A.C.T.
(Jerry Sahlin)
di: 
Edoardo Baldini
13/11/2006



 

Silence degli A.C.T. ha conquistato un buon successo tra gli amanti delle sonorità Progressive/Pomp Rock sin dalla sua uscita, grazie alla sua originalità e gradevolezza musicale. RockLIne.it ha il piacere di scambiare qualche impressione con Jerry Sahlin, leader della band Rock più spensierata in Svezia...


E.B. - Ciao Jarry! Come va? È un piacere poter parlare con te. Complimenti per l’ultimo Silence, che ho apprezzato parecchio per la sua originalità. Cominciamo l'intervista parlando proprio della nuova opera. Quanto tempo avete impiegato per comporla? E come avete deciso di procedere?

Jerry - Ciao! Beh, ho cominciato a scrivere subito dopo il tour che abbiamo fatto a supporto dei Saga nel 2003, infatti alcune canzoni sono abbastanza "vecchie", e abbiamo anche fatto un demo di sette tracce nel 2004/2005, ma il resto delle tracce l'abbiamo composto poco prima che entrassimo in studio nell'ottobre 2005, e il processo creativo si è espresso in quel periodo.

E.B. - La parola Silence può avere diversi significati e penso che voi abbiate scelto questo particolare vocabolo per tale ragione. Puoi spiegarci meglio il titolo?

Jerry - Innanzi tutto...È abbastanza bello chiamare un album musicale Silence, soprattutto un album degli A.C.T. nel quale abbiamo usato circa cento tracce audio. In secondo luogo è un buon nome perchè c'è stato un lungo "silenzio" tra l'ultimo album e questo.

E.B. - Quali sono le tematiche dei testi delle canzoni? È un concept?

Jerry - L'unico concept che abbiamo ideato in quest'album è nella sua ultima parte, chiamata Consequences. Il resto dei temi sono vari, da testi profondi e spirituali ad altri inquietanti e pazzi.

E.B. - Ho trovato parecchio strana ed inusuale la copertina dell’album. Cosa significa e chi l'ha disegnata?

Jerry - È basata sul proverbio delle tre scimmie "non guardare, non ascoltare, non parlare", ma noi abbiamo utilizzato questo tema su due gemelli per renderlo più misterioso. L'idea venne da Ola, Peter e me stesso e ci è venuta in mente nel mio appartamento. Peter gli ha dato il tocco finale.

E.B. - Silence è pieno di ricche melodie e eccellenti strutture. Che intenzioni sperimentali avevate quando ci avete lavorato?

Jerry - Volevamo fare come in un vinile un lato A e un lato B. Nel lato A ci sono le canzoni più brevi e probabilmente più "radio friendly" e nel lato B ci sono quelle lunghe e sperimentali. Solo per rendere l'album più interessante. È bello poter dare agli ascoltatori la possibilità di scegliere di ascoltare la parte dell'album che vogliono a seconda del loro umore in quel momento.

E.B. - Come definiresti il vostro stile? Forse un misto tra Pomp Rock e Progressive?

Jerry - Hai fatto centro.

E.B. - Nonostante il tessuto musicale sia parecchio elaborato e particolare, penso che la voce e i cori possano essere considerati il punto di forza di Silence. Sei d'accordo?

Jerry - Certo! Abbiamo sempre detto che la voce umana è la migliore e il più bello strumento sulla terra, per questo l'abbiamo usato così tanto.

E.B. - Secondo te, qual è la differenza più grande tra Silence i gli album precedenti? E qual è il tuo preferito?

Jerry - Siamo tutti così contenti di questo album, e ti dico che è il migliore finora. La differenza tra questo il precedente è che siamo migliorati sia nello scrivere sia nel suonare, e questo è accaduto per ogni album. Stiamo ancora imparando mentre andiamo avanti.

E.B. - Cosa ne pensi della scena svedese attuale?

Jerry - Credo che sia la stessa di ogni paese occidentale. Le hit della radio e di MTV comandano la terra e spero che Gli A.C.T. possano cambiare tutto ciò presto.

E.B. - Silence è stato appena pubblicato...ma state già lavorando a nuovo materiale o vi state prendendo una pausa?

Jerry - Sto scrivendo musica come non mai, e lo stesso è per Ola: finora abbiamo già sette nuove canzoni da mettere nel prossimo album.

E.B. - Andrete in tour per promuovere Silence? Verrete in Italia? Vi piace il nostro paese?

Jerry - Non siamo mai stati in Italia ma ci piacerebbe venire e suonare lì. Abbiamo sentito molte grandi cose dell'Italia. Si dice che in Italia ci sia una band Progressive in ogni paese e città. Sarà pieno di stranezze musicali di ampie vedute. Credo che andremo in tour dalla metà del 2007 e parteciperemo a un paio di festival in estate.

E.B. - Come senti l'esibizione live? È vicina al sound che avete in studio?

Jerry - Abbastanza simile, tranne le parti degli archi. Non possiamo permetterci di portare quei ragazzi con noi in tour.

E.B. - Grazie della tua disponibilità, questo è tutto. Vi auguriamo un futuro di grande successo con Silence. Concludi l'intervista pure come preferisci. Saluti da RockLine.it!

Jerry - Ringraziamo tutti quelli che hanno acquistato il nostro album in Italia, e speriamo di vedervi presto! Grazie mille!

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