Voto: 
7.4 / 10
Autore: 
Paolo Bellipanni
Genere: 
Etichetta: 
Prophecy
Anno: 
2009
Line-Up: 

Alcest:
- Neige - Chitarra, Basso, Tastiere, Voce
- Winterhalter - Batteria

Les Discrets:
- Fursy Teyssler - Chitarra, Basso, Voce
- Winterhalter - Batteria
- A. Hadorn - Voce

Tracklist: 

1. Alcest - Percées de Lumière (6:32)
2. Alcest - Circe Poisoning The Sea (3:03)
3. Les Discrets - L'Échappée (4:10)
4. Les Discrets - Après l'Ombre (4:28)
5. Les Discrets - Song for Mountains (6:49)

Alcest / Les Discrets

Alcest / Les Discrets Split

Lo split album che vede protagonisti Alcest e Les Discrets mette in chiaro, una volta per tutte, alcune considerazioni già precedentemente abozzate e ora accertate in maniera definitiva: ovvero che il progetto di Neige ha aperto una nuova strada nel rock/metal contemporaneo e, soprattutto, che la scena indipendente francese è un tesoro troppo carico di poesia e di fascino per essere trascurato e lasciato ai margini. A questo va ad aggiungersi la consacrazione dei Les Discrets, progetto ancora sconosciuto ma con in mano le armi per seguire senza troppe difficoltà il sentiero del "fratello" Neige (col quale peraltro condividono lo stesso batterista, Winterhalter, drummer anche degli Amesoeurs). E non è un caso che lo split lasci più spazio proprio ai giovani francesi, affidando agli Alcest le due sole tracce d'apertura; si tratta quindi di un trampolino di lancio per i Les Discrets piuttosto che di una nuova puntata di riflettori sul progetto dell'ex Amesoeurs e, stando all'ascolto del lavoro, tutto lascia presagire che la Prophecy (tanto per cambiare) anche questa volta ci ha visto bene, sin troppo bene. Coadiuvando alla perfezione il black metal (?) etereo e sognante degli Alcest, la musica dei Les Discrets si pone quasi come una sua versione sotterranea e ancor più intrisa di suggestioni mistiche e oscure: tanto nel frangente dark folk quanto in quello metal, lo stile dei Les Discrets è un perenne rituale di melodie decadenti e voci sepolcrali dal quale emerge in tutta la sua carica evocativa un'atmosfera dannatamente poetica ma ancora più oscura e arcaica di quella degli Alcest. Dolci discese acustiche, scream laceranti e voci angeliche, abissi neri e distorsioni oniriche: nel loro equilibrato intersecarsi, le musiche dei due progetti francesi hanno dato vita ad un esperimento sì ridotto e limitato, ma dalla letale robustezza emotiva e ogni singola canzone, ognuna col suo mood e la sua atmosfera, riesce nell'intento di ipnotizzare e commuovere l'ascoltatore.

Percées de Lumière, primo brano dello split targato Alcest, porta a termine il compito con evidente disinvoltura, presentando un riffing e un tratto cromatico che - principalmente nel contrasto tra atmosfere eteree e il lacerante screaming di Neige - finisce per rievocare il mondo in bianco e nero degli Amesoeurs piuttosto che le dolci fantasie di Souvenirs d'un Autre Monde, in ogni caso splendidamente riesumate dalla straziante malinconia di Circe Poisoning the Sea, interamente costruita su un lento arpeggio su cui si impongono in sequenza i cori empirei di Neige e sottili rintocchi chitarristici dal sapore fortemente nostalgico e sommesso.
Ma la musica, i sentimenti e le emozioni si trasformano quando i Les Discrets cominciano a buttare giù il proprio insondabile spleen: alcestiana nel riffing e negli arrangiamenti, L'Échappée è il primo colpo a fare breccia nel cuore dell'ascoltatore col suo tocco soffice e le sue melodie decadenti, splendidamente concentrate in quattro minuti di toccante metal etereo. Altrettanto profonda ma diversa nell'aspetto e nel mood, Après l'Ombre completa ed eleva definitivamente l'universo emotivo dei Les Discrets affondando le proprie radici in un sotterraneo rituale dark folk di inquietudine e tristezza, perfetto nell'anticipare coi suoi toni sommessi la travolgente cavalcata atmosferica di Song for Mountains, compendio ultimo dei Les Discrets ed espressione più completa del loro stile, in quanto dotata sia dei momenti distorti (costantemente avvolti in un black metal sognante e riflessivo) sia delle più soavi pause acustiche, come sempre dense e toccanti.

A prendersi gli applausi per questo lavoro sono tutti, dal primo all'ultimo: a partire dagli Alcest che anche questa volta hanno dimostrato di avere una classe e un gusto compositivo fuori dal comune (aspettando l'uscita del nuovo full-lenght), per finire con i Les Discrets che, seguendo le orme dei connazionali, sono destinati a segnare profondamente lo scenario rock/metal indipendente d'oltralpe (e non solo). E infine, per ultima ma di certo non per questioni di valore, quella Prophecy che - con professionalità estrema - continua a credere in questi progetti mettendoci soldi e (soprattutto) passione, permettendo ad una musica così peculiare e profonda di non rimanere inascoltata e dimenticata.


LINK PER L'ASCOLTO:
- Les Discrets @ Myspace
- Alcest @ Myspace

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