Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Roberto Boasso
Genere: 
Etichetta: 
Drakkar Production
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Neige - basso, voce, chitarre, batteria


Tracklist: 


1. Le Secret (14:33)
2. Elevation (12:46)

Alcest

Le Secret

Ennesimo gruppo Black (di qualità) proveniente dalla Francia, gli Alcest pubblicano, sotto la connazionale Drakkar, questo interessante ep limitato a 1000 copie, Le Secret, composto solo da due lunghe tracce, che mettono in evidenza delle capacità compositive non indifferenti, oltre una discreta originalità. Il fatto che non sia il “solito disco Black” lo si può capire già osservando il bell’artwork del disco, più facilmente associabile a un gruppo Folk che a uno di Metal estremo. E, in effetti, la musica contenuta nel disco crea un’atmosfera calma e raffinata che si accosta molto bene alle immagini naturalistiche della confezione.

Fra le due canzoni presenti, quella che è maggiormente degna d’attenzione è sicuramente la prima, omonima dell’album, Le Secret. Aperto da un malinconico e affascinante arpeggio, che si protrae per circa tre minuti, il brano si assesta su un black veloce, ma non grezzo, che ricorda molto gli Ulver di Bergtatt. La caratteristica più interessante della traccia, però, è il cantato in lingua madre e, soprattutto, interamente pulito; questo potrebbe “infastidire” molti amanti della musica estrema, che magari non accettano un Black senza screaming, ma si può tranquillamente dire che il risultato di questo “esperimento” è ottimo, che piaccia o no. Anche la parte musicale è di pregevole fattura, sia per le chitarre, elettriche e non, sia per la parte ritmica, che cambia varie volte la velocità su cui si sviluppano le melodie. La buona riuscita del brano, comunque, è derivata anche dall’efficace produzione del disco, abile nel non far emergere né la voce né nessuno strumento, tranne, in parte, le chitarre acustiche, e nel rendere il suono “dolce” e “delicato”, per quanto questi aggettivi si possano accostare a quello che, comunque, è sempre black metal, anche se “contaminato”. Molto bello, poi, il finale acustico del brano, che ne riprende le note d’apertura.

L’altra traccia, Elevation, nonostante l’introduzione di tastiere molto calma e rilassante, è più legata al Black tradizionale; musicalmente è abbastanza simile all’opener, ma il cantato è in screaming. In questo caso le chitarre acustiche, anziché all’inizio e poi alla fine del brano, come accaduto nella traccia precedente, compaiono a metà canzone, e solo per un breve tratto. Interessante la parte di chitarra solista che si può sentire poco dopo, mentre quello che segue fino alla conclusione della canzone, e del disco, è un Black sì piacevole, ma non troppo esaltante.
In definitiva, Le Secret è davvero un bel prodotto, che può interessare soprattutto chi è alla ricerca di un black più “ricercato” e non eccessivamente grezzo, come, appunto, quello dei già citati Ulver del primo disco, sicuramente tra i lavori a cui più si avvicina questa piccola “perla” degli Alcest.


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