Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Luca Chieregato
Etichetta: 
Massacre Records/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Roland Stoll - voce
- Wolfgang Kerinnis - chitarra
- Jan Vacik - tastiera
- Benno Schmidtler - basso
- Michael Schwager - batteria

Tracklist: 

1. Fed Up With
2. Borderline
3. 5th Season
4. Deja Vu
5. Somebody
6. Phenomenon
7. Different
8. Point Zero
9. Farewell

Dreamscape

5th Season

Conosco bene i Dreamscape e attendevo con interesse la nuova fatica. Tutto questo forse perchè, come molti non sapranno, la prog metal band è stata tra le prime compagini europee ad accostarsi al genere, iniziando a muovere i primi passi (parliamo del lontano 1986) quando ancora molte delle realtà oggi più blasonate non aveva idea di cosa fosse uno strumento. Ma anche perchè tra le loro schiere ha militato Hubi Messel, artista che di talento e attitudine per il genere ne ha da vendere. Oppure più semplicemente perchè, senza far gridare al miracolo, ho sempre apprezzato la loro musica tanto nella prima parte della carriera, quanto nella seconda post reunion. Dico questo non solo per dovere di cronaca, ma soprattutto per sottolineare il rispetto e la stima verso un gruppo che ritengo abbia dato molto, di contro ricevendo poco.
Chiarito ciò, invito ogni lettore infastidito dalla mia posizione di parte, a sintonizzarsi su altri canali, dove magari viene concessa la giusta attenzione solo ai soliti nomi.

I Dreamscape tornano, lasciandosi alle spalle Revoiced, album del 2005 nel quale hanno riproposto una selezione dei primi brani re-interpretati con la nuova line-up; o meglio ancora, li avevamo congedati con End of Silence una delle migliori uscite del genere nel 2004. E tutto questo lo fanno con 5th Season, a detta di chi scrive, quinto sigillo di una onorevole carriera.
Esattamente come in passato, le coordinate stilistiche dei teutonici sono rintracciabili in quel progressive metal melodico che vede nei Dream Theater di prima mano i sommi esponenti, ma che trova diversi punti di contatto con i Vanden Plas, Fates Warning, Mayadome, Ivanhoe, e che oggi sembra stia facendo la fortuna dei Circus Maximus. Nonostante abilità esecutive di primissimo livello, il combo ripone massima attenzione nella forma canzone, indirizzando la tecnica esclusivamente a favore del songwriting. In primo piano le tastiere di Jan Vacik, nel contempo suadenti ed eleganti, e mai invadenti: basta ascoltare Point Zero per avere l'immediata percezione di come siano riusciti a fondere un ottimo guitar work ad un altrettanto penetrante operato di piano. Chitarre sempre in grande spolvero, affidate al veterano Wolfgang Kerinnis, protagoniste negli innumerevoli soli sparsi nei sessantacinque minuti del disco, ma pronte a cambiare marcia quando la ritmica si fa più serrata. Nonostante brani dal generoso minutaggio, l'ascolto non viene mai appesantito da strutture contorte o passaggi gratuiti. Quella che si respira è un'atmosfera armoniosa, dove ogni singolo elemento trova la giusta collocazione. Emblematica la lunga title-track (ben 14 minuti), nella quale i tedeschi mettono in bella mostra tutta la loro arte ed esperienza, impreziosendo l'ascolto con sonorità tipicamente orientali. Di pari livello l'energica Different, la dirompente Somebody, o meglio ancora la sognante Phenomenon, varia e densa di cambi di umori. Conclude l'album la malinconica ballad Farewell, profetica nel titolo: infatti questo potrebbe essere l'addio definitivo del gruppo alla luce della attuale dipartita di Roland Stoll, Jan Vacik e Benno Schmidtler.
Chiaramente nulla di nuovo sotto il sole considerato che i nostri non tentano in nessun modo di superare i rigidi canoni del genere. Ma del resto è giusto rimarcare come, nonostante quanto appena detto, il risultato finale non consegua minimamente inficiato dai classici stilemi ai quali siamo fin troppo abituati.

5th Season è in definitiva un platter riuscito, curato sotto ogni aspetto, ultimo gemito di una band di livello capace di interpretare il genere con autorevolezza, personalità e passione.
Se amate queste vibrazioni fatelo vostro, senza troppi se e ma!

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