Il Genio
(Gianluca De Rubertis)
di: 
Riccardo Carcano Casali
01/02/2009



 

Durante il tour promozionale dell'album omonimo, RockLine.it ha il piacere di intervistare Gianluca De Rubertis, polistrumentista de Il Genio, il duo Pop-elettronico che con il tormentone Pop Porno ha scalato le classifiche italiane, trovando un prezioso contratto con la Universal...


R.C.C. - Ciao Gianluca. Prima di tutto complimenti per il vostro lavoro e per il successo che state riscuotendo in tutta Italia. Il vostro progetto, nato nel 2007, è cresciuto enormemente in quest’ultimo periodo, con la vostra commistione di Pop ed Elettronica. Raccontaci quali sono stati le origini del vostro duo…

Gianluca - Ciao! Dunque, alla base non c’era un’idea precisa. Il gruppo non è stato “progettato”, ma esce da un periodo di collaborazione particolarmente intensa tra me e Alessandra. Con il materiale che abbiamo composto è stato formato l’album, poi abbiamo deciso di darci un nome, di creare un MySpace, e da lì tutto è cominciato. C’è stato un contatto discografico e successivamente tutto è venuto da sé.

R.C.C. - Come mai avete scelto Il Genio come moniker?

Gianluca - Ci avevo già pensato per un altro mio progetto. Ha un non so che di retrò, l’ho proposto ad Alessandra e l’abbiamo subito adottato.

R.C.C. - La vostra hit Pop Porno ha scalato la classifica italiana, raggiungendo una diffusione enorme a livello di media e facendovi esplodere nel mercato discografico…

Gianluca - Certo, poi in questo siamo proprio esplosi noi fisicamente! Stiamo sempre in giro…

R.C.C. - Come mai la vostra attenzione si è concentrata proprio su quella canzone?

Gianluca - Beh, tra i brani è quello che ha una maggiore attrattiva verso il grande pubblico. Che poi noi non l’avessimo fatta per quel motivo, ma semplicemente divertendoci a casa questo è un altro discorso. A noi piace tutto il disco, e speriamo piaccia anche a chi lo compra, ma Pop Porno ha un appeal particolare.

R.C.C. - Quando scrivete i testi dell’album , quali sono i vostri punti di riferimento? Io so che tu arrivi da altri mondi musicali..

Gianluca - I pezzi di questo disco sono venuti fuori con grande naturalezza. Alcuni sono miei altri di Alessandra, per altri abbiamo usato spunti esterni. Al di là del progetto, io e Alessandra siamo amici da così tanto tempo che il sistema è collaudato. Io le porto un’idea da sentire, e ci lavoriamo su, e viceversa.

R.C.C. - Dunque l’apporto è equivalente, o ognuno porta qualcosa di diverso?

Gianluca - Certo, l’apporto è equivalente, poi ognuno porta il suo. I pezzi che nascono da Alessandra hanno un piglio diverso. Le influenze e quello che abbiamo ascoltato nelle nostre vite - perché abbiamo delle vite diverse - (ride, N.d.R.) sono diverse, e si ripercuote sui brani.

R.C.C. - Come avviene la trasposizione dei pezzi quando suonate dal vivo?

Gianluca - Abbiamo cominciato in due, facendo molti concerti così, poi per esigenze nostre abbiamo deciso, una volta diventati più “importanti”, di avere una band nostra. Per la precisione Paolo Mongardi alla batteria e Andrea Garbo alla chitarra.

R.C.C. - Immagino che i pezzi cambino un po’ faccia…

Gianluca - Certo, essendo riarrangiati sono diversi rispetto alla versione su disco. Abbiamo avuto dei riscontri positivi su piazze più importanti e credo che il risultato sia più che soddisfacente.

R.C.C. - Vedo che siete persone riservate e che non ostentate il vostro successo. Come convivete col la popolarità improvvisa che avete avuto?

Gianluca - Guarda, il successo non cambia nulla. È poi il successo è già “successo”, nel senso che è già passato. Né per me né per Alessandra il successo ha cambiato qualcosa. Soltanto il ritmo delle nostre vite è diventato più frenetico. Mille richieste, infiniti contatti che poi cadono nel vuoto, che per seguire tutti si dovrebbe smettere di dormire e di fare la pipì. Ci sono più cose da fare, e suonare diventa un vero e proprio lavora, che ti porta via tempo anche più di un lavoro “normale” in ufficio. Le nostre vite sono le stesse, giriamo in città, andiamo per locali, beviamo il brodo a casa…

R.C.C. - Quali sono i vostri propositi per il futuro? Attualmente siete anche impegnati in parecchie date lungo tutta la Penisola…

Gianluca - Arrivare in tempo a Pavia per il concerto di stasera al Thunder Road di Codevilla. Più a lungo termine si vedrà. Le cose vanno molto bene e noi siamo contenti. La cosa migliore credo sia fare le cose giorno dopo giorno. Ovviamente ci sarà un nuovo album da aggiustare e registrare, ma in questo momento siamo concentrati sulla tournee, che ci porta via tutto il tempo per pensare ad altro.

R.C.C. - Ti ringrazio per averci concesso quest’esclusiva nel bel mezzo del vostro tour. Vi auguro di continuare sulla strada che avete intrapreso e vi faccio in bocca al lupo per i vostri progetti. A presto da RockLine.it!

Gianluca - Grazie a voi! A presto!

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