Voto: 
5.3 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Etichetta: 
Spitfire Records
Anno: 
1999
Line-Up: 

- Wade Black - voce
- Ben Jackson - chitarra
- Jon Drenning - chitarra
- Jeff Lords - basso
- Steve Wacholz - batteria

Tracklist: 

1. March To Glory   
2. War Of The Worlds   
3. New World Machine   
4. Astronomica   
5. Edge Of Forever   
6. Touch The Sun   
7. Lucifer's Hammer   
8. The Other Side Of Midnight   
9. Cyber-Christ   
10. Cydonia

Crimson Glory

Astronomica

Il come-back dei Crimson Glory avvenne nel 1999 con Astronomica, quarto ed ultimo (almeno finora) album della band della Florida, dopo ben otto anni di inattività seguiti al flop commerciale di Strange And Beautiful, senza più il carismatico singer Midnight, sostituito da Wade Black, cosa che in compenso permise il ritorno dell'altro storico chitarrista Ben Jackson, che aveva abbandonato proprio per divergenze artistiche con l'ex compagno, e con l'ingresso del nuovo batterista Steve Wacholz, già nelle fila dei Savatage.
Il nuovo singer Wade Black non fu in grado di raccogliere la pesante eredità lasciata da Midnight, nonostante  il suo stile interpretativo risultasse particolare, anche fin troppo, ed idoneo a proseguire la storia dell'act floridiano, tanto che i suoi ripetuti e strazianti acuti apparivano talvolta eccessivi ed ancor di più lontani e sbiaditi emuli di quelli del suo illustre predecessore. L'intenzione era quella di riprendere il sound originario della band, quell'heavy/prog oscuro che aveva decretato il discreto successo e suscitato l'ampio consenso delle prime due release, anche se le buone intenzioni non furono accompagnate da risultati simili, e purtroppo ciò che ne venne fuori fu un heavy/prog metal confuso ed un'opera, ancora una volta, poco coesa.
 
A ciò si aggiunse poi un certo uso di voci distorte ed inserti modernisti che poco convinsero i vecchi fans, specie nelle prime tre tracce del disco, che segnarono così un inizio nettamente inaspettato e deludente. La marcia militaresca di March To Glory, opener e preludio della successiva ed anch'essa inutile War Of The Worlds, poteva benissimo durare una trentina di secondi invece di trascinarsi inutilmente per oltre tre minuti, mentre New World Machine è quella che più di tutte mostra il massiccio utilizzo di voci distorte ed effetti futuristici in linea con le liriche che trattano di una futura disfatta del genere umano che soccombe alla potenza dei robot.
Bisogna aspettare la title-track Astronomica per sentire qualcosa di interessante e piacevole, grazie alle sue melodie a alle sue atmosfere egizie, che perfettamente trasportano in musica l'immagine della copertina raffigurante le piramidi ed un ufo con sullo sfondo una notte stellata; veramente un bel pezzo e soprattutto un barlume di ritrovata ispirazione all'interno di questo punto basso della carriera dei Crimson Glory. Anche le due ballad Edge Of Forever e The Other Side Of Midnight, con la quale Black si auto-proclamava come l'altra parte di Midnight, provano un po' a risollevare le sorti di quest'opera, ma per quanto carine restano lontane dai fasti del passato, non potendo più contare né sull'oscuro ed inquietante pathos di Crimson Glory o Transcendence né sulla melodicità di Strange And Beautiful, mentre che la parte centrale del disco sia quella migliore viene confermato anche dalla buona Touch The Sun, senza tuttavia attendersi grandi cose, ma solo il meno peggio. Infatti il trittico finale Lucifer's Hammer, Cyber-Christ e Cydonia non incute alcun timore, ed anzi annoia parecchio, nonostante che le liriche, l'uso di voci distorte ed altri effetti, siano tutti rivolti a ricreare atmosfere maligne ed oscure. Inutili anche quei venti minuti finali in cui si sente la radiocronaca di un avvistamento UFO.

Astronomica rappresenta il punto più basso nella breve ma intensa carriera dei Crimson Glory, un album poco coeso, come del resto lo fu Strange And Beautiful, ma con l'aggravante di voler ripescare tra i fantasmi del loro passato quell'originaria formula vincente, purtroppo qui artificialmente riplasmata in maniera tale da sopperire alla pesante assenza di Midnight. Esiste anche una versione in doppio CD, in cui è possibile trovare nel secondo disco alcuni precedenti successi di questa band, come Lost Reflection o Painted Skies, che ancor di più lasceranno nell'ascoltatore la consapevolezza di un passato di tutt'altro spessore.


 

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente