Dischi morenti

Giulio Magliulo



Noi occidentali abbiamo un problema con la morte. L'annullamento della dimensione del 'tragico' dalle nostre esistenze e il demandare alla religioni monoteistiche un'ulteriore offerta di vita ultraterrena ci pone in un rapporto alterato con la natura che non è nè benigna nè maligna, ma semplicemente indifferente alle sorti degli umani destini.
Diversa è la considerazione di chi con la natura ha più confidenza e vede la morte semplicemente come elemento necessario del ciclo della vita.

A corredo di queste speculazioni filosofiche ci sono artisti che contribuiscono con le proprie percezioni e considerazioni estetiche attraverso la loro opera e i loro manufatti e Paul Chain è a buon diritto uno di questi.    

Paul Chain
Satan’s Future
1981 / 2016
Dying Edition

Numero di Catalogo: RMLE085
Edizione Limitata: 50 copie
Pubblicata da: Radical Matters – Editions/Label | SG
In vendita su Minotauro Records

“Per me la morte è la base di tutto. […] Anche il cimitero è un luogo molto importante per me; di esso ho sempre sfruttato tutto. […] La gente ha un’opinione distorta del cimitero, crede che sia la porta dell’aldilà o chissà cosa; invece esso è solamente il posto dove vengono deposti i cadaveri, mentre l’energia si è già trasferita da un’altra parte. Quindi nel cimitero c’è questa assenza d’energia che col tempo sono riuscito a percepire e grazie alla quale ho capito molte cose”. – Estratto da “Filosofia Viola”, intervista a Paul Chain di Marco Cavallini, del 2 Aprile 1996, Sadsunmusic.com

Paul Chain (1977-2003) dichiara la sua morte artistica il 5 Aprile 2003.

Lo scorso anno, per l’intero mese di Aprile, è stata presentata in anteprima, presso il Sound Corner dell’Auditorium – Parco della musica di Roma, la documentazione sonora del progressivo disfacimento fonografico dell’oggetto sonoro in ceramica contenuto in questa edizione “morente, concepita, assieme ad altri 4 multipli d’arte che seguiranno questa pubblicazione (il cui materiale originale, digitalizzato, si trova nel cd-archivio compreso nell’edizione), per rendere omaggio all’opera dell’artista Paul Chain e alla sua personale ricerca escatologica, “l’antica filosofia della morte o magia viola*”.

(*da “Detaching From Satan”)

Ogni parte di questa edizione concettuale è stata progettata seguendo i suggerimenti lasciati dall’autore, il quale crede fermamente che il potere nascosto di queste registrazioni dovrebbe essere lasciato morire. Questa “edizione morente” rappresenta così l’inumazione concettuale di questo corpo artistico, la sua sepoltura finale.

Questa edizione d’arte, e gli elementi che la compongono, sono stati progettati per deperire nel tempo, fino al  loro completo disfacimento, alla loro totale consunzione, fino a svelarne la forma “sublime”, per diventare così oggetto di pura contemplazione.

La particolare terra che compone l’opera, ricca di materiale organico, è l’elemento chimico catalizzatore di tale processo. Allo stesso modo, l’oggetto sonoro in ceramica contenuto nell’edizione, consumerà via via le onde sonore incise attraverso il processo stesso di riproduzione, che avviene per frizione meccanica della puntina del giradischi sul disco stesso. Lentamente, scompariranno ad ogni ascolto, lasciando solo mute ceneri. Questo nuovo “corpo artistico” così sublimato, potrà essere conservato ed ammirato nella sua nuova natura di reliquia.

The Dying Edition. Sound mummification and the art of fixed sounds

DESCRIZIONE DEL CONTENUTO:

Fine art box-set realizzato a mano, stola in cotone stampata oro, artwork formato 7 pollici, Cd archivio, stampe ed inserti, certificazione, “C60% H6% O32% N2%”, disco bianco in ceramica realizzato a mano,  2 fotografie b/n stampate a mano.

OGGETTO SONORO / DISCO IN CERAMICA:

Satan’s Future  (1981)

Single sided record, 45 prm.

CD ARCHIVIO:

01 – Satan’s Future (1981)
02 – Brain Sea (1984)
03 – Ghosts Of The Past [Spettri Del Passato] (1981)
04 – Electric Line (1980)
05 – Oblivious Part 2 (1989)

CREDITI:

“Satan’s Future” è originariamente parte dell’archivio privato dell’autore, denominato “Relative Tapes” oggi resa disponibile per l’edizione d’arte edita da RMEDL, per gentile concessione di Marco Melzi, Minotauro Records, che ne rimane il proprietario dei diritti.

Foto originali e negativi per gentile concessione di Fulvio Zagato | Paul Chain Official Fan Club.

Stampe fotografiche: Andrea Sozzi.

NOTE:

Paul Chain (già Death SS 1977-1984 e Paul Chain Violet Theatre 1984-1987), è un musicista polistrumentista, produttore discografico ed artista italiano. Autore legato alla sperimentazione sonora ed all’improvvisazione radicale, influenzato dal minimalismo e dalla musica concreta, pioniere del doom metal e precursore del “dark sound italiano”.

Radical Matters – Editions/Label è un’etichetta discografica / casa editrice indipendente diretta da Sandro Gronchi, dedicata alla realizzazione di edizioni limitate e da collezione, concept album, oggetti sonori e multipli d’arte.

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