Rock Im Ring
06/07/2007 - Ritten Arena - Collalbo (BZ)
Il Rock Im Ring è da oltre dieci anni un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di buona musica altoatesini e non solo. L’edizione 2007 del festival rappresenta però un’occasione davvero unica per ammirare dal vivo alcuni dei migliori complessi attualmente in attività, merito anche della sempre più operosa Poison For Souls.




Il Rock Im Ring si tiene da sempre a Collalbo, principale frazione del pittoresco comune di Renon, a pochi chilometri da Bolzano. Quest’anno, oltre a vantare un bill a dir poco eccezionale, l’organizzazione mette nuovamente a disposizione dei tanti ragazzi accorsi un campeggio ed alcuni stand gastronomici. Il tutto ad un prezzo onestissimo: quindici euro per una serata, venticinque per due. Sebbene la seconda giornata di festival veda come headliner il leggendario Marky Ramone, decidiamo di presenziare soltanto al day one, in cui, perlomeno secondo noi, si è preferita la qualità alla quantità. Per motivi tecnici ed un ritardo di circa un’ora sulla tabella di marcia siamo costretti purtroppo a perdere lo show dei Coma, gruppo d’apertura del Rock Im Ring 2007. I diretti interessati si sono detti comunque soddisfatti della propria performance e ci hanno dato appuntamento al prossimo concerto.

I secondi a salire sul palco sono i bolzanini Dead Return, già recensiti sia su disco che dal vivo su RockLine.it con esisti più che positivi. La band è in procinto di pubblicare un nuovo EP e giustamente decide di proporre quest’oggi alcuni pezzi in esso contenuti. Questi si vanno a sommare ai brani estratti dal demo d’esordio, già divenuti dei veri classici per la Hardcore Crew bolzanina. Mac e compagni danno dimostrazione di essere cresciuti ulteriormente negli ultimi mesi, facendo ben sperare quindi in vista dell’imminente mini. Purtroppo i suoni non hanno una resa eccezionale e questo penalizza in minima parte il gruppo, che esce comunque trionfante dalla due giorni di festival.

Seguono i Final Prayer di Berlino, dediti ad un Hardcore più orientato verso lidi Newschool rispetto a quello proposto dai Dead Return. La band germanica ha già alcuni lavori alle spalle (fra cui un full lenght) ed offre una prestazione di tutto rispetto, andando a pescare brani tirati ed avvincenti come No Place To Turn o Best Of Times. Il singer Stephan adotta uno stile vocale molto aggressivo, non pulito, che conferisce ulteriore compattezza al sound della band. Lo show si protrae per circa quaranta minuti ed il pubblico, in costante aumento con il passare del tempo, sembra apprezzare nonostante siano in pochi a conoscere il gruppo di Berlino. “Hardcore as Hardcore should be” dicevano quelli del Rock Im Ring, e così effettivamente è stato.

A qualche mese dallo show nella loro Brunico, tornano ad esibirsi in Alto Adige i Graveworm, probabilmente la band più famosa a livello internazionale della provincia di Bolzano. I pusteresi hanno da poco dato alle stampe il loro sesto album, Collateral Defect, da cui propongono questa sera svariate canzoni. Fra esse spicca per forza di cose la splendida Suicide Code, ottimamente eseguita se non fosse per i suoni piuttosto bassi delle tastiere. E’ un’incognita questa che perdurerà lungo tutta la performance, limitandone quindi la riuscita finale. E’ già la seconda volta che mi capita di ammirare Stefan Fiori e soci dal vivo ed in entrambe le occasioni ho notato lo stesso problema, che sia forse una scelta della band? Ad ogni modo i Graveworm regalano ai tanti fan presenti un’esibizione violenta ed incisiva, trascinati da uno Stefan in grande spolvero. Non mancano nemmeno i classici del passato, su tutti la diabolica Legions Unleashed. In sostanza, uno show valido dal punto di vista tecnico e dannatamente intenso, su cui però gravano i limiti tipici dei festival.

E’ finalmente venuto il momento degli attesissimi headliner, i Walls Of Jericho. Per quanto oggi possa apparire bizzarro, la band statunitense si era già esibita nel passato in Alto Adige, quando però notorietà e successo mondiale erano ancora traguardi lontani. Trascinati dalla voce e dal carisma di Candace Kucsulain, i Walls Of Jericho mettono letteralmente a fuoco il palco del Rock Im Rimg, andando involontariamente a ridimensionare tutte le performance delle band precedenti. Il gruppo di Detroit alterna brani estratti dal recente With Devils Amongst Us All - disco che li ha definitivamente consacrati fra i big della scena ‘Core - ed alcune chicche ripescate dal passato. Candace è in gran forma, incita il pubblico e non si ferma nemmeno quando qualche idiota decide bene di lanciare della lattine di birra verso il palco. I suoni hanno finalmente raggiunto livelli ottimi e non possono che conferire all’esibizione dei Walls Of Jericho una maggiore carica. Il pubblico è in delirio e lo show non sembra diminuire di intensità con il passare dei minuti, tanto che è proprio durante il brano finale, Revival Never Goes Out Of Style, che si raggiunge l’apoteosi.

Terminato il concerto è già tempo di bilanci per la prima giornata del Rock Im Ring 2007. Le band che sono salite sul palco quest’oggi hanno tutte dimostrato di meritare la loro presenza al festival. L’organizzazione si è rivelata perfetta e non ci sono stati ritardi rispetto al programma. L’unico appunto riguarda i prezzi troppo alti di cibo e bevande, cosa che, specialmente in una due giorni di musica, si fa parecchio sentire sulle tasche del pubblico. Arrivederci all’anno prossimo!

Reporto e foto - Jacopo "Beelzebub" Prada

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