Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Black Rain/Capture Records
Anno: 
2007
Tracklist: 

:
CD1
1. Die Sektor – When Porcelain Bleeds
2. Life Cried – As We Decay
3. Psyclon Nine – Anaesthetic [For The Pathetic]
4. IWR – Carnivore
5. Cyborg Attack – Stoerf***tor
6. Distorted Memory – Loss Of Faith
7. Tyske Ludder – Canossa
8. Feindflug – Ak 47
9. Dawn Of Ashes – Abyss
10. Supreme Court – Voice Of Lying
11. FGFC820 – Martyrdom
12. Vigilante – Victims
13. Tactical Sekt – Syncope
14. Violent Entity – Cold As Ice

CD2
1. Novalis Deux – When Darkness Falls
2. Rise And Fall Of A Decade – The Hope Seller
3. Predella Avant – Carbon Figures Pt. 7
4. Narsilion – Enmig Del Silenci
5. Reliquary – Dreams Torn Away
6. Brillig – Truth Or Dare?
7. Dandelion Wine – Stable
8. Killing Ophelia – I AMA I
9. Jesus And The Gurus – Holy Town
10. Kutna Hora – Holy
11. Lamia – Laudemus Virginem
12. Flint Glass – De Vermis Mysteriis
13. Oil 10 – Grand Illusion
14. Amateur God – Last Winter

AA. VV.

A Compilation Vol.2

Ecco il secondo capitolo dell’ormai salda collaborazione tra le quattro label tedesche, baluardo dell’ebm tedesca, Noitekk, Ars Musica Diffundere, Funk Welten, capeggiate dalla Black Rain. Sono presentati quindi nel 2007, sotto il rinomato moniker mitteleuropeo, due dischi contenti entrambi quattordici brani; il primo è dedicato alle diramazioni più estreme dell’elettro-body-music, mentre il secondo contiene estratti di band dal sound alquanto vario, ricche di influenze goth, wave – new e dark – e in generale di uno spiccato senso ethereal.
Detto ciò, la carne al fuoco è davvero tanta e la prima parte dell’opera è una pesante dose narcotica di oscurissima ebm, dove venature industrial si mischiano ad altre dark-techno. Le fonti citabili sono essenzialmente i due progetti, Hocico e il parallelo Dulce Liquido. Di questa tendenza, caratterizzata da uno screaming acido e atmosfere lugubri, sono i Life Cried con As We Decay e ancor meglio i Psyclon Nine con Anaesthetic [For The Pathetic]. Si allontanano leggermente da questo filone, attraverso intro più sfumati e strutture ritmiche più morbide e ovattate, i Distorted Memory, con Loss Of Faith, oltre all’ottimo pezzo dei Feinflug che interrompono la serie vocale estrema di scream, arricchendo il repertorio con un clean iniziale di grande intrigo. Da segnalare poi, sono i Tyske Ludder di Canossa e i Supreme Court (Voice Of Lying), che ci riportano direttamente all’ultima prova dei greci Siva Six (Black Will, 2006). Capitolo a parte lo occupano forse i due brani migliori Abyss e Martyrdom, rispettivamente dei più conosciuti Dawn Of Ashes e dei FGFC820; qui si conciliano con maggiore freschezza e fluidità le varie componenti sonore proposte nella carrellata musicale, sfruttando appieno le potenzialità delle atmosfere più introverse, misteriose e la componente di maggior rottura, data dai loop ritmici e dalla voce.

Il secondo disco appare sicuramente più ricco in quanto a soluzioni sonore proposte. La scelta dei singoli brani risulta puntuale e nel complesso organica, all’insegna di un progetto che approfondisce in modo efficace un sound più sfumato e leggero. L’elettronica rimane sempre elemento fondante dei tessuti sonori, anche se qui intervengono ad arricchirlo voci femminili come è il caso di When Darkness Falls dei Novalis Deux o della “waveggiante” e nostalgica Truth Or Dare? dei Brillig. La varietà si dimostra nella capacità di toccare a fondo l’emotività dell’ascoltatore, con strutture ritmiche, riff e loop di tastiera accomodanti e avvolgenti. Tutto ciò è coronato poi da una dimensione evocativa, fortemente barocca, che pervade in particolar modo The Hope Seller dei Rise And Fall Of A Decade, caratterizzati fortemente da un’anima medieval.
I brani in assoluto forse migliori di tutto il disco sono Stable degli australiani Dandelion Wine e I Ama I degli statunitensi Killing Ophelia. I primi esponenti di lusso dell’odierna scena ethereal-dream pop e i secondi delle diramazione più acide e oscure dell’elettro-goth.
Si tratta insomma di un’ottima compilation, ricca di spunti, brani e sensazioni, che nella loro varietà dimostrano quanto di buono stiano sfornando le quattro label tedesche.

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