Voto: 
8.4 / 10
Autore: 
Roberto Boasso
Genere: 
Etichetta: 
Serpens Caput Productions
Anno: 
2002
Line-Up: 

- Frozen Glare Smara - chitarre, voce, basso
- Vidarr - batteria
- Ferghus - basso

Tracklist: 

1. Buried Among Skeletal Woods (05.58)
2. To Feel The End Near (06.37)
3. The Charon's Embrace (06.10)
4. Beatrìk (04.41)
5. Last Dawn (06.03)
6 - Journey Through The End Of Life (5.03)

Beatrik

Journey Through the End of Life

Gli italiani Beatrik, con quest’ottimo disco d’esordio, si aggiungono alla lunga lista dei gruppi depressive black emersi di recente, proponendo una musica influenzata particolarmente da Burzum, quello di grandi album come Det Som Engang Var o l’omonimo Burzum. Sono legati al primo periodo del progetto di Varg Vikernes, quindi, i suoni di Journey Through The End Of Life, album in grado di far emergere i Beatrik anche al di fuori dell’Italia, grazie, certo, al successo che sta avendo il genere in questo momento, ma anche alle buone qualità che il gruppo ha mostrato di avere.

Le canzoni presenti si assomigliano molto tra loro, e sono tutte incentrate sulle solite caratteristiche: ritmi lenti, screaming acuto e riff ripetuti. Non mancano alcune accelerazioni, che rimandano a un black più tradizionale, ma sono in netta minoranza rispetto alle parti “calme”. Le chitarre acustiche, elemento ormai “fondamentale” per il depressive, appaiono solo in pochi momenti. Si tratta di un disco abbastanza legato al black classico, tranne, appunto, per alcune particolarità che lo possono far includere nel settore più malinconico e triste del genere.

Fra le sei tracce del disco merita una citazione particolare la terza The Charon's Embrace, contraddistinta da una bellissima introduzione acustica e da un altrettanto affascinante riff che ne riprende la melodia; lo screaming è ancora più violento e straziante, mentre le ritmiche, dopo una partenza relativamente lenta, si abbandonano alle velocità del black, per poi subire un brusco rallentamento verso la fine della canzone, dove ricompaiono le chitarre acustiche, che ripropongono le note iniziali del brano. Tra le altre canzoni, le più interessanti sono l’aggressiva Beatrik e la lentissima Last Dawn, probabilmente quella che si avvicina di più al depressive così come è inteso comunemente.
In definitiva, Journey Through The End Of Life si può considerare come una delle migliori uscite di tale filone degli ultimi anni, ed è anche l’unico album dei Beatrik, finora, che si basa su questo genere, vista la svolta doom nell’ultimo lavoro del gruppo italiano, Requiem Of December. Consigliato, ovviamente, a chi ama gruppi come Burzum, Forgotten Tomb, Shining e, in generale, questo versante del Black Metal.


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