Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2008
Line-Up: 


 

Tracklist: 

1. Asia - Never Again
2. Steve Lukather - Ever Changing Times
3. Glenn Hughes - Love Communion
4. Dokken - Heart To Stone
5. White Lion - Dreams
6. House Of Lords - Come To My Kingdom
7. Jimi Jamison - Behind The Music
8. Jorn - Lonely Are The Brave
9. Royal Hunt - The First Rock
10. Leverage - Sentenced
11. Saint Deamon - My Heart
12. Work Of Art - Why Do I?
13. Khymera - Burn Out
14. Michael Kiske - You Always Walk Alone
15. Place Of Powers - The Passage
16. From The Inside - Light Years
17. Eclipse - To Mend A Broken Heart
18. Silent Rage - Four Letter World

AA. VV.

Rock The Bones, vol. 6

Arriva anche in questo 2008 l'appuntamento annuale con la compilation di casa Frontiers Rock The Bones, giunta ormai al suo sesto capitolo, che rappresenta un'indicativa panoramica di ciò che la label italiana ha da offrire e dare in pasto agli amanti dell'AOR, dell'hard rock e del metal melodico.
Il 2008 può considerarsi, almeno finora, un anno ricco di soddisfazioni per la casa discografica partenopea, infatti nonostante siano trascorsi soltanto i primi quattro mesi del corrente anno, si è già potuto assistere ad un grande fermento in casa Frontiers, grazie ai sorprendenti ed ottimi esordi di giovani ed emergenti band quali Work Of Art, artefici di un AOR/west-coast piacevolmente influenzato dai Toto, o Saint Deamon, band che un po' in controtendenza propone un power metal tosto ma al contempo melodico, senza dimenticare poi una delle maggiori promesse di quella scena melodic metal attualmente in continua ascesa, ossia i finnici Leverage, giunti al loro secondo full-length con il pregevole Blind Fire, da cui viene preso lo straordinario mid-tempo Sentenced. Note positive arrivano poi dagli italiani Khymera e dai Royal Hunt, presenti rispettivamente con la bellissima Burn Out e con il symphonic metal di The First Rock.
Non solo nomi nuovi quindi, capaci di far aumentare il mai sopito interesse verso il nostro amato genere, ma anche tanti nomi più o meno storici e gloriosi, quali House Of Lords, che dopo World Upside Down continuano a mantenersi su standard elevati con Come To My Kingdom, i Dokken, che riprendono il loro class metal con il dignitoso Lightning Strikes Again da cui è stata tratta la bellissima Heart To Stone, o ancora il ritorno dei mitici White Lion di cui sarà possibile apprezzare in tale compilation Dreams. Non ci sono stati particolari passi falsi da parte dei vari artisti che ruotano nell'orbita Frontiers, neanche quando le aspettative non sono state confermate in pieno, come nel caso del virtuoso chitarrista dei Toto Steve Lukather o del ritorno alle origini degli Asia, la cui opener Never Again vi farà tornare agli anni '80 ed al loro album d'esordio, tanto che risulterà davvero difficile imputare all'etichetta italiana di sbagliare qualche colpo.
Un certo interesse inoltre è da riservare a quei brani non ancora in circolazione per il semplice fatto che non sono stati ancora immessi sul mercato gli album che li contengono, tra i quali balzano agli occhi l'hard rock dalle tinte funky del poliedrico Glenn Hughes, presente con Love Communion, poi la bellissima Behind The Music dell'ex singer dei Survivor Jimi Jamison che fa aumentare le attese per il suo ormai prossimo album, o ancora la potente e convincente Lonely Are The Brave del norvegese Jorn, senza sminuire affatto gli altri nomi presenti come i From The Inside di Danny Vaughn, Michael Kiske, gli Eclipse o i Silent Rage.
Insomma, pur trattandosi di una compilation, prodotto sempre soggetto ad una certa diffidenza, non mancano certo in Rock The Bones, Vol. 6 motivi di interesse e di curiosità per chi ama hard rock, AOR ed affini, oltre ad una gustosa carrellata di piacevolissimi brani.
 

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