Machine Head
(Phil Demmel)
di: 
Susanna Moro
19/01/2008



 

Ore 15.45, backstage dell’Alcatraz. Tra una valanga di roadies che non hanno un attimo di tregua e artisti che sembrano essersi appena alzati dal letto (come probabilmente è), dal tour bus della band fa capolino un Phil Dammel decisamente poco in forma. Nonostante sia pesantemente influenzato (cosa di cui tutti si accorgeranno durante lo show), accetta di concedere a RockLine.it un'intervista...


S.M. - Bene Phil, innanzitutto grazie per avermi concesso questa intervista, dato che sembri stare davvero male…Dunque, siete quasi arrivati alla fine della vostra opera enorme, “The Black Crusade Tour” (iniziato lo scorso 20 Novembre in Scozia e che si concluderà il prossimo 14 Dicembre a Helsinki). Che te ne pare del tour? Soddisfatto?

Phil - Ma figurati, è il mio lavoro! Adoro questo tour! Mi piace la line-up innanzitutto, le altre band sono davvero grandi; con alcuni di loro siamo usciti spesso, come Sharlee degli Arch Enemy, Corey e gli altri dei Trivium…sono tutti ragazzi simpatici e in gamba. Mi sono piaciuti i posti in cui abbiamo suonato, mi piace la mia band, le folle che hanno assistito ai nostri shows erano fantastiche… Tutto è andato per il meglio.

S.M. - Qualche aneddoto divertente riguardo al tour da raccontare?

Phil - Ah ah ah, guarda, vorrei non parlare di questo e tenere tutto in privato, ne andrebbe della nostra immagine! Diciamo che ci facciamo spesso degli scherzi molto divertenti però.

S.M. - Come vi trovate a suonare in Europa, e visto che ci siamo, in Italia?

Phil - Ah wow, benissimo! Grande pubblico qui in Europa! E’ la terza o quarta volta che suono qui in Italia e ogni volta mi trovo davvero bene. L’ultima volta, qualche mese fa, siamo venuti qui in tour con gli Iron Maiden ed è stato grandioso, uno dei migliori show che abbiamo mai fatto, l’accoglienza dei fans era inimitabile! Poi almeno qui in Europa nessuno ha tentato di cancellare date…

S.M. - Già, come invece era successo al principio del vostro tour americano. La Disney ha letteralmente boicottato i vostri shows alla House Of Blues di Anheim, CA e in quella di Orlando, FL.

Phil - Esatto, una vera e propria censura nei nostri confronti. A quanto pare la nostra band, i nostri testi, la nostra immagine e pensa, persino i nostri fans erano poco convenienti alla loro immagine. Tutto ciò a causa delle loro idee super-conservatrici e assolutamente pro-Bush, e noi in effetti siamo agli antipodi. Quindi onde evitare di peggiorare le cose (“chi si metterebbe contro un mostro” come la Disney?!), abbiamo deciso di spostare i nostri shows, nonostante entrambe le location fossero sold-out.

S.M. - Appunto, pare che la risposta a “The Blackening” sia stata assolutamente positiva da parte del pubblico; e poi, insomma avete vinto anche un Golden God lo scorso Agosto nella categoria “Best Album”.

Phil - Vero, sta andando molto bene e siamo molto contenti di questo. Ci fa davvero piacere vedere che l’album sia piaciuto così tanto. Siamo tutti pienamente soddisfatti del nostro lavoro.

S.M. - Voi siete forse l’unica band ad essere stati licenziati e ri-assunti dalla stessa etichetta nel giro di due anni. Ciò vuol dire che anche loro devono aver capito che avete davvero molto da offrire. Per voi, cosa significa essere rappresentati dalla Roadrunner, la maggiore etichetta metal?

Phil - Beh, la Roadrunner la conoscono tutti, è molto importante come label, e devo dire che lavorano molto bene. Noi facciamo l’album, lo diamo a loro e loro lo vendono e le vendite vanno fortissimo. Non credo che ci troveremmo così bene con nessun altro.

S.M. - Nel 1994 quando fu pubblicato Burn my Eyes, Vinnie Paul dei Pantera disse che voi sareste benissimo potuti essere i nuovi Pantera, se aveste dimostrato la vostra grinta con un album altrettanto grande. Beh, mi pare che l’abbiate dimostrato; dunque?

Phil - Mmmmhh…non saprei. Non ho mai pensato ad una possibilità del genere. Non credo di vedermi come loro successore e nemmeno la mia band.

S.M. - Vi sentite la band di punta del panorama metal?

Phil - No, assolutamente. Certo, siamo una band di successo, ma quella che sarà sempre la band di punta, e quella più importante della scena metal credo proprio siano i Metallica. Sono qualcosa di enorme e Heavy, comunque sia l’album che pubblicano la gente è sempre curiosa, tutti aspettano il loro prossimo passo, e qualunque cosa facciano rimangono sempre la band che tutti amano.

S.M. - Quindi non pensi che potreste mai ricevere l’eredità di una band come i Metallica o diventare loro pari?

Phil - No, credo che nessuno potrà. Non ci sarà mai più nessuno come i Metallica!

S.M. - Grazie per questa chiacchierata, Phil. Ti auguro un gran concerto stasera! A presto da RockLine.it!

Phil - Grazie a voi per lo spazio concessoci!

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