Dopo l’uscita del suo secondo album solista, Colour Journey, il virtuoso chitarrista olandese Marcel Coenen decide di registrare una data dal vivo in Olanda riuscendo nel difficile compito di riunire tutti i cantanti e i musicisti che avevano partecipato al progetto.
La quantità di persone che si avvicendano sul palco ad affiancare questo simpatico e gasatissimo (in senso positivo) chitarrista è a dir poco incredibile: un secondo chitarrista, due bassisti, tre batteristi, un tastieristi e una sfilza di cantanti; è piacevole inoltre notare il rapporto di amicizia e collaborazione che sussiste tra tutti i musicisti, sia durante il concerto sia nel dietro le quinte.

Il dvd contiene una gran quantità di materiale: un’ora e venti di concerto, durante il quale viene riproposto interamente l’ultimo album di studio Colour Journey con l’aggiunta di alcuni brani del precedente Guitartalk, a cui sia aggiungono più di quaranta minuti di contenuti extra, ovvero due bonus tracks, prove e scene divertenti, uno spezzone di un concerto tenutosi in Thailandia, biografia e un’originale “traccia nascosta” da trovare nel menu. Tutto questo con un’ottima qualità sia per quanto riguarda l’audio sia riguardo alle riprese, che non si concentrano sul solo chitarrista spaziando spesso su tutti i componenti della band.

A questo punto, non resta che da trattare la parte più scadente e purtroppo la più importante di questo lavoro: la performance. Purtroppo i virtuosismi eccessivi e molto spesso privi di emozioni, anche nei pezzi più lenti e nelle ballad, lasciano indifferente l’ascoltatore medio, che farà molto fatica ad arrivare alla fine del filmato senza addormentarsi o interrompere la riproduzione.
Ad una musica non di certo coinvolgente si aggiunge infatti una performance dal vivo molto fredda, sebbene buona sotto il profilo tecnico. Tutti i componenti infatti sono molto statici, il pubblico partecipa poco e l’unica fonte di divertimento diventano le mosse e le smorfie da macchietta di Coenen.

Non mancano comunque alcuni episodi convincenti, come la pesante e violenta Traumatized To The Bone, che vede diversi scambi vocali tra i vari cantanti ospiti, o la velocissima strumentale New Race, dove si possono ammirare le mani di Coenen muoversi sulla sua chitarra ad una velocità incredibile.

In conclusione, questo A Live Time Journey si rivela un concerto noioso e scadente, che verrà apprezzato solo dagli appassionati di virtuosismi chitarristici e dai fan più affezionati di questo musicista, bravo e simpatico ma molto poco coinvolgente.