Voto: 
8.2 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Active Records
Anno: 
1990
Line-Up: 

Kelly Shaefer – voce, chitarra
Rand Burkey - chitarra
Roger Patterson - basso
Steve Flynn - batteria

Tracklist: 

1. Piece of Time
2. Unholy War
3. Room with a View
4. On They Slay
5. Beyond
6. I Deny
7. Why Bother?
8. Life
9. No Truth

Atheist

Piece of Time

E’ il 1988: dopo una serie di demos e di cambi di nome (Oblivion, RAVAGE, ecc) per il gruppo floridiano degli Atheist sembra arrivato il momento di pensare in grande: il gruppo sta per entrare nei Morrisound con Scott Burns per registrare il loro debutto, preludio a una luminosa carriera.
Sarà così?

Purtroppo no. Il gruppo non godrà mai della popolarità di gruppi conterranei dello stesso periodo; sfortuna, errori nella gestione del management, una musica troppo “avanti” e una mentalità che precorreva i tempi fecero sì che il gruppo si sciogliesse dopo soli tre dischi.

Ma la musica non si giudica secondo i dati di vendita o la popolarità (perlomeno non solo...): gli Atheist sono stati uno dei più grandi gruppi che la scena metal mondiale possa vantare e i 3 dischi da loro pubblicati ne sono la più convincente delle spiegazioni: Piece of Time, Unquestionable Presence e Elements sono tre gemme frutto di un’evoluzione continua ma soprattutto di grandi doti musicali, quelle doti musicali che ti portano a scrivere grandi dischi nonostante le avversità.

Tornando a Piece of Time, il disco fu registrato nei mesi di novembre e dicembre 1988, tuttavia per vedere il disco pubblicato il gruppo (ed il pubblico) dovette aspettare fino al 1990, quando finalmente furono risolti alcuni problemi con l’etichetta. Non fatevi quindi ingannare dall’anno di pubblicazione: gli Atheist (tra parentesi anche ispiratori dei fenomenali Cynic) non arrivarono “dopo” Morbid Angel, Obituary, Cannibal Corpse, Malevolent Creation e compagnia bella, ne furono contemporanei.
Questo è inoltre l’unico full lenght su cui ha suonato il bassista originale della formazione, Roger Patterson, morto nel 1991 prima delle registrazioni del successore Unquestionable Presence. La sua ottima prestazione alle quattro corde è la base su cui si fonda il sound di Piece of Time; le sue linee veloci e complesse si fondono con le contorte idee del batterista Steve Flynn, formando una delle coppie ritmiche migliori che la scena Death abbia mai visto.
Musicalmente Piece of Time è un gran buon Death Metal, atipico nelle sue influenze Thrasheggianti e nel suo cantato in screaming; continuamente in evoluzione grazie all’apporto fondamentale di Flynn e Patterson - tutto quanto, ovviamente, è composto e suonato con grandissima perizia tecnica.
Liricamente si può notare una feroce ribellione contro le religioni e la classe politica, accusate di nascondere la verità - d’altronde già il nome del gruppo è sintomo di ciò - mentre un altro punto di forza di "Piece of Time" sono gli assoli veloci e tecnici: la coppia d’asce Burkey-Shaefer sforna senza pausa solos di grande impatto, che a volte possono ricordare gli Slayer o i Morbid Angel; ma a differenza dei gruppi citati gli Atheist esibivano minore violenza e maggiore gusto nella composizione degli assoli, che risultano maggiormente elaborati e pensati.

La title track di questo disco (così come quella del cd successivo) vanta una misteriosa introduzione fatta con le distorsioni: terminata questa, Patterson guida i suoi con un bel motivo; l’incipit ideale per un bel riff di chitarra che si modifica più e più volte durante il brano, tra assoli incandescenti e ritmiche azzeccate nella loro discontinuità.
Inoltrarsi in un track-by-track sarebbe caotico quanto inutile: il disco si snoda fra brani più veloci e furiosi (Unholy War, On They Slay) e altri in cui il songwriting più ragionato da origine a pezzi dalle molteplici e interessanti sfaccettature (I Deny, apice del disco, con un Patterson mai così ispirato), senza cambiare stile; ogni cd degli Atheist è differente dagli altri, ma omogeneo e compatto al proprio interno.
Superate l’ottima Why Bother? – la cui parte iniziale strizza l’occhio al Thrash targato Bay Area- e la furiosa Life -riedizione della vecchia Choose your Death- si giunge alla conclusiva No Truth, da considerarsi quale vero e proprio inno del combo floridiano, in cui gli Atheist esprimono il proprio pensiero molto chiaramente:

“There's no truth in modern religion, a god we do not praise
There's no truth in heaven or hell or what lies between
There's no truth in a man-made bible, so who are they to say?
There's no truth, we are our own god and that's the only way ”

Piece of Time è una pietra miliare del Death tecnico, nonché capitolo imprescindibile della storia degli Atheist; inoltre, l'ascolto di questo disco permetterà all'appassionato di capire e apprezzare meglio anche i due successivi (capo)lavori, comprendendo in tal modo l'evoluzione complessiva del quartetto floridiano.

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