Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
NL Distribution
Anno: 
2007
Tracklist: 

1. Livin' On A Prayer - Derrick Lefevre
2. I'll Be There For You - Jasy Andrews
3. Blaze Of Glory - Richard Kendrick
4. Wanted Dead Or Alive - Tony Janflone Jr.
5. Lay Your Hands On Me - Jani Lane
6. Billy Get Your Guns - One Bad Son
7. You Give Love A Bad Name - Corey Craven
8. Born To Be My Baby - John Corabi
9. Stick To Your Guns - Jason Andrews
10. Bad Medicine - Jizzy Pearl
11. Always - Colie Brice
12. It's My Life - The Issues
13. Never Say Goodbye - Andrew Walker
14. Runaway - Colie Brice

AA. VV.

Always - A Tribute To Bon Jovi

Always - A Tribute To Bon Jovi non può che essere un doveroso tributo alla più famosa band del New Jersey, una curiosa rivisitazione di alcuni tra i maggiori successi dei Bon Jovi, dei quali sono stati scelti gran parte dei brani riconducibili ai loro primi album, eccezion fatta per Always e It's My Life, tra i pochi pezzi di buona qualità nella più recente discografia bonjoviana, qui però totalmente rovinati, la prima infatti viene rivista in una discutibile versione soffusa e sperimentale da Colie Brice e la seconda invece resa piatta e del tutto priva di mordente dagli Issues
Gran parte dei brani presenti vengono invece ripescati dagli anni '80 e soprattutto dal loro capolavoro assoluto, vale a dire Slippery When Wet, da cui sono tratte l'opener Livin' On A Prayer, molto fedele all'originale e cantata da Derrick Lefevre, You Give Love A Bad Name, in una versione più rallentata presentata da Corey Crafen che perde non poco rispetto all'originale, Wanted Dead Or Alive, in una versione più moderna che sembra richiamare alla mente i Nickelback, nonostante la sua interpretazione sia stata riservata a Tony Janflone Jr., apprezzato musicista di jazz e blues, che comunque non perde il suo sapore arido e selvaggio da ‘far west', e Never Say Goodbye, acustica e lasciata alla voce ruvida del bravo Andrew Walker, il quale però non convince nell'acuto posto a fine brano, anch'essa comunque non molto distante dalla sua versione originale.
Paradossale o meno, di certo i brani che meglio escono da queste rivisitazioni sono proprio quelli che meno si allontanano dalle loro rispettive versioni originali, infatti accade spesso che le varie canzoni vengano svuotate dalla loro essenza tipicamente hard rock, perdendone in tasso adrenalinico e grinta, cosa che ovviamente non può avvenire quando il compito di rivisitazione viene lasciato a tizi come Jani Lane, voce per molti anni dei Warrant, che si cimenta in Lay Your Hands On Me, o John Corabi, ex Motley Crue tra gli altri, che invece si lascia apprezzare in Born To Be My Baby, tra le più belle di New Jersey, ma un plauso va anche a Jizzy Pearl, uno che a diverso titolo negli anni ha militato nei Love/Hate, Ratt e L.A. Guns, che ci offre una versione più ruggente di Bad Medicine, salvandola dal fallimento in cui l'avrebbe catapultata la registrazione, e ai One Bad Son, che si lanciano in una sorprendente e riuscita versione quasi grunge di Billy Get Your Guns, che al pari di Blaze Of Glory, ben interpretata da Richard Kendrick, è tratta dall'album solista di Jon Bon Jovi, uscito nel 1990 e che poi fece da colonna sonora al film Young Guns, mentre Colie Brice dopo avere rovinato Always, se la cava un po' meglio in Run Away. Stranamente non c'è traccia di 7800° Farhenheit e di Keep The Faith, due delle migliori uscita dell'act del New Jersey.
Curiosa e carina raccolta di alcuni fra i maggiori classici bonjoviani, ma niente più.

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