Epica
di: 
Annarosa Moroni
02/12/2007



 

Prima dello show a Milano in supporto ai Sonata Arctica, gli Epica rilasciano una breve ma intensa intervista a RockLine.it, parlando dell'ultima fatica The Divine Conspiracy e di altri aspetti legati alla band olandese capeggiata dalla giovane Simone Simmons...


A.M. - Ciao ragazzi! Grazie per averci concesso quest’intervista! Cominciamo col parlare un po’ del vostro nuovo lavoro in generale.

Yves - The Divine Conspiracy è decisamente più heavy dei nostri lavori precedenti. Abbiamo lavorato molto agli ultimi ritocchi, aggiungendo molte linee, un ulteriore passo avanti per noi, e rifinendo i pezzi più volte. Poi ci siamo separati dalla Transmission Records, e anche questo si è rivelato essere un bel cambiamento.

A.M. - Qual è l’argomento principale dell’album? Si tratta di un concept?

Yves - L’argomento principale è quello del titolo, “La Cospirazione Divina”. Dio inviò agli uomini diverse religioni per vedere se avrebbero capito che si somigliano tutte, questa è La Cospirazione Divina. Ma ci sono altri tre argomenti principali in quest’album. Uno riguarda il lato negativo dell’umanità: la cupidigià, la vanità e cose così. Un altro è la religione, una critica contro coloro che ne fanno abuso per scopi personali. Il terzo riguarda la natura e il modo in cui l’uomo la sta devastando. Dobbiamo preoccuparcene, altrimenti il genere umano verrà distrutto.

Simone - Sembra quasi che sia stato tu a scrivere i testi! (ride N.d.R.)

A.M. - Una domanda per Simone, che cosa significa la foto in copertina? E’ in qualche modo connessa con l’album?

Simone - Sì, si ricollega al resto del concept, ho avuto io l’idea di fare quella foto. Rappresento un essere umano innocente, anche se ovviamente non lo sono, l’essere nuda sta a significare il fatto di venire al mondo, non avere commesso peccati, poi crescendo si cambia, si commetto errori si viene trascinati dal corso della vita cambiando dentro e fuori (per questo i tatuaggi). La mela rimanda a Eva che decidendo di mangiare la mela divenne mortale e il tutto si ricollega al tema dell’album.

A.M. - Da quanto si è visto con le ultime release, band come i Nightwish e i Within Temptation sembra abbiano deciso di seguire le “main stream”. Pensate che la scena Symphonic stia diventando una main?

Yves - Credo che noi andremmo sempre e comunque dalla parte opposta rispetto a qualsiasi main. Come si è visto il nostro ultimo album è molto più pesante rispetto ai precedenti, ci sono più parti in growl, la batteria è più pesante e tutto questo ai miei occhi non potrà mai diventare una main, anche se altre band hanno deciso di farne parte.

Mark - In molti si aspettavano che entrassimo in quella cerchia, che il nostro terzo lavoro fosse più “soft”. In questo modo abbiamo sorpreso molta gente. Quello che vogliamo fare sono canzoni più “heavy”, non orecchiabili. I migliori risultati si ottengono quanto esprimi le tue vere sensazioni.

A.M. - Cos’ha maggiormente influenzato la tua musica e la tua carriera?

Simone - Mi piacciono molto artisti come Tori Amos, Imogen Heap, ma non ho dei veri e propri idoli, ascolto molte band e generi diversi. La mia vera ispirazione viene dalle sensazioni. Ma se dovessi scegliere un artista a cui sono particolarmente legata direi Tarja Turunen, Tori Amos o altre cantanti liriche.

A.M. - Visto che si è parlato di Tarja e dei Nightwish, cosa ne pensi di Dark Passion Play e di Annette?

Simone - Ho ascoltato molto il nuovo cd, e comincio ora da apprezzarlo perché Anette è l’opposto di Tarja. Devo dire che questo mi piace molto così com’è, ma preferisco sempre e comunque i precedenti con Tarja. Quello è il vero “Nightwish Sound”, ma Anette è sicuramente una cantante molto dotata. L’ho incontrata a Parigi ed è anche molto gentile, ma non l’ho ancora sentita cantare in un live. Per me non sono più i vecchi Nightwish, ma è comunque buona musica e proprio grazie alla sua voce il nuovo album può essere ascoltato da più persone, perché non a tutti piace la voce lirica.

A.M. - Come mai avete scelto Replica come cover?

Yves - All’inizio ci chiamavano Replica, c’erano anche delle t-shirt, perché dicevano che sembravamo gli After Forever. Il che non è poi così insensato, visto che Mark ha suonato con loro. Allora abbiamo deciso di prenderci un po’ in giro e di rifare la canzone dei Fear Factory, Replica. Ci piacciono molto i Fear Factory, abbiamo scelto quella canzone facendola diventare nostra, maltrattandola anche un pochino.

A.M. - Simone parteciperai ad un opera rock chiamata Equilibrium, che ruolo avrai?

Simone - Avrò uno dei ruoli principali, ci saranno quattro o cinque show l’estate prossima. Non ho ancora avuto modo di sentire la musica ma mi è arrivato il copione, è anocra tutto da definire ma non vedo l’ora di cominciare. Vedremo se sono anche in grado di recitare!

A.M. - Grazie mille per questa breve ma splendida chiacchierata. Vi auguro un grande show stasera!

Simone - Grazie a te e scusa per la fretta ma il palco ci chiama!

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