Voto: 
6.7 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Metal Heaven/Frontiers
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Patrik Johansson - voce, chitarra
- Mats Johansson - chitarra
- Pelle Johansson - basso
- Torbjörn Edqvist - batteria

Tracklist: 

1. Hands of Fate (03:56)   
2. Out of Time (04:13)
3. Point of No Return (03:46)   
4. Long Time Dead (03:32)   
5. Moment of Weakness (03:35)   
6. Fire & Ice (04:16)
7. Misguided Life (04:30)   
8. Midnight (04:37)
9. Seeker of Truth (04:30)   
10. Dark Secrets (03:52)   
11. Seven Gates (04:05)
12. Fear of Life (06:19)

Dawn of Silence

Moment of Weakness

Lo stile inconfondibile degli Iron Maiden continua ad influenzare decine e decine di bands che nascono in Europa e che, nel giro di qualche anno, danno alla luce pubblicazioni tutte uguali, ben prodotte ma con poche idee personali. E’ questo il caso degli svedesi Dawn Of Silence, che debuttano con Moment Of Weakness, opera definita di Heavy Metal melodico, ma chiaramente derivata dai classici degli Iron Maiden, come dimostra l’opener Hands Of Fate.

Tra cavalcate impetuose in stile ottantiano, veloci riff di chitarra ben concepiti ed acuti di notevole rilievo e di netto stampo Heavy Metal, i Dawn Of Silence si difendono bene musicalmente: ogni traccia è energica e robusta, coinvolgente e piacevole, ma nulla di nuovo viene aggiunto ad un panorama che ha già visto i suoi più importanti sviluppi tra gli Ottanta e i Novanta. La proposta dei Dawn Of Silence sembra scontata e lontana dall’originalità, sebbene una potente doppia cassa affiori in molti passaggi come Out Of Time, rapida ed aggressiva.
I motivi tessuti dalle chitarre sono pregevoli, ben strutturati e dotati di un concentrato di melodia intenso: essi, legandosi alla splendida voce di Patrik Johansson, rendono trascinante e catchy ciascun episodio di Moment Of Weakness. Non mancano certamente influenze più dirette dal Power teutonico (Gamma Ray in primis), sia per quanto riguarda l’approccio della batteria, sia per gli intrecci delle chitarre: nonostante l’album proceda senza pecche e con una carica elevata, si nota che a lungo andare gli elementi della musica dei Dawn Of Silence sono estremamente ripetitivi.
L’andamento delle tracce è sempre uguale e non si verificano mutamenti come accelerate improvvise, rallentamenti del ritmo o momenti di quiete (eccezionale è l'intervento delle acustiche su Fear Of Life): i quattro ragazzi di Finsparg non si dedicano a variare il proprio song-writing, che rimane così un’ottima prova per gli amanti dell’Heavy più classico, ma uno dei tanti esempi di Heavy sparsi in tutta l’Europa.

C’è infine da sottolineare la perfetta produzione realizzata da Jonas Kjellgren, chitarrista dei Centinex ed attivo anche in altri progetti quali Scar Symmetry e, precedentemente, Carnal Forge. Si deve pertanto apprezzare il lavoro svolto da questa formazione svedese, che in quattro anni è riuscita, dopo svariati demo, a pubblicare un album valido come Moment Of Weakness. Tuttavia, rimane viva la considerazione riguardo la varietà presente nel genere dagli anni Ottanta ad oggi: ascoltando realtà come i Dawn Of Silence, pare che le lezioni impartite dagli Iron Maiden di Piece Of Mind o di Powerslave siano ancora impiegate come modello per numerose bands. Ciò è positivo per la resa del disco, ma è deleterio per chi cerca innovazione in uno stile stantio da parecchi anni.

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