Newsom, Joanna
25/09/2007 - La Casa 139 - Milano

Seconda tappa italiana per il tour europeo di Joanna Newsom, polistrumentista americana capace di raggiungere un notevole successo internazionale dopo la pubblicazione del capitolo discografico del 2006, dal titolo Ys.

Nella data del 25 settembre al La Casa 139, locale milanese da anni attivo a promuovere il panorama indipendente europeo e d’oltreoceano, è intervenuto a supporto della protagonista della serata il duo dei californiani The Moore Brothers, proponendo un bizzarro indie acustico influenzato dalla musica country statunitense.
Il concerto si è aperto puntualmente alle 21:30, mentre gli appassionati dell’Indie  e gli irriducibili del locale cominciavano ad affluire all’interno della struttura; i pezzi eseguiti dai The Moore Brothers sono stati tratti dai due platters Colossal Small e On and Out ed il pubblico è stato piacevolmente intrattenuto dalle armonie eleganti dell’ intreccio voce-chitarra acustica per una mezz’ora.
Tuttavia le piatte sonorità della band contrastavano spiacevolmente con la simpatica presenza scenica, facendo risultare i brani abbastanza monotoni e privi di soluzioni originali.

Al termine dell’esibizione del duo californiano, gli spettatori hanno dovuto attendere la comparsa di Joanna Newsom per oltre tre quarti d’ora, ma la loro perseveranza è stata ripagata fin dalle prime note di Bridges and Balloons, opener della performance. L’arpista ha condiviso il palco con alcuni degli abili musicisti che l’hanno affiancata nella registrazione di Ys, cioè una violinista, un percussionista e un suonatore di banjo e mandolino; il particolare abbigliamento della Newsom ha ripercorso le atmosfere Ambient delle composizioni interpretate in occasione della data milanese.
Attraverso lunghi monologhi di arpa come in Sawdust & Diamonds si è giunti alle avvolgenti sezioni di Monkey and Bear e di The Book of Right-On, senza tralasciare i contorti fraseggi della splendida Cosmia o della coinvolgente Coleen.
Ai limpidi suoni si univa il solare approccio di Joanna, in grado con il suo sorriso e pathos di trascinare il pubblico in un vortice di reminescenze celtiche, il cui culmine è stato rappresentato da una ballata scozzese eseguita con la partecipazione dei fratelli Moore. Il peculiare tono vocale della Newson ha fatto da sfondo all’intero concerto, dal registro sussurrato delle prime canzoni alle acutissime note di brani del calibro di Inflammatory Writ.

In definitiva il sold out del 25 settembre al “La Casa 139” trova un comprensibile riscontro nella qualità dell’organizzazione della DNA Concerti e nella dimensione sonora tracciata dall’arpista americana che ha rivoluzionato la scena indie contemporanea. Un plauso va anche al caloroso pubblico che ha saputo valorizzare l’esclusiva opportunità offerta dall’agenzia romana.

Report e foto – Cecilia “FineGirl” Spallarossa e Edoardo “Opeth” Baldini

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