Orquestra 3 - 3° Semifinale
13/05/2007 - Spazio Musica - Pavia

Ultima semifinale del contest nazionale Orquestra che ha deciso contemporaneamente la terza finalista premiata dalla giuria tecnica e la band che andrà in finale grazie al ripescaggio del pubblico. Una serata veramente interessante, che ha degnamente chiuso la fase conclusiva del concorso, regalandoci ottime prove da parte dei gruppi, e soprattutto promettendo una vera e proprio battaglia nella finale del 27 maggio.


Grazie alla presenza di ben tre band pavesi su quattro, alla serata mite e carica di frizzantezza estiva, ed alla concomitanza con l'Extreme Day 2007, capace di smuovere un pò le acque tra i giovani di tutta la provincia, finalmente ci troviamo di fronte uno Spazio Musica degnamente pieno e pronto ad ospitare l'ultima semifinale di Orquestra, concorso che piano piano si è conquistato sempre più consensi.

L'ormai consueta estrazione per decidere in maniera casuale l'ordine di esibizione delle band, pesca come primo "concorrente" della serata i Drop Alive: il trio pavese, in attività da un paio d'anni, si fa propositore di un hard rock ricco di sfumature heavy metal, messe in risalto soprattutto dal chitarrista e cantante Atti, che si rifa ad una tradizione tipicamente americana, tanto da assomigliare, in alcune soluzioni, ai Megadeth del periodo Youthanesia. Purtroppo forse per la posizione in scaletta o per aver già suonato in giornata all'Extreme Day, il combo di Pavia non riesce a graffiare: una prova opaca, che evidenzia alcune lacune sia tecniche che compositive. Finiranno ultimi col punteggio della giuria. Una serata quasi da dimenticare, pur apprezzando l'umiltà e il modo egregio di comportarsi dei tre ragazzi.

Cambio veloce di palco e spazio ai giovanissimi The Things (età media ventanni), band proveniente dalla provincia e vincitrice l'anno scorso del contest School Of Rock, una sorta di edizione junior di Orquestra. Un altro trio, ma esattamente all'opposto rispetto ai Drop Alive: le "tre cose" propongono un pop-rock a tratti psichedelico ed influenzato da una marea di generi ed esperienza diverse, partendo dal grunge, passando per il funky e il rock settantantiano, fino ad arrivare ad uscite quasi jazzistiche. Assolutamente incredibile la prova al basso di Maurizio, sicuramente il miglior musicista della serata, capace di essere sezione ritmica e solista allo stesso tempo ed incantando molti dei presenti. Ottime anche le canzoni, tra cui sicuramente spicca Abraxas Is My Lady, inneggiata dal pubblico amico, ed estrema sintesi del sound dei The Things, nonchè pregevole da un punto di vista lirico, dimostrazione della maturità di questi ragazzi.

La serata è, però, ricca di sorprese. Ancora affascinati dalla prova onirica ed eterea dei giovani The Things, è ora il momento della band sicuramente più eclettica dell'intero contest. Si sono mossi fin da Napoli e propongono uno spettacolo che va oltre la semplice esposizione musicale, mischiandosi e intersecandosi con la poesia e il teatro, in uno show totale. I partenopei Inguine di Daphne sottolineano ad ogni nota il loro essere alternative in modo completo: se musicalmente la tecnica non è eccelsa, le sonorità sono mezzo di ricerca oscuro e dannato e il tutto si sublima nell'espressione teatrale, che va dai testi recitati ai movimenti platici e pantomimici delle due ragazze, Alessia (alla voce) e Sedana. La loro prova è sopra le righe, è un'esperienza prima di tutto sensoriale, psichedelica e malata, persino violenta data la sua estraneità ad un qualsiasi semplice concetto di live musicale. Difficile rendere in parole un insieme artistico così potente ed evocativo. Non è quindi un caso che a fine serata gli Inguine di Daphne siano premiati dalla giuria, guadagnandosi così meritatamente la finale.

Un diametrale salto stilistico ci aspetta al momento della quarta ed ultima esibizione della serata, dato che sul palco di Spazio Musica salgono i power metaller Silenzio. La band pavese gioca in casa e si vede! Il locale è pieno di loro amici e fan, capaci di generare un vero putiferio ad ogni nota suonata dai Nostri. Un'accoglienza quasi da rock-star. Il gruppo di per se non mette in mostra nulla di nuovo: un power metal tipicamente europeo e forte debitore del sound scandinavo di Stratovarius et similia, ma con un gusto progressive che ricorda i Dream Theater più melodici e lineari o band nostrane come Labyrinth e Vision Divine. Tutto che sa molto di già sentito ed è in parte equilibrato da una buona preparazione tecnica dei musicisti e da una buona capacità di muoversi davanti al pubblico. Anche in questo caso, dato il tifo da stadio che li accompagna, non c'è da stupirsi che a fine serata i Silenzio raccolgano più di 140 voti di preferenza dal pubblico, situazione che gli permette, con un balzo deciso di quasi 100 voti, di superare la Gasolio Blues Band ed diventare ultimi finalisti grazie al ripescaggio.

Una semifinale ricca di ottime band e sicuramente apprezzata dal pubblico presente nel locale. Semifinale che ha anche deciso tutti i giochi. Dei dodici concorrenti che avevano superato le selezioni ne sono rimasti solo quattro: Emiliano Sicilia, gli Odd Dimension, gli Inguine di Daphne e come ripescati i Silenzio (tra l'altro unico combo pavese). Ora basta solo aspettare la finalissima di domenica 27 maggio, serata in cui tutto sarà deciso e si conoscerà il nome del vincitore di questa terza edizione di Orquestra.

Report - Stefano "Pestilence" Magrassi

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