Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Brandy Alexander
Genere: 
Etichetta: 
Alveran Records/Andromeda
Anno: 
2008
Line-Up: 

- Chris - voce
- Angelo - voce
- Ruddy - batteria
- Etienne - basso
- Greg - chitarra

Tracklist: 

1. Proved Wrong
2. Guardian Angel
3. Pray For Them
4. Die For One Die For All
5. The Last Prayer
6. My Four Walls
7. In Loving Memory…
8. Never Forget
9. Life Feeds Evil
10. Six Feet Under
11. The Godmother
12. B.F.
13. D.O.D.

Do or Die

Pray for Them

Prendete un pomeriggio di pioggia. Cielo scuro e lampi. Prendete il vento che si scaglia contro i vetri della vostra finestra facendoli tremare. Prendete il cane del vicino che ulula. E dimenticateli. Perché una volta inserito nel vostro stereo l'ultimo album della band di Mons, le vostre orecchie non percepiranno alcun suono se non i colpi scanditi da Rudy Collins sulla sua batteria, velocissimi, affiancati da riff potenti, graffianti, spietati e dalle voci di Chris e Angelo, un misto di mosh, hardcore, metal, un'alchimia perfetta e ben calibrata tra intermezzi e urla che ti entrano dentro, come frammenti di ghiaccio che ti esplodono nel petto.

Ancora una volta i temi portanti sono quelli della famiglia, della tradizione, del rispetto, dell'onore (alcuni componenti del gruppo sono siciliani), urlati con una carica e un'aggressività mai vista finora, scagliati direttamente contro le nostre facce. A chi segue il gruppo dagli esordi mancheranno le introduzioni dei nonnetti siculi, sostituiti dalla traccia 11, The Godmother, un minuto e 19 secondi di assolo di violino, il cui titolo fa presagire una sorta di presa in giro della figura del "Padrino" siciliano.

Uno dei punti forti del disco è il mixaggio, ben curato in ogni sfaccettatura, strumenti e voci si sentono molto bene, non sovrastandosi l'un l'altro e il loro suono da vita ad una potenza a mio avviso non riscontrata nei precedenti album(anche se c'è da sottolineare un cambio di rotta dal genere che li ha visti nascere, l'hardcore, già con il precedente album, Tradition, del 2005).

L'album parte subito in modo energico: le prime 3 tracce sembrano volerci invitare a urlare con Chris, a spaccare tutto ciò che ci circonda, a non riprendere il respiro. La prima canzone, Proved Wrong, è un sunto di ciò che troveremo nel disco: tecnica estremamente precisa, su stampo nu metal, velocità, grinta, forza. In Guardian Angel troviamo 18 secondi di suspance, una sola chitarra che ripete un ipnotico accordo, che poi si trasforma in un delirio di onnipotenza per chiunque sia all'ascolto.
Pray for them è a mio giudizio uno dei pezzi migliori dell'album. La voce di Chris si mischia a un accompagnamento assolutamente apocalittico, dove tutto è ben ritmato.
I successivi pezzi sono ad un livello leggermente più basso, fino ad arrivare a quello che considero il miglior pezzo dell'album: Never Forget, ovvero 4.02 minuti in cui possiamo trovare sfaccettature grindcore, death metal, mosh.
L'opera si conclude con D.O.D, brano che richiama molto lo stile NYHC o il più recente moshcore (non c'è da stupirsi, considerando la collaborazione con Agnostic Front e Hatebreed).
Le tredici canzoni viaggiano alla grande su ritmi medi/veloci e i pezzi che si fanno maggiormente notare sono Pray for Them, Never Forget, Six Feet Under e B.F. (Bella Famiglia, come dice il tatuaggio sul braccio di Chris).
Nel vinile a edizione limitata è presente la versione di Do or Die, in cui sono presenti come special guest anche Roger Mirret degli Agnostic Front (con cui i Do Or Die sono in tour) e Jamey Jasta degli Hatebreed.

Il cd contiene inoltre un dvd in cui sono presenti interviste a Sean degli Hatebreed, Nick degli Ignite, Roger, Mick e Vinny degli Agnostic Front e altri.
Insomma, questo cd lascia il segno: Never Forget, per citare una loro canzone.

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