Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Salvo Sciumè
Genere: 
Etichetta: 
Escape Music/Frontiers
Anno: 
2007
Line-Up: 

Nick Workman - voce
Chris Jones - chitarra
Mikey J. - basso

Guests:
Jonne Valtonen - tastiere
Steve Newman - tastiere
Olli Cunningham - tastiere
Jaakko Niitemaa - chitarra
Jimbo Makelainen - batteria

Tracklist: 

1. Falling Down
2. All I Have
3. End Of The World
4. 7Days
5. Whispers In The Dark
6. Wake Me Up When It's Over
7. Something Strange
8. When Everything Has Changed
9. Letting Go
10. Right Here By My Side

WildKard

Megalomania

Debuttano con il nuovo monicker WildKard gli ex membri dei Kick, cioè il cantante Nick Workman, il chitarrista Chris Jones ed il bassista Mikey J., ai quali accorrono in soccorso, per colmare i vuoti lasciati, alcuni musicisti, in particolare Olli Cunningham, Steve Newman e Jonne Valtonen, che con le loro tastiere risultano fondamentali per il sound proposto dal trio inglese, un bel concentrato di hard melodico che strizza parecchio l'occhio all'AOR di stampo europeo, in cui eccelle la prova del singer Workman, in possesso di una voce potente e dalla buona estensione, avvicinandosi talvolta alle ultime ed ottime uscite melodiche nord-europee, Brother Firetribe su tutti.
I dieci brani contenuti in Megalomania, questo il titolo dell'esordio discografico del nuovo combo inglese, sono degli inediti che risalgono in realtà all'ormai trascorso periodo dei Kick, ma sono stati ripresi, rielaborati e quindi ri-arrangiati, così da approdare ad un risultato che prende le distanze dalla precedente storia dei tre musicisti, preferendo invece dirigersi verso soluzioni che pur prendendo spunto dagli anni '80 intendono risultare più fresche ed attuali.

Tastiere spianate ad avviare il tutto in Falling Down, brano pimpante e maestoso con refrain imponenti che esaltano la voce potente del cantante e notevoli intermezzi strumentali, più aggressiva ma sempre melodica All I Have, con un Workman più graffiante e un bell'apporto di chitarre e tastiere, che ne fanno uno dei pezzi di punta del disco, poi End Of The World, song che segue precisi stilemi ottantiani, soprattutto per un uso considerevole ma opportuno delle tastiere e di chorus melodici e pieni, cose peraltro che caratterizzano l'intera release, ed ancora un bellissimo ed iper-melodico pezzo, 7Days infatti si svela eccezionale nella costruzione dei suoi refrain e delle sue melodie.
Lenta e romantica la ballad Whispers In The Dark, molto carina ma non tanto forse da farsi ricordare nel lungo periodo, e si prosegue con l'altra ballad Wake Me Up When It's Over, che mantiene caratteristiche, sia melodiche che qualitative, molto vicine al pezzo precedente, anche Something Strange insiste a spingersi su questi percorsi, ma soffre di un refrain un po' prolisso, che non gli vieta comunque di essere un buon pezzo, meglio invece When Everything Has Changed, sempre impreziosita dal fondamentale apporto delle tastiere e dall'ottima interpretazione del singer, ma pare inutile negare che sono le azzeccate melodie le assolute protagoniste. Certo che quattro brani un po' simili nella costruzione di tempi e melodie, quest'ultime peraltro sempre pregevoli e piacevoli, non depongono a favore dell'album, anche se fortunatamente, proprio per merito dell'alta qualità di ogni singolo brano, la cosa passa quasi inosservata e l'ascolto scorre fluido e senza tanti problemi, scongiurando così cali d'attenzione o momenti di stanca.
Arriva adesso l'up-tempo Letting Go, in pieno stile pomp/hard, in cui dominano sempre le tastiere e il timbro potente del singer, anche se il ritornello è sempre melodico ma meno efficace di quanto ci avevano fin qui abituato, e si chiude infine con Right Here By My Side, tra i brani più belli del lotto, con spunti ottantiani che specie nel lavoro delle tastiere riportano in mente gli Europe di quegli anni.

In definitiva un album che si farà facilmente apprezzare da tutti gli amanti del melodic hard/AOR, consigliato sia ai nostalgici degli anni '80 sia a chi segue con interesse la recente rinascita di tali sonorità, visto che Megalomania va a collocarsi proprio accanto alle ultime uscite di questo genere, i quali più o meno simili (Brother Firetribe), più o meno diversi (Wig Wam, Poodles), hanno proprio lo scopo e la voglia di riesumare quella musica e renderla più attuale che mai.

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