la conclusiva title-track è il brano in cui Carlson s'esprime al meglio, sostenuto dalla lineare batteria di Adrienne e dagli echi di sottofondo dell'organo di Steve Moore, nonché dal discreto basso del nuovo entrato Don McGreevy, con loro negli ultimi tour e in “Hibernaculum” ma assente nelle sessioni di “Hex”.

“The Bees Made Honey In The Lion's Skull”
è dunque tutto, fuorché una delusione, nonostante sia destinato solo ed esclusivamente a chi crede nel nuovo corso di Dylan & Co. – mancano vere e proprie novità rispetto alle recenti produzioni del gruppo, ma l'inserimento di piccoli, inediti accorgimenti rinnoverà l'interesse dell'appassionato, a cui verranno regalate soddisfazioni da un sound assolutamente sontuoso.

LINKS PER L'ASCOLTO

Omens and Portents I @ Southern Lord

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente