Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Matteo Mainardi
Genere: 
Etichetta: 
Akom Prod.
Anno: 
2006
Line-Up: 
Tracklist: 
AA. VV.

Akompilation Vol.2

Dopo iluccesso avuto con Akompilation Vol.1, la Akom Productions ha deciso di pubblicare il seguito di questa compilation che mostra un bel panorama su quello che è il mondo underground italiano. I generi toccati, sono i più svariati: si comincia con band di stampo brutal-trash-death, si passa a un filone alternative-crossover per finire, poi, con sonorità di attitudini punk-rock.

Il modo migliore per iniziare è quello di aprire con gruppi che già hanno avuto un riscontro più che positivo da parte dei più della critica. Abbiamo quindi i Last Rites con Equilibrium (song tratta dall'album Hate recensito su rockline.it quale tempo fa) e i Muculords con Trifolated by ventilator (presa dal loro disco Carpe diem, recensito sempre su rockline.it). Riguardo a questi due gruppi, si sono già dette tante cose e di sicuro c'è un fattore: l'altissimo livello e tecnicità musicale. I Last rites si presentano con il loro Trash-death metal di pregevole fattura. In particolare la canzone scelta per questa compilation, è una della più azzeccate perchè mette in mostra le diverse influenze che il gruppo porta con sè. Prima fra tutte, l'attitudine vocale molto simile a quella di Chris Burnes ex Cannibal Corpse e attuale singer dei Six feet under. Gran pezzo questo dei Last Rites. Parlando, invece, dei Muculords bisogna dire per prima cosa che il genere è diverso; si parla di Brutal-death metal di gran rilievo sotto tutti i punti di vista. Viene da sottolineare la "pulizia" con cui i suoni vengono effettuati, cosa non sempre riscontrabile in gruppi di questo genere. Rimanendo sempre in campo brutal, vediamo che la traccia successiva è Manufactured Elimination dei Karmassacre; altra band molto promettente e, soprattutto, proveniente dall Francia. Questo per dare un ulteriore prestigio al disco in questione. Facendo un paragone con i nostrani Muculords, possiamo dire che i Karmassacre hanno influenze più americane e, forse, proiettate più verso sonorità death che brutal. Approdiamo al death vero e proprio con i Fear flames che qui, vengono rappresentati con la loro Freethinker. Bel brano, piuttosto tirato con chitarre ben articolate e batteria variegata per i diversi cambi di ritmo.

Se si vuole ascoltare un pò di sonorità alla Dark Tranquillity, bisogna passare a Cradle of Insanity dei Serpent. Un gran bel pezzo che risalta rispetto agli altri per un elevato livello qualitativo. La band arriva direttamente dal Giappone anche se, a sentirli, tutto sembrano eccetto che giapponesi, per il semplice fatto che le sonorità sono tipiche del mondo scandinavo. Altra band straniera i Dominion, originari dell'Olanda. Il brano The Dark Presence è puro Thrash tedesco che, se non fosse per la voce, risulterebbe di gran rilievo. In effetti il singer risulta essere un pò fuori tema rispetto ai restanti componenti che, al contrario, mostrano di essere molto preparati. Rimaniamo in campo trash internazionale con Lost Happiness degli Sliter. Questa è la primo dei brani deludenti in questa compilation. La song risulta essere piuttosto scarna, presentando lacune per quando riguarda la copertura delle frequenza; forse, questo, è dato dalla distorsione degli strumenti che non danno la giusta potenza al pezzo. Si torna in campo italiano con i Beyond the Rage che si presentano con Solitude Rage. Un Thrash metal fuori dai canoni abituali che, però, ha un bel impatto dosando in modo equilibrato pesantezza e melodia grazie anche a un vocalist di buon spessore. Per rappreentare il metal-core, abbiamo Golpe degli Agabus.
Rivediamo anche la presenza dei Fe...dup che già avevamo sentito nella precedente Akompilation Vol.1 con una performance non eccezzionale. Qui, invece, suonano Descent che è davvero notevole come brano. Si può parlare di nu-metal per quello che riguarda il genere ma, le influenze sono davvero molte. Il cantante mostra un growl di gran impatto cadendo forse un pò sul pulito. Non importa, il pezzo è very cool. Arriviamo a Without Breathe degli G-zero che sono l'esatta copia dei Limp Bizkit. Solitamente, sentendo nominare il gruppo di Fred Durst, si storce il naso ma qui bisogna intenderlo in senso positivo. Il brano inizia con una campionatura di batteria per poi sfociare in un ritornello composto da chitarre elettriche ben cadenzate con la funzione di potenziare ulteriormente il mix di voce maschile e femminile che capeggiano il brano.

Con Declaration dei Nowhere, si ritorna a un mix di Thrash e nu-metal. E' davvero difficle, però, inquadrare il genere di questo brano. I motivi sono chitarre non ben identificabili e, soprattutto, la voce che spazia da melodie alla Subsonica fino a quelle più accostabili ai Type O Negative. Anche qui siamo in presenza di un pezzo di notevole spessore qualitativo. Tipicamente più nu-metal, sono i Runt con Oversize che sembra essere una song dei Devildriver soprattutto per la voce che viene effettata con un distorto davvero efficace. La song è, anch'essa, molto bella e potente al punto giusto. Si passa ora a sonorità più Alternative. Primo gruppo classificabile in queste sonorità, sono gli Eat me Clown che con Fall (andream) dimostrano di avere attitudini cupe e intriganti come i primi A Perfect Circle. La registrazione non è delle migliori soprattutto per quanta riguarda la sovrapposizione di chitarre e batteria che risultano essere piuttosto ovattate. La voce sfoggia un bel sound sporco e roco che amplifica ulteriormente il senso di degradazione che si vuole dare con la canzone. I Junglas Regia, invece, con Lacrima Nera mostrano un classico rock: bel pezzo, lineare articolato con quella semplicità che dà l'effetto adeguato a canzoni di questo genere.
Stranissimi i Tilt con Tripudio in Mi che, se all'inizio sembra di ascoltare la voce di Vinicio Capossela, sfoggiano un ritornello alla Linea 77 dei vecchi tempi. Un pezzo molto ricercato e, si può dire, sperimentale. Forse una track delle più belle, soprattutto per questa sua ricercatezza e voglia di sperimentare. Gli Effigy con Always Bright, presentano un rock molto vintage anch'esso di pregevole fattura. Questo è dato dal giusto equilibrio dato dal non voler ostentare troppo che, probabilmente, avrebbe rovinato la song facendola risultare troppo azzardata. Passiamo al panorama punk con For Today dei Lockdown. Il mix è quello tra punk, nel ritornello e Ska mella strofa. Non convince appieno, forse perchè il suono sembra essere ridotto al minimo dalle distorsioni fin troppo secche che non danno il giusto risalto che, invece, meriterebbe la song.
Stesso discorso meritano i The Special Guest[s] con Love. Ben fatta e ad effetto è Vorrei che tu Fossi degli Skoda. Brano scanzonato e spensierato che dà la giusta carica positiva che lo ska si prefigge di trasmettere ai propri ascoltatori. Direttamente da Londra, abbiamo gli Unit con Incandescence che incarnano le sonorità tanto care a un regista come Quentin Tarantino. In effetti il brano non starebbe male nella colonna sonora di Pulp Fisction, dato che rispecchia in modo molto plateale quelle sonorità tipiche del rock da surfer americano. Con You're Only an Infamous degli Storm of Damnation, si conclude la compilation all'insegna del grunge stile Nirvana. Bel pezzo che forse è un pò troppo corto rispetto al genere che ci si prefigge di fare.

Possiamo dire che Akompilation Vol.2 è, senza dubbio, un gran bel lavoro che dimostra quanto sia brava la Akom Productions nel trovare sempre nuove band di valore. L'unica pecca, può essere il fatto che nel mezzo del cd e, soprattutto, nella sezione Punk, le canzoni presentate non sono all'altezza delle altre altre ascoltate in precedenza e successivamente nell'album. Questo, però, non intacca il notevole valore artistico underground che questo prodotto presenta.


TRACKILIST:
1. LAST RITES - Equilibrium
2. MUCULORDS - Trifolated by ventilator
3. KARMASSACRE - Manufactured elimination
4. FEAR FLAMES - Freethinker
5. SERPENT - Cradle of insanity
6. DOMINION - The dark presence
7. SLITER - Lost happiness
8. BEYOND TE RAGE - Solitude of rage
9. AGABUS - Golpe
10. FE...DUP - Descent
11. G-ZERO - Without breathe
12. NOWHERE - Declaration
13. RUNT - Oversize
14. EAT ME CLOWN - Fall(andream)
15. JUGLAS REGIA - Lacrima nera
16. TILT - Tripudio in mi
17. EFFIGY - Always bright
18. LOCKDOWN - For today
19. THE SPECIAL GUEST[S] - Love?
20. SKODA - Vorrei che tu fossi
21. UNIT - Incandescence
22. STORM OF DAMNATION - You're only an infamous

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente