Mùm
(Örvar Smárason)
di: 
Edoardo Baldini
21/05/2007



 

Rivelazione della scena elettronica del Nord Europa, i Mùm concedono un'intervista a RockLine.it a pochi mesi dalla pubblicazione del nuovo full-lenght, che sarà prodotto sotto FatCat Records. A parlare di questo originale progetto dall'Islanda è il fondatore Örvar Smárason...


E.B. - Ciao Örvar! Come va? Complimenti per il lavoro che avete svolto in questi anni, culminato con la pubblicazione dell’ultimo full-lenght Summer Make Good. Voi siete Islandesi e il vostro suono è davvero originale: pensi che l’atmosfera del vostro Paese abbia influito sul vostro modo di comporre?

Örvar - Non so, penso che dipenda maggiormente da come si guarda la cosa. A dir la verità, non vedo la cosa in questi termini. Non credo che il proprio Paese d’origine possa influenzare la musica che si compone, ma penso che sia il contrario e cioè che la musica possa influenzare ciò che si ha attorno.

E.B. - Di cosa parlano i testi delle vostre canzoni?

Örvar - Di tutto, ma molto spesso esprimiamo i nostri temi da un punto di vista onirico. Per esempio sul nuovo album abbiamo una canzone che riguarda la colpa e spieghiamo questa tematica con la figura delle pietre nelle mutande. Abbiamo anche un brano riguardante il sacrificio, ma i testi riguardano il lanciare cose su un fuoco fatto di marmellata. Nell’album c’è inoltre un pezzo sulla fede e questo tema è espresso con la metafora dell’urinare sugli alberi, dando loro acqua per nutrirsi.

E.B. - Potresti descrivere che tipo di strumenti tradizionali impiegate durante le performances?

Örvar - Hmm, non so se li chiamerei “tradizionali”. Suoniamo flauti ed armoniche e ci sono inoltre un flugelhorn, una viola e molti altri strumenti. Abbiamo un kazoo, e questo forse puoi denominarlo “tradizionale”. E’ anche divertente da suonare. Olof suona un violino a mezzaluna molto strano, chiamato stroh-violin o violinophone, che fu inventato nel 1900 da Johannes Matthias Augustus Stroh per rendere migliore la registrazione. Ora è parecchio usato nella musica Folk rumena.

E.B. - Tra i dischi che hai realizzato, quale ritieni migliore?

Örvar - Il nuovo album è il mio preferito, perché è troppo pieno di energia. La buona dose di energia mi fa anche ricordare Yesterday Was Dramatic, Today Is Ok, che è un altro ottimo disco.

E.B. - Come definiresti la vostra musica? Vi sentite parte di una determinata scena?

Örvar - Non definirei in generale la nostra musica, non pensiamo a questo tipo di cose. Definire la musica è un lavoro da giornalista e quindi di questo devi occupartene tu, ahah! Quindi farei a te questa domanda: come definiresti la nostra musica?

E.B. - Forse direi un misto fra Elettronica e Post-Rock, oppure direi che siete i Mùm e basta! Cambiando discorso, state lavorando su nuovo materiale, dato che Summer Make Good è uscito nel 2004?

Örvar - Sì, il nuovo album è pronto, registrato, mixato e masterizzato. Siamo quasi al termine di tutto, dovrebbe essere pubblicato in Settembre.

E.B. - Il vostro sound è variato rispetto ai precedenti dischi?

Örvar - Prendiamo sempre una nuova strada in tutti gli album e le canzoni che realizziamo. A volte è una piccola curva, a volte una grande curva e a volte una curva ad U. Tutti i nostri quattro full-lenghts sono diversi l’uno dall’altro e questo è ciò che continuerà ad accadere per il nostro futuro.

E.B. - Confrontando il vostro ultimo album con il primo, quali differenze riscontri?

Örvar - Il nostro ultimo album ha molte somiglianze con il primo: ecco perché ho detto che se si continuano a fare curve, si finisce a delineare un cerchio. E produrre musica in modo circolare è bello, ti dà quasi le vertigini in modo positivo.

E.B. - L’album uscirà sempre per la FatCat Records. La ritieni una buona casa discografica per i Mùm?

Örvar - La FatCat è grandiosa per noi. Continuano a produrre musica molto varia ed interessante. Non vanno mai verso un’unica direzione, ma sempre in più direzioni contemporaneamente: un po’ come noi.

E.B. - A proposito di FatCat Records mi tornano alla memoria i Sigur Ròs, vostri connazionali. In che rapporti siete? Ricordo i vostri remix…

Örvar - Sono davvero dei bravi ragazzi e credono in ciò che fanno.

E.B. - E per quanto riguarda la scena islandese cosa mi puoi dire?

Örvar - La cosa più straordinaria del panorama islandese è che è costantemente vario e sta esplodendo con energia. Ognuno ha più di una band e nuove formazioni continuano a nascere ogni giorno. Nessuno realizza mai le stesse cose, perché tutti vogliono mettere qualcosa di proprio.

E.B. - Che tipo di musica preferisci ascoltare?

Örvar - Di tutti i tipi. Non compro molti cd nuovi in questi giorni, mi concentro sui dischi datati. Ora sto ascoltando Washington Philips e ho comprato una grandiosa compilation di musica tipica del Belize. Ascolto anche molta musica prodotta da miei amici. I Seabear hanno pubblicato il loro primo album e penso che sia davvero valido. Amo anche altri artisti islandesi come Skakkamanage, Fm Belfast e, ovviamente, il nostro Ólöf Arnalds che ha appena prodotto il primo cd solista. Bellissimo.

E.B. - Ultima cosa: quando il pubblico italiano potrà vedere i Mùm dal vivo? Andrete in tour prossimamente?

Örvar - Andremo in tour in Europa in novembre o dicembre e speriamo di poter venire anche in Italia. Ma è tutto in forse. Amiamo davvero suonare in Italia ed è uno dei luoghi migliori del mondo: belle città, persone calorose e buon caffè. Provo grande affetto nei confronti dell’Italia, sono sempre stato trattato molto bene durante i concerti che ho sostenuto. Uno dei migliori della mia vita è stato a Ferrara sotto un piccolo tetto all’aperto nel castello, mentre intorno a noi pioveva. Un altro splendido ricordo è quando abbiam giocato a calcio nelle strade dopo il concerto a Roma. Ci saranno state cento persone del pubblico che correvano tra le strade con noi quella notte, giocando a calcio.

E.B. - Grazie per questa piacevole chiacchierata. RockLine.it ti augura un grande successo con la nuova opera. A presto!

Örvar - Grazie a te e un saluto a tutti i lettori!

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