Voto: 
8.8 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Century Media
Anno: 
2005
Line-Up: 

:

- Mikael Stanne - voce

- Anders Jivarp - batteria

- Martin Henriksson - chitarre

- Niklas Sundin - chitarre

- Michael Nicklasson - basso

- Martin Brändström - elettronica, tastiera



Tracklist: 

1. The New Build (04:06)

2. Through Smudged Lenses (04:12)

3. Out of Nothing (03:52)

4. The Endless Feed (04:44)

5. Lost to Apathy (04:36)

6. Mind Matters (03:30)

7. One Thought (04:07)

8. Dry Run (04:07)

9. Am I 1? (04:29)

10. Senses Tied (04:03)

11. My Negation (06:29)

Dark Tranquillity

Character

La cavalcata impetuosa dei Dark Tranquillity non si è mai arrestata durante questi ultimi anni di continua evoluzione e la band ha rinnovato costantemente il proprio sound senza risultare banale o ripetitiva.
Character rappresenta quindi il massimo culmine della sperimentazione raggiunta con il precedente Damage Done, album complesso e intricato nelle sue trame per niente scontate: Character, l’uscita del 2005 che ha fatto più scalpore in ambito Metal, può essere considerato l’apice completo della discografia di Stanne e compagni.
Nessun cambiamento di genere dalle ultime opere Haven e Damage Done, ma l’approccio nei confronti di ogni canzone appare diverso, come se tutto il disco fosse ambientato in un futuro sì distante ma ricercabile anche nella realtà che ci circonda e che controlla le nostre menti. Il sound dei Dark Tranquillity si rivela estremamente moderno e al passo con i tempi, testimonianza della maturità e della formazione musicale che il gruppo ha subito nei numerosi anni di carriera.

The New Build, con lo stacco iniziale di batteria, immette nel mondo di Character, fatto di riff coinvolgenti e al solito intrecciati, di una voce mai così disperata e determinata, di una batteria che segue allo spasimo il tessuto delle chitarre. Death svedese di alta fattura, unito ad elementi elettronici che il sintetizzatore di Brandstrom riesce ad inserire con efficacia. La produzione è ottima, come dimostrato da Through Smudged Lenses, dotata di un bridge potente e melodico al tempo stesso: non sono più rivisitati gli stilemi del passato e Character costituisce la risposta innovativa e attuale della formazione scandinava, capace di rompere gli schemi di ciascun pezzo con intermezzi lenti e riflessivi. Proprio così si chiude la seconda traccia e irrompe penetrante Out of Nothing, forse unica connessione a Damage Done all’interno di Character, poiché l’alternanza di sezioni più tirate a distensioni di notevole rilievo permette di instaurare un collegamento con brani come Monochromatic Stains e The Treason Wall, le due perle del precedente full-lenght. L’assolo centrale scorre via lasciando spazio alla voce di Stanne, qui aggressiva e travolgente, mentre ancor più graffiante sulle distorsioni di The Endless Feed.
L’episodio più trascinante è sicuramente il singolo tratto da Character, che ha preceduto di qualche settimana l’uscita dello stesso: Lost to Apathy è delineata da uno splendido motivo di sintetizzatore, su cui si inseriscono con puntualità le chitarre elettriche e una batteria sì estrema ma dotata di certa raffinatezza. La traccia spezza in due l’andamento dell’opera, poiché le successive sembrano quasi un ritorno ai timbri violenti del passato riesaminati in chiave sperimentale ed elettronica: l’alone futuristico e rabbioso che troneggia in tutto il lavoro si abbandona ad aperture leggere e apprezzabili, in cui le note si rincorrono giungendo al percorso finale di ciascuna canzone.

Così veloci scorrono Mind Matters e One Thought fino all’eccellente Dry Run, vorticosa nelle sezioni di chitarra che conferiscono il ritmo necessario per far emergere con precisione il pianoforte alla Projector: scale abbastanza lente creano contrasto con il substrato inarrestabile e incontenibile. Pura passione impregna le note suadenti di pianoforte, presenti sia in Dry Run sia nella seguente Am I 1?, forse la più swedish-oriented del disco nei temi di chitarra, sebbene l’uso della tastiera spezzi i canoni tipici del genere.
E mentre Senses Tied segue la linea melodica tracciata dai nove brani intrecciati e singolarmente validi, la chiusura con My Negation stupisce e sorprende per l’originalità acquisita dal timbro dei nuovi Dark Tranquillity. Toni progressivi aleggiano su questo meraviglioso capitolo, caratterizzato da un growl di Stanne simile all’interpretazione su The Gallery e su The Mind’s I, da chitarre strazianti e da passaggi sentiti, che impreziosiscono il risultato raggiunto dal complesso dell’album.

All’origine della carriera della band svedese, nessuno poteva prevedere in cosa si sarebbero tramutate la violenza e la rabbia dei primi lavori: il riflessivo Character ne è la prova più emblematica e può lottare per essere eletto miglior album Metal 2005, poiché le premesse per diventarlo sono tutte presenti.


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