La compilation che mi appresto a recensire viene presentata dalla Go Kart Records come la migliore di tutti i tempi, almeno per chi adora le melodie ed i ritmi del Pop Punk. In effetti un appassionato potrebbe trovare molto interessante la tracklist di questa raccolta, ma da qui a definire Pop-Punk’s Not Dead la miglior compilation di tutti i tempi ce ne passa. La Go Kart Records fa sapere, inoltre, che il materiale qui contenuto è di difficile reperibilità sull’attuale mercato (sarà vero?). Andiamo quindi a scoprire cosa può offrire realmente Pop-Punk’s Not Dead…

Il disco contiene la bellezza di trenta tracce, tutte caratterizzate comunque da una durata molto breve (sempre intorno ai due minuti). In Pop-Punk’s Not Dead trovano innanzitutto spazio brani di gruppi piuttosto famosi all’interno della scena Pop Punk. Ne sono un esempio Definitely dei The Queers, Model Builder degli Squirtgun e la conclusiva When I'm Here With You dei The Parasites. Al tempo stesso viene data la possibilità a band emergenti di mostrare il proprio potenziale, come nel caso di The Ergs e The Unlovables (presenti nella compilation rispettivamente con Aja e I've Cried 4 U).

Pop-Punk’s Not Dead ha il pregio di dimostrare a tutti gli italiani che il Pop Punk non è solo quello mieloso e spesso scontato di The New Story, Melody Fall e compagnia bella. Esso infatti, se ben suonato, può rivaleggiare alla pari con generi solitamente più quotati. Trenta brani sono forse eccessivi per un semplice curioso, tuttavia fra di essi rientrano alcuni capitoli da non perdere (parlo soprattutto con gli appassionati). Vanno citate a proposito Amy dei River City High, Camel dei The Leftovers ed l’avvincente Last Summer dei Five Os.

Data la quantità di pezzi presenti e la loro discreta qualità, Pop-Punk’s Not Dead potrebbe realmente allettare chi nutre un certo interesse verso il Pop Punk. A tutti gli altri basterà probabilmente una breve visita nel MySpace della compilation (eh sì, oggi anche le compilation hanno un proprio MySpace) per capire con cosa si ha a che fare. Un ultimo appunto merita infine la produzione: il lavoro svolto dalla Go Kart Records avrebbe potuto essere di qualità nettamente superiore, peccato.