Voto: 
6.4 / 10
Autore: 
Andrea Rubini
Genere: 
Etichetta: 
Earache Records
Anno: 
2007
Line-Up: 

- John Abernathy - chitarra
- Greg Donnelly - batteria
- Fidel Campos - voce
- Jeff Morgan - chitarra
- Mike Nordeen - basso


Tracklist: 

1. Pale Horses Ride
2. Through The Smoke Lies A Path
3. What We See When We Shut Our Eyes
4. Triumph Over Tragedy
5. Tales Of Sirens
6. Encryption
7. R.J. Mac Ready
8. Forgotten Amongst Screams
9. Vengeance In Departure
10. A Road For The Worthy

With Passion

What We See When We Close Our Eyes

Da un punto di vista biografico, i With Passion sono certamene interessanti; nel corso degli anni infatti i suoi componenti e quelli dei Conducting From The Grave si sono mescolati e scambiati, suonando per l'uno poi ritornando a suonare con l'altro, fino al 2005, anno in cui i secondi si sciolsero definitivamente e i With Passion approdarono in Earache Records, che ristampò l'Ep autoprodotto In the Midst of Bloodied Soil l'anno stesso. Basti solo aggiungere che la formazione attuale vede tre membri dei Conducting From The Grave, e il solo bassista Michael è superstite della originale line-up.

La band di Sacramento suona un metalcore decisamente influenzato dal death melodico, soprattutto nelle chitarre dove non si fa certo fatica a riconoscere i primi In Flames; un drumming sostenuto e martellante con frequenti cambi di tempo sostiene la voce acida di Fidel, uno screamer davvero impulsivo ma non dotato, che dunque deve sopperire con grinta e determinazione a lacune fisiche, quali appunto una voce poco pungente. John e Jeff alle chitarre sono il punto focale della band, se vi piace il loro muro sonoro, vi piace la band. Come detto, la influenza primi In Flames, ma il Gothemburg sound in generale, è seriamente utilizzato nelle composizioni dei due chitarristi, che decidono di non apportare ai brani il solito riff thrasheggiante per poi cimentarsi nel classico assolo melodico, accompagnando il vocalist che anch'egli si alterna nel cantato. Fidel è costante nel suo scream, e così i suoi compagni, che sono più decorativi che costruttivi, basando la struttura di ogni brano su mezzi soli e riff tecnici. Un sound dunque che non ha lo spessore tradizionale, ma che risulta tuttavia pieno. Le tracce sono inoltre molto articolate, sviluppandosi per diversi minuti, come la seconda Through The Smoke Lies A Path, che nell'arco dei sette minuti scarsi, regala un momento quasi di jazz sperimentale, o la title track che invece i sette minuti gli supera. Una cosa è certa, il combo di californaino prende seriamente in considerazione l'aspetto strumentale, costruendo le canzoni in modo scorrevle ma elaborato, come sottolineato nuovamente nel breve intermezzo al pianoforte Triumph Over Tragedy, un minuto forte ed emotivo, che non consiste più ormai una novità, ma tuttavia ha sempre il suo fascino e la sua carica di pathos.

Disco molto particolare questo What We See When We Close Our Eyes, di una band che ha cercato di uscire un attimo dagli schemi e ha cercato di proporre un sond fortemente ispirato, ma personale. Da chiedersi è se l'utilizzo così virtuoso e ripetuto delle chitarre alla fine non sia un'arma a doppio taglio, in quanto molti fronzoli, ma fine a se stessi, non so quanto giovino sul prodotto finale.


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