After Forever
(Floor Jansen e Joost van der Broek)
di: 
Riccardo Carcano Casali
11/04/2007



 

Nell’accogliente hall di un albergo milanese, RockLine.it incontra Floor Jansen e Joost van der Broek, rispettivamente voce e tastiera della metal band After Forever, in giro per l’Europa a promuovere la loro ultima omonima fatica...


R.C.C. – Ciao ragazzi. E’ un piacere incontrarvi entrambi. Volevo cominciare l’intervista chiedendovi di parlaci un po’ del vostro ultimo album, che porta come titolo il vostro nome, After Forever

Joost – Certo. Beh vedi, una volta finito di scrivere e registrare l’album, ci siamo accorti che ci trovavamo di fronte a qualcosa che rappresentava un po’ il percorso della band nel corso della nostra carriera. Un album che si poneva a conclusione e somma di quelli passati, e in cui gli elementi sinfonici, quelli progressive, quelli più orecchiabili e quelli più pesanti tornavano a ripresentarsi armonicamente. Tutto è molto più estremo e maturo ora, ed è nata una certa consapevolezza su chi siamo artisticamente. Anche il fatto di essere passati alla Nuclear Blast, e le opportunità che loro ci stanno dando, ci fa sentire un po’ questo momento come un nuovo inizio. Per questi motivi abbiamo scelto di dare il nostro nome al CD, cosa che di solito fanno le band che esordiscono.

R.C.C. – C’era stato un momento in cui sentivate persa la vostra personalità?

Joost – Beh… avevamo questa “personalità” anche prima, diciamo che ora tutto si aggiusta meglio.

R.C.C. – Per cui, andando ad analizzare il lato più prettamente musicale, cosa è cambiato dallo scorso Remagine?

Joost – E’ veramente difficile rispondere. Come ho già detto prima, ci sono tanti e diversi elementi che si mescolano, vecchi e nuovi. In realtà è stato un procedimento naturale, che non saprei descrivere. Questo è semplicemente quello che abbiamo composto. Ci siamo seduti ad un tavolo e ci siamo lasciati ispirare. Comunque in linea di massima posso dirti che abbiamo curato molto le parti sinfoniche, avvalendoci di una vera e propria orchestra.

(Intanto Floor sta sorseggiando il suo the con calma serafica, senza intervenire nella discussione N.d.R.)

R.C.C. -Tu Floor ti occupi dei testi. Di cosa trattano e come li stendi di volta in volta?

Floor – Di solito mi pongo una sorta di tema generale su cui impostarle, ma senza che si possa parlare di un concept album. Questa volta mi sono concentrata sul tema “energia”, sia in senso positivo che negativo in canzoni come Energize Me o De-Energized, per esempio. C’è energia nel tempo e nella natura, c’è energia nella pioggia, di cui parlo in Dreamflight, e così via. Senza dimenticare le sensazioni che io stesso sperimento, come in Cry With A Smile, che ho scritto dopo che il mio cane è morto. Aveva sedici anni ed era come un membro della famiglia, e quando è morto per me è stato un colpo, ci ero cresciuta insieme…

R.C.C. – Per quel che può valere, mi dispiace. Anche io ho due cani. Di che razza era il tuo?

Floor – Era un Jack Russell. Dal titolo della canzone si intende già come ho vissuto la cosa, e cioè con la tristezza “serena” di sapere che lui aveva raggiunto il termine della sua vita morendo vecchio, mentre c’è gente che muore giovane ed in modo orribile. Morire sapendo di avere vissuto una vita piena è diverso da andarsene in modo cruento. Per quanto riguarda le parti vocali, le ho curate prima, per poi adattarvi le parole, e non il contrario. E’ stato come fare un puzzle, a volte le cose combaciavano bene, altre volte dovevo starci a pensare più tempo. Come noterai, mi piace giocare con diversi stili di canto, da quello lirico o operistico ad uno più rock, da un suono pieno ad uno più sottile e flebile, che mi aiutano ad esprimere meglio i concetti che esprimo nei testi. Proprio come un puzzle. (ride con molta grazia, N.d.R.)

R.C.C. – E nel puzzle ci sono anche due o tre ospiti speciali di tutto rispetto…

Floor – Certo! Abbiamo Jeff Waters in una delle nostre canzoni più heavy, che suona con il suo stile inconfondibile. Ci siamo conosciuti con i suoi Annihilator a Berlino in occasione di un concerto e gli siamo piaciuti, cosa che per noi fu un grande onore essendo sempre stati suoi fan, in particolare Sander, il nostro chitarrista. Lui e Jeff sono diventati amici da allora e sono rimasti in contatto, finchè per il nuovo album non ci è venuta l’idea di chiamarlo e offrirgli una parte in una canzone. Lui era ancora una volta felice di collaborare. Per quello che riguarda Doro, noi cercavamo un ospite femminile che non avesse però il solito stile di canto operistico delle classiche female fronted metal bands, ma uno stile più rockeggiante, come è appunto quello di Doro, che ha comunque fondato il genere negli anni ottanta, e si potesse contrapporre alla mia voce in modo efficace.

R.C.C. – Ci sarà la possibilità di vedervi sul palco assieme ai vostri guests?

Floor – Come sai, Doro è tedesca, mentre Jeff Waters è canadese, e sono un po’ lontani, ma non si sa mai. Sicuramente saranno presenti alla presentazione ufficiale del CD.

R.C.C. – Domanda per Floor: giravano voci sul fatto che fossi tu la famigerata cantante dei Dreamquest, il progetto di Luca Turilli di cui non si è ancora svelato il nome… cosa mi dici al riguardo?

Floor – Ti dirò che, in realtà, è un mistero anche per me. Più volte mi è stata inoltrata richiesta di partecipare, ma ogni volta, prima che potessi rispondere, non si è più fatto vivo nessuno, e si vede avranno optato a priori per qualcun altro…. Insomma… non ci capisco niente nemmeno io! (ride di gusto, N.d.R.)

R.C.C. – Insomma.. non sei proprio tu…

Floor – No no, davvero, non sono io. Mi avevano chiesto se volevo partecipare, ma non se ne è saputo più nulla.

R.C.C. – Va bene, ti credo. Altre cose che bollono in pentola?

Floor – Ora abbiamo un progetto in Olanda, un live show chiamato Classics In Rock, un festival incentrato sul rock classico. Joost ha un ruolo importante, perché si occuperà degli arrangiamenti per l’orchestra. Proporremo, assieme a grandi leggende del rock, come ad esempio Glenn Hughes, una serie di canzoni, tra cui alcuni grandi classici della musica olandese, e io e Joost saremo tra i performers. Sarà un piacere ed un onore essere sul palco con eroi come quelli, puoi immaginartelo…

R.C.C. - Ho finito le domande ragazzi, grazie ancora per il tempo concessoci e a presto.

Floor - Grazie a te, ai ragazzi di RockLine.it e a tutti i nostri fans italiani! Un bacio! See you on tour!

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente