Voto: 
7.8 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
People Like You/Masterpiece
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Sammy - voce e chitarra
- Ronald - chitarra
- Ines - basso
- Chris - organo e pianoforte
- Andy - batteria


Tracklist: 

1. Preludio: Vanitas (01:41)
2. Zurück Zum Beton (02:54)
3. Meine Sache (04:18)
4. Held In Unserer Mitte (03:13)
5. Vanitas (03:29)
6. Ruby Light & Dark (03:40)
7. Alles, Was Ich Tat (03:14)
8. Das Verdikt, Rache (03:35)
9. Lost Soul (04:14)
10. Punkrock Love Song (04:05)
11. Werdet Ihr Folgen (03:04)
12. Heute Schon Gelebt (03:32)
13. Weisst Du Es Schon (02:42)
14. Sicherheit (03:16)
15. Wir Gehen Schonmal Vor (04:17)
16. Hexenjagd (03:52)
17. Schönheit, Das Biest (03:22)
18. Weisses Licht (03:51)
19. Halt Den Sommer Fest (03:55)

Broilers

Vanitas

E' innegabile che nel Punk Rock attuale, a livello europeo, sia il panorama tedesco (germanico ed austriaco insieme) ad offrire le migliori band presenti sulla piazza. Escludendo i complessi più schierati politicamente (non meno validi, almeno musicalmente), sono comunque tantissimi i gruppi che tengono viva la scena, fra concerti, dischi e collaborazioni. Esistono le frange più intransigenti ed esiste chi, come i Broilers, è riuscito negli anni a crearsi un pubblico numeroso ed eterogeneo, composto da Punk, Skinhead, amanti dello Ska e del Rockabilly. Un successo (prettamente underground) che è giunto dopo quasi dieci anni di attività, con la pubblicazione dell’entusiasmante LoFi. L’album ha garantito, oltre al meritato successo di pubblico, un contratto con la People Like You Records, con la quale il gruppo di Düsseldorf ha da poco dato alle stampe il fortunato Vanitas.

Vanitas è un album che offre tante sorprese, a partire dalla sua introduzione: Preludio: Vanitas. Nel brano d’apertura, infatti, riecheggia un sapore Folk tipicamente mediterraneo, che poco ha a che spartire con la nazione tedesca. Si tratta comunque di pochissimi minuti, seguiti a ruota da un classico Punk nella sua forma più stradaiola e ribelle: Zurück Zum Beton. C’è grande varietà stilistica all’interno di Vanitas, disco che potrebbe benissimo avvicinare nuovi adepti al mondo dello Streetpunk, e non solo. Non sono poi molte, d’altronde, le band in grado di offrire un brano melodico ed al tempo stesso avvincente come Meine Sache, assolutamente unico grazie ad un meraviglioso giro di pianoforte.

Le diciannove tracce che compongono il disco non sono certo tutte perfette, ma restano comunque apprezzabili nella loro semplicità. Dal ritmo in levare di Held In Unserer Mitte al singolare romanticismo di Punk Rock Love Song, passando per le sonorità quasi Post Punk di Ruby Light & Dark e per le tematiche Reggae di Lost Soul. Sebbene la produzione non sia del tutto convincente, i Broilers escono più che bene dall’ora di musica offerta da Vanitas, riuscendo a cogliere dall’universo del Punk i suoi migliori aspetti. Vanitas suscita infatti emozioni diverse da brano a brano, grazie a scelte stilistiche sempre varie ed azzeccate. Chitarre costantemente sopra le righe e melodie irresistibili sono i punti di forza dell’album, mentre le parti cantate non superano la media (di per sé abbastanza bassa) del genere.

Nonostante una durata forse eccessiva, Vanitas si attesta quale miglior studio album firmato Broilers. Il lavoro, ricco di spunti interessanti e potenziali hit, potrebbe benissimo soddisfare i gusti della stragrande maggioranza degli ascoltatori Punk. Non solo: esso si rivela, grazie alla sua sorprendente eterogeneità, un preziosissimo mezzo per avvicinarsi a nuovi suoni.

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