Voto: 
2.5 / 10
Autore: 
Jacopo Prada
Genere: 
Etichetta: 
Ferret Music/Andromeda
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Connor Lovat-Fraser - voce
- Jeff Tarbender Davis - chitarra e voce
- Andy Lewis - chitarra
- Dave Costa - basso
- Ben Arseneau - batteria


Tracklist: 

1. Get Your Head Straight  (02:47)
2. Swift And Unforgiving (03:42)
3. The Push And Pull (03:41)
4. Up With Me (03:50)
5. The Heirs Of Error (02:52)
6. Let Me Be Your Swear Word (03:38)
7. Hey, Thanks (03:39)
8. Fall For The Drinker (03:45)
9. Apartment 4 (03:51)
10. Reason Ain't Our Long Suit (03:44)
11. It Won't Be Long (05:32)

Boys Night Out

Boys Night Out

Nati a Burlington (stessa città dei Silverstein) nel 2001, i Boys Night Out rappresentano una delle band più orecchiabili e commerciali all’interno del nutrito roster Ferret Music. E’ abbastanza curioso come una label che affonda le proprie radici nell’Hardcore - Metalcore si sia decisa, negli ultimi anni, a dare spazio a realtà così vicine agli attuali trend musicali. Comunque sia, nel 2003, dopo un paio di fortunati EP, la band canadese arriva all’esordio sulla lunga distanza, seguito, a due anni di distanza, da un secondo full lenght (entrambi pubblicati per la Ferret Music). Nonostante i numerosi cambi di line up, i Boys Night Out proseguono l’attività dando alle stampe un DVD (Dude, You Need To Stop Dancing, 2006) ed un terzo EP (Fifty Million People Can't Be Wrong, 2007). Il 2007 vede inoltre l’uscita del terzo studio album del combo d’oltreoceano, che stavolta decide di intitolarlo, semplicemente, Boys Night Out.

Fin dalla copertina si può senz’altro immaginare con che genere di musica si avrà a che fare nel disco. I Boys Night Out propongono infatti, guarda caso, un Emo Rock dalle tinte prettamente melodiche, senza nemmeno particolari sussulti di alcun tipo. La ripetitività dell’album risulta alla lunga davvero insopportabile, così come lo stile vocale del frontman Connor Lovat-Fraser. Quest’ultimo offre una prestazione tutto sommato discreta, tuttavia opta per un cantato fin troppo conforme alla tradizione, stancando ben presto l’ascoltatore e le sue povere orecchie.

Le sezione ritmica è fin troppo ridondante nelle soluzioni adottate, non solo a livello di album, ma anche di singole tracce: tanto per fare un semplicissimo esempio, in Swift And Unforgiving, dopo un esordio appena sufficiente, i Boys Night Out non fanno altro che ripetere parti strumentali e vocali fino alla nausea. E lo stesso si potrebbe dire, senza tante esagerazioni, di ogni brani contenuto all’interno dell’album. Dalla terza traccia in poi, Boys Night Out non ha più nulla da offrire all’ascoltatore, che farà davvero molta fatica ad arrivare al pezzo conclusivo dell’opera. Infatti, nonostante una durata di circa quaranta minuti, Boys Night Out è uno di quei lavori cui l’ascolto è quasi impossibile da portare a termine, vuoi per la bassissima qualità delle canzoni, vuoi per una ripetitività veramente esasperata.

Inutile dilungarsi oltre: Boys Night Out è un disco semplicemente vergognoso, senz’altro fra i peggiori usciti nel corso di questo 2007. E’ incredibile come questi cinque inutili canadesi possano contare sull’apporto della Ferret Music, che dà qui prova di voler strizzare l’occhio alle tendenze del momento. Evitatelo.

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