Dredg

ANNO TITOLO STILE AUTORE
2011 Chuckles and Mr. Squeezy Pop, Alternative Rock Paolo Bellipanni

1998-2011, dell’ascesa e della caduta dei Dredg.
Tredici anni di musica pura, di sperimentazioni piene di charm, di atmosfere indimenticabili, culminanti (per il dolore di chi ha seguito sin dagli esordi una delle più grandi band alternative della storia) in un finto Eden di pacatezza e di oscenità pop. Quella di Gavin Hayes e soci non è una semplice caduta, ma un capitombolo vero e proprio, un ruzzolare violento dalla cima di quell’Olimpo rock che gli americani si erano prepotentemente conquistati a suon di capolavori e dischi memorabili.

2009 The Pariah, the Parrot, the Delusion Alternative Rock Matthias Stepancich

The Pariah, the Parrot, the Delusion (Ohlone/Independent Label Group, 2009), quarto full-length dei californiani Dredg, presenta a prima vista un inganno: la sua struttura simil-concept, con tematiche liriche ricorrenti e pezzi "reali" separati da vari brevi intermezzi, sembra rappresentare un ritorno di forti influenze prog-rock nel sound della band, che invece è cambiato poco o nulla rispetto alla svolta catchy del precedente Catch Without Arms.

2001 Leitmotif Alternative Rock Edoardo Baldini

L’album di debutto costituisce un ostacolo da superare per ogni band, un’ardua prova che deve riuscire a catturare l’attenzione degli ascoltatori, cercando di non cadere nel banale e nello scontato. I californiani Dredg, già esordienti con l’ep Orph nel 1997, non fanno altro che confermare gli ottimi presupposti con la pubblicazione di Leitmotif nel 2001, un’opera concept eccezionale in ogni sua parte e capace di rientrare nella categoria dei master-pieces dell’Alternative Rock.

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