Voto: 
6.5 / 10
Autore: 
Gioele Nasi
Genere: 
Etichetta: 
Southern Lord / Conspiracy
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Nathan Weaver – Chitarra e Voce
- Aaron Weaver – Batteria
- Will Lindsay – Chitarra

Ospite:
- Jamie Myers – Voce
- Ross Sewage – Basso

Tracklist: 


A) A Looming Resonance (13:01)
B) Hate Crystal (10:38)

Wolves in the Throne Room

Malevolent Grain

Tempo di nuove pubblicazioni in casa Wolves in the Throne Room, ad un paio di annetti di distanza da quel “Two Hunters” che li aveva fatti definitivamente conoscere anche al di fuori (parlando in termini più relativi, si potrebbe anche dire che li ha fatti conoscere soprattutto al di fuori) del ristretto circolo Black Metal.
Oltre ai sicuri meriti musicali ed artistici del gruppo, c'è da rimarcare anche la capacità da parte della Southern Lord nel saperli “presentare” anche ad un'audience usualmente estranea al Black Metal, scelta che ha influito sulla buona popolarità raggiunta dal combo americano dopo soli due dischi.
Ad ulteriore conferma della trasversalità dell'apprezzamento per la band, lo scorso Dicembre ha visto la pubblicazione di un live-LP (+DVD) tratto dalla loro apprezzata esibizione al rinomato Roadburn Festival '08, evento letteralmente idolatrato da una certa fetta di pubblico – pubblico che pure, tradizionalmente, con il Black Metal ha sempre avuto ben poco (anzi, nulla) a che spartire.

Tornando a considerazioni più strettamente legate al gruppo, la primavera del 2009 porterà con sé anche il terzo album (“Black Cascade”, ancora su Southern Lord), anticipato dal qui recensito EP “Malevolent Grain”, pubblicato in due edizioni, entrambe su vinile: quella standard (vinile nero 180gr.) della Southern Lord e quella in edizione limitata (e picture disc) della Conspiracy per il solo mercato europeo. Le novità di contorno sono le piccole modifiche al logo (ridisegnato dal sempre apprezzato Christophe Szpajdel, nome sacro dei BM-logos fin dai primi anni '90) e le discrete modifiche alla line-up: entra il chitarrista Will Lindsay (precedentemente in un gruppo Doom-Sludge) ed esce il chitarrista e vocalist Rick Dahlen, mentre rimane coeso il nucleo formato dai fratelli Weaver.

Musica, ora: sono solo due i pezzi proposti in questo EP, piuttosto diversi tra loro.
Il primo (e più interessante) “A Looming Resonance” è un brano nebbioso e cantilenante, sufficientemente onirico da far passare in un soffio i tredici minuti della sua durata – chitarre fumose, un basso lugubre e ritmi flemmatici fanno da sfondo al ritorno della vocalist femminile Jamie Myers (già presente in alcune sezioni del debut-album), che gioca sicura su tonalità avvolgenti e discorsive, portando per mano il brano stesso fino ad un tetro break atmosferico, preludio ad una travolgente accelerazione ed al successivo finale.

“Hate Crystal” torna ad avvicinarsi nettamente, invece, al suono di “Diadem of 12 Stars” e “Two Hunters”: classico, velocissimo Black Metal a tinte verdastre e blu notte, ipnotico e fascinoso ma tormentato dallo straziante (ma non brillantissimo, in questa occasione) screaming di Nathan Weaver.
Una diversità rispetto alle precedenti pubblicazioni del gruppo è l'assenza di quei rari momenti acustici (mancanti anche nel primo brano di questo EP) che ogni tanto impreziosivano le evoluzioni sonore dei lupi dello stato di Washington. Poco male, c'è comunque abbastanza intensità e atmosfera per tenere desta l'attenzione di chi ascolta, con un brano solido che va sul sicuro rivedendo una formula già ben applicata in passato.

“Malevolent Grain” è consigliato quasi esclusivamente a chi già apprezza la band e non vuole farsi mancare questi due piacevoli brani, di livello sicuramente buono anche se mediamente non tanto quanto quelli presenti nei due full-length precedenti (e successivi, si spera). La proposta dell'EP comprende comunque sia l'anima più particolare del gruppo (“A Looming Resonance”) che quella più tradizionalista (“Hate Crystal”) - scelta che potrebbe rendere questo episodio di contorno un acquisto papabile anche per chi vorrebbe farsi un'idea veloce (senza andare a toccare gli album maggiori) dell'attuale stadio evolutivo raggiunto dai Wolves in the Throne Room, magari dopo averli visti dal vivo in occasione delle tre tappe italiane (11, 12 e 13 Febbraio) del loro tour europeo, coincidente proprio con la pubblicazione di “Malevolent Grain”.

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