Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Mercury
Anno: 
1983
Line-Up: 

- Joe Elliott - voce
- Steve Clark - chitarra
- Phil Collen - chitarra
- Rick Savage - basso
- Rick Allen - batteria

Tracklist: 

1. Rock! Rock! 'Till You Drop
2. Photograph
3. Stagefright
4. Too Late For Love
5. Die Hard The Hunter
6. Foolin'
7. Rock Of Ages
8. Comin' Under Fire
9. Action! Not Words
10. Billy's Got A Gun

Def Leppard

Pyromania

Rinfrancati dai riscontri positivi ricevuti grazie ad On Through The Night e High ‘n' Dry, i Def Leppard nel gennaio del 1983 danno alle stampe Pyromania, terzo tassello della loro lunga discografia. La band di Sheffield si apprestava ad intraprendere con questo disco un nuovo corso, ancor più melodico e caratterizzato dalla combinazione di armonie vocali "multi-stratificate" e pesanti riff di chitarra, giungendo così al giusto compromesso tra melodia ed aggressività, corso con il quale indicherà la via da seguire ad un'intera nuova generazione di band hard rock della metà degli anni '80. Trovano in parole povere il perfetto connubio per far convivere le loro influenze, da quelle più grezze di Led Zeppelin e AC/DC a quelle più glam di Queen e T-Rex.
Prodotto anch'esso, come il precedente, da Robert "Mutt" Lange, Pyromania è anche il primo album con i Leppard per il chitarrista Phil Collen, chiamato a sostituire Pete Willis, allontanato dalla band a causa dei suoi problemi con l'alcol, nonostante lo stesso Willis avesse attivamente contribuito alla stesura di ben quattro dei brani presenti in tracklist e partecipato persino alle registrazioni.

I Def Leppard rinunciano ai solos esagerati e alle ritmiche possenti propri dell'hard n' heavy, preferendo puntare su continue e ripetute accelerazioni e pause, in un andirivieni di energica vitalità e furore melodico, in cui trovano ampio sfogo il timbro roco e le urla strazianti del singer Joe Elliot, il chitarrismo incalzante e mitragliato di Steve Clark, coadiuvato dalle ritmiche scandite e vigorose dell'altra chitarra di Phil Collen e del basso di Rick Savage, oltre che dal drumming estroso, dinamico e vario, ora devastante ora contratto, del giovane batterista Rick Allen, mentre a completare il quadro intervengono una produzione ben ponderata ed una cura maniacale per gli arrangiamenti, cose queste che stridevano un po' con la cultura hard n' heavy propria dell'epoca.
Pyromania rappresenta quindi il classico album di transizione, quello che condurrà la band di Sheffield alle sonorità Melodic Hard del successivo Hysteria, influenzando non poco gran parte dei gruppi hard americani, ma non lasciando mai trasparire in tale graduale passaggio segnali di cedimento o di incertezza.

Rock! Rock! 'Till You Drop apre il lavoro con un energico rock n' roll che presto si libera nel detonante chorus, in cui la voce del singer sembra quasi dialogare con una chitarra davvero affilata, e se l'opener è di quelle che si fa apprezzare ad un primo ascolto, la seguente Photograph, dedicata all'attrice Marilyn Monroe, è invece uno di quei brani destinati a rimanere per sempre scalfiti nella memoria. Aperto da un riff elettrico infatti, il brano si snoda prima su strofe caratterizzate dal suono aggressivo ma pulito delle due chitarre e dal timbro roco del singer e poi su bridge e refrain stratificati in cui si alternano la voce graffiante di Joe ed il coro degli altri, in un crescendo emozionale e melodico.
Stagefright è veloce, dinamico ed incisivo, il brano perfetto per le loro esibizioni live, spesso usato infatti per aprire i concerti, forte anche di un refrain orecchiabile e grintoso, mentre Elliott dà ampio sfoggio delle sue doti canori, lanciando gemiti ed urla acuti e laceranti, Too Late For Love presenta invece strofe sornione caratterizzate dagli arpeggi della chitarra distorta e da una sensazione di irrigidimento da cui ci si divincola soltanto con l'arrivo del liberatorio ritornello.
Die Hard The Hunter rappresenta una dura e sincera presa di posizione contro la guerra, infatti viene aperta con effetti da scenario bellico, le cui campionature sono affidate a John Kongos e Booker T. Boffin, per poi proseguire senza affatto distaccarsi dal loro stile, se non per la più lunga parte strumentale che permette alle due chitarre di salire in cattedra, pur senza eccedere mai in virtuosismi spropositati, Foolin è un altro bel brano, più malinconico e cupo rispetto al resto del lotto, che ha il suo apice emozionale nel solito refrain armonizzato e grintoso introdotto da un bridge melodico e corale, atipica e dal sapore goliardico invece l'introduzione di Rock Of Ages, che presenta strofe sorrette da un basso pulsante ed una melodia trascinante ed elettrizzante, prima di sfociare in quel refrain melodico, furente ed al tempo stesso irriverente. Di gran gusto e classe l'arpeggio di chitarra elettrica che introduce un altro pezzo forte di questo disco, cioè Comin' Under Fire, slow-tempo dalle strofe pacate e dal refrain melodico, ma sempre più rilassato se confrontato alle accelerazioni isteriche a cui ci avevano abituato nei precedenti brani, nonostante Joe Elliott non rinunci ai suoi vocalismi acuti e strazianti, si arriva così in conclusione con Action! Not Words prima, brano carino e più influenzato dagli AC/DC ma che poco aggiunge nell'insieme, e con Billy's Got A Gun dopo, in cui si assiste ad un guitar-work che riesce a risultare spettacolare ed estremamente efficace pur tenendosi lontano dal virtuosismo esagerato, grazie anche ad un riffing tagliente, mentre le strofe sono dominate dall'incedere del basso di Rick Savage e i refrain sempre strutturati ed armonizzati su più voci e livelli.

Pyromania segna la definitiva consacrazione dei Def Leppard, riuscendo a vendere ben sei milioni di copie e stazionando nelle parti alte delle classifiche di vendita per un lungo periodo, anche se la loro popolarità era paradossalmente limitata ai soli Stati Uniti. Ma la band di Sheffield nella sua ascesa al successo fu subito frenata purtroppo dal grave incidente intercorso nella notte del capodanno del 1985 al batterista Rick Allen, il quale subirà anche l'amputazione di un braccio. Il resto del gruppo però si stringerà intorno al proprio compagno evitando il licenziamento ed aspettando che torni a suonare grazie ad un kit di batteria semi-elettronica con pedaliera predisposta appositamente per lui dalla Simmons e tanto allenamento, in particolare alle gambe. L'amicizia e la fiducia sarà ben ripagata con prestazioni sempre ad alto livello, già dal prossimo Hysteria che nel 1987 donerà all'act di Sheffield la massima popolarità.


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