Orquestra 4 - Match 2
07/02/2008 - Thunder Road - Codevilla (PV)
Secondo match delle fase eliminatoria di Orquestra, il concorso per band rock emergenti giunto ormai alla quarta edizione e che vede RockLine.it come mainsponsor dell'evento. Quest'anno a fare da ospite il Thunder Road di Codevilla, il più famoso locale della provincia di Pavia.




Come vuole la tradizione di questo concorso, che ogni anno si arricchisce di fascino ed importanza, la serata mette a confronto quattro band eterogenee, capaci di esprimere diversi sentimenti musicali e background, in un'atmosfera sempre piacevole ed a tratti veramente divertente.

Ad aprire le danze ci pensano i pavesi Without A Trace: i quattro ragazzi giocano in casa e questo si sente nei continui incitamenti del pubblico amico. Ma non è sicuramente questo che colpisce: i giovani musicisti, che vedono dietro le pelli Massimo Palmirotta già batterista dei compaesani Underwell, riprendono le atmosfere malinconiche e languide, le sonorità e il patos degli Anathema ultimo periodo, dei Katatonia più acustici e dei Porcupine Tree, coinvolgendo con un alternative rock che spesso si colora di tinte metal o gothic. Merito del lavoro di Jacopo Laposta, voce e tastiere, che con il suo piano sempre in evidenza arricchisce ogni singola canzone. Visibilmente emozionati, i Without A Trace sono comunque protagonisti di una buona prova che potrebbe diventare ottima se venisse sviluppato l'aspetto della presenza scenica.

A seguire, sul palco del Thunder Road troviamo i brianzoli Primodraft. La band di Monza è autrice di un alternative rock spiccatamente pop ed acustico. Le tinte si fanno mordibe ed a tratti oscure, con spunti che richiamano un pò allo psichedelico. Subito vengono in mente i grandi gruppi della tradizione pop-rock intellettuale italiana, come Afterhours e soprattutto Marlene Kuntz degli ultimi lavori, di cui i Primodraft sembrano i figli legittimi. La prova, pur buona e capace di mettere in mostra l'esperienza e la maturità dei cinque, non convince appieno, più che altro per l'estrema leggerezza del genere proposto. Un tipo di musica che sicuramente dà il meglio di sè in club di medie dimensioni e con un pubblico attento e amante delle sonorità acustiche, ma che in un ambiente dispersivo e votato ad esibizioni più energiche perde molto del suo fascino.

Il terzo gruppo chiamato ad impressionare la giuria tecnica e il pubblico accorso sono i Waiting For. Per la musica dei cinque ragazzi di Alessandria ci sono ben poche parole da spendere: tipico pop-punk all'italiana, lo stesso genere che ha fatto le fortune di Vanilla Sky et similia, che punta tutto su melodie semplici sostenute da una struttura rockeggiante e veloce. Neanche la tecnica è dalla parte dei nostri, ma non è questo il loro forte: i Wating For una volta sul palco si scatenano e sospinti da pubblico di amici abbastanza numeroso mettono in mostra simpatia ed energia. La proposta è stantia e neanche tanto ben suonata, ma questo passa quasi in secondo piano di fronte a tutta la passione e la voglia di divertirsi/divertire di questa giovanissima band. Dopo due esibizioni posizionate su binari così malinconici ed introspettivi, i Waiting For strappano sorrisi ed è questo quello che principalmente un genere come il pop-punk deve fare.

Ultimo gruppo in scaletta, tocca ai Manipura concludere al meglio questa serata. La band più "anziana" delle quattro in gara suona un rock moderno ed a tratti abbastanza evocativo, caratteristica sicuramente amplificata dalla vena progressive che sembra ispirare i quattro milanesi. Le canzoni sono dotate di una buona energia ed interpretate con passione ed una certa potenza da ogni singolo musicista. Nel complesso, i Manipura sono una band che non ha l'ambizione di inventare nulla, riuscendo comunque a coinvolgere abbastanza grazie ad un rock graffiante, ma mai esagerato, ricco di melodia e dallo spirito moderno (si potrebbe, per fare un paragone, avvicinarli in parte ai Ritmo Tribale).

Alla fine delle quattro esibizioni, può esserci però solo un vincitore: sono i Without A Trace a strappare il biglietto per la semifinale che gli darà la possibilità di accedere alla super finale e trionfare ad Orquestra. Ma vincitori sono anche i Waiting For che con 53 punti da parte del pubblico scalzano i Juda's Resurrection, che nel turno precedente avevano totalizzato 27 punti nella classifica dei gradimenti popolari, e si candidano come primi ripescati per la semifinale.
Una serata come al solito estremamente piacevole ed un concorso che si fa più interessante ogni settimana.

Stefano "Pestilence" Magrassi

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